Post Covid

Bergamo e Brescia, due città per una sola Capitale Italiana della Cultura

Presentato il programma 2023, un progetto collaborativo che ha trovato nell'esperienza pandemica la leva per rispondere in maniera creativa e solidale alle sfide del futuro: 20,5 milioni in campo

di Roberta Capozucca

4' di lettura

È stato presentato il 2 marzo nella cornice milanese di Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, il programma “Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura 2023”, un progetto che non vuol essere solamente una rassegna di eventi lunga un anno, ma che mira a porre le base per una visione di sviluppo solidale e a misura d'uomo.
Nata dal desiderio di offrire una narrazione alternativa alla violenza con cui la pandemia da Covid-19 ha fatto irruzione su questi territori, la proposta di candidatura delle due città è stata positivamente accolta dal Governo che, in deroga alle normali procedure, il 16 luglio 2020 ha nominato Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 a seguito dell'approvazione del Decreto Rilancio.
Legate da storia e valori comuni, oltre che da un tragico recente trascorso, la collaborazione tra le due città colloca il tema del raccordo dei centri urbani minori su un piano di assoluta rilevanza nazionale, offrendo l'opportunità di disegnare i contorni di una città possibile e a misura d'uomo, pensata non come agglomerato ma come sistema di relazioni dense. Nelle parole di Stefano Baia Curioni, professore associato presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche dell'Università Bocconi e curatore del progetto: “L'idea di due città che possono crescere assieme attraverso il filo della cultura è diventata, progressivamente, una metodologia di lavoro. In questo senso il dossier “La Città Illuminata” , dando forma al vivere umano, rappresenta l'esempio perfetto di quella che è la missione originaria del programma Capitale Italiana della Cultura ovvero di dare luogo a progetti di sviluppo a base culturale di lungo termine”.

Il dossier

Sviluppato attraverso un lavoro di progettazione condiviso con le due città, grazie al supporto del Centro di Ricerca ASK - Art, Science and Knowledge dell'Università Bocconi e con il sostegno del Comitato Bergamo Brescia 2023 e di Intesa Sanpaolo, il dossier “La Città Illuminata” si articola attorno quattro aree d'intervento, che confermano la volontà di rendere la Capitale Italiana della Cultura 2023 un modello di approccio progettuale in cui la cultura diventa lo strumento per immaginare nuove modalità di convivenza. Essi sono:

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La cultura come cura, primo filone progettuale del dossier profondamente legato al trauma della pandemia, l'arte e la cultura sono descritti come strumenti di prevenzione e inclusione, capaci di influenzare la salute e il benessere del singolo e della collettività in tutte le sue aree di fragilità dalla sfera sanitaria e assistenziale a quella dell'inclusione e dell'accoglienza.

- La città natura, la seconda area di intervento riguarda il rapporto con la natura, intesa sia come una riflessione sulla relazione tra spazi urbani e spazi naturali, che sui processi di sensibilizzazione e azione verso un atteggiamento di adattamento e mitigazione degli impatti del cambiamento climatico sulle città.

- La città dei tesori nascosti, una serie di azioni volte a reinterpretare e a riprogettare il rapporto con il patrimonio culturale sia di chi vive sul territorio, con l'obiettivo di riscoprire le fondamenta della propria identità culturale e appartenenza europea, sia dei fruitori e visitatori.

- La città che inventa, un insieme di progetti che vede protagoniste le imprese e le loro associazioni di rappresentanza che con le istituzioni artistiche e culturali racconteranno la grande capacità inventiva, progettuale e realizzativa del manifatturiero caratteristico di questi luoghi.

SCHEMA COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO BERGAMO - BRESCIA 2023 DAL DOSSIER “LA CITTÀ ILLUMINATA”
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Le risorse messe in campo

Il quadro complessivo delle risorse disponibili per l'anno 2023, al momento, si aggira attorno ai 20 milioni di euro e dipende da quattro principali strutture di raccolta ed erogazione:

• I Comuni di Bergamo e Brescia a cui è destinato il contributo del Ministero della Cultura di 2 milioni di euro per la nomina a Capitale Italiana della Cultura, a cui vanno integrate le risorse destinate alla cultura in termini di spese correnti e partecipazioni alle fondazioni e agli enti di gestione culturale.

• Il Comitato Bergamo Brescia 2023, che ha l'obiettivo di raccogliere fondi da aziende private di caratura internazionale, nazionale e locale.

• Le istituzioni di sostegno, che includono le fondazioni locali.

• Gli sponsor privati che non conferiscono le loro risorse al Comitato ma finanziano direttamente iniziative e progetti proponendone l'inclusione nel programma dell'anno.

RISORSE E IMPIEGHI PREVISTI
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Proprio in occasione della giornata di presentazione del programma, alla presenza di un ricco parterre di ospiti che vedeva nelle prime file anche il ministro Dario Franceschini, il presidente Attilio Fontana, Giovanni Bazoli presidente emerito di Intesa Sanpaolo, i sindaci Giuseppe Sala, Giorgio Gori ed Emilio Del Bono, il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti ha annunciato lo stanziamento di un ulteriore misura di sostegno alle iniziative della Capitale Italiana della cultura 2023 dal valore di 3,5 milioni di euro. Attraverso un bando rivolto al territorio, Fondazione Cariplo e le Fondazioni di comunità locali di Bergamo e Brescia, finanzieranno indirettamente il programma attraverso l'erogazione di contributi per un massimo di 75mila euro a tutti quei progetti culturali del territorio bresciano e bergamasco in grado di favorire concretamente la partecipazione dei cittadini con minori opportunità di fruizione culturale. Le proposte, che dovranno essere collegate ad almeno uno dei quattro filoni d'intervento del programma “La Città Illuminata”, devono essere presentate entro il 5 maggio 2022.

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