Berkshire Hathaway, Neuberger Berman voterà contro il management
Contro i vertici della società di Warren Buffett voterà anche il fondo pensione Calpers, per mancanza trasparenza in tema di cambiamento climatico
di Monica D'Ascenzo
3' di lettura
Si preannuncia una “proxy season” interessante negli Stati Uniti. L’attivismo dei fondi sembra essere in crescita, così come la volontà di incidere su temi Esg, dall’ambiente alla diversity, dall'equità delle retribuzioni all'uguaglianza razziale. Fra i primi a dichiarare le proprie intenzioni di voto c’è Neuberger Berman, che ha già segnalato la posizione che avrà in occasione di diverse assemblee a partire da quella di Berkshire Hathaway.
Voto contro il management di Buffett
Neuberger Berman è da tempo un fedele azionista di Berkshire Hathaway. La società di investimento ha in portafoglio circa 800 milioni di dollari di azioni della società di Warren Buffett. Proprio per questo la sua dichiarazione di voto pre assemblea ha fatto notizia.
Il prossimo 1 maggio Neuberg Berman ha annunciato che voterà contro le proposte in tema di leadership indipendente del consiglio di amministrazione, divulgazione dei rischi climatici e report su diversità e inclusione. Nelle elezioni dei membri del consiglio di amministrazione la società di investimento voterà contro il management poiché nel board «al momento non esiste un ruolo di leadership ricoperto da un director indipendente», si legge in una nota.
Per quel che riguarda poi la proposta degli azionisti riguardante la reportistica su rischi e opportunità legati al clima il voto sarà ancora una volta contro il management con l'obiettivo di ottenere report più esaustivi. Per motivi simili, scrive la società, «saremo costretti a votare contro il management in merito alla proposta degli azionisti sui report in tema di diversità e inclusione».
Nella stessa direzione si muoverà il fondo pensione californiano Calpers, che ha sottolineato di essere giunto alla decisione dal momento che Berkshire «non è riuscito a fornire informazioni accurate e tempestive sui rischi e le opportunità ambientali, come quelli associati al cambiamento climatico».
Sempre sui cambiamenti clinatici insiste anche Glass Lewis, secondo proxy advisor come dimensioni, che sottolinea: attraverso le sue partecipazioni, Berkshire Hathaway ha avuto «una significativa esposizione agli impatti e alle normative legate al clima. Gli azionisti dovrebbero esprimere insoddisfazione» per gli sforzi del consiglio di amministrazione sui cambiamenti climatici.
L’attivismo di Neuberger Berman
«Siamo in linea con il management e voteremo contro una proposta degli azionisti riguardante i parametri di qualità. Siamo soddisfatti del programma di retribuzioni della società e dei parametri di valutazione dei risultati relativi ai pazienti che esso include» sottolinea Neuberger Berman in vista dell’assemblea di HCA Healthcare, mentre per quel che riguarda Kellogg la società di investimento dichiara: «Voteremo a favore di una proposta degli azionisti sul diritto di convocare un'assemblea straordinaria. Neuberger Berman in genere sostiene il diritto degli azionisti di convocare assemblee straordinarie e ritiene appropriata una soglia compresa tra il 20 e il 25% per convocare assemblee straordinarie per la maggior parte delle società, evitando così circostanze in cui, ad esempio, un singolo azionista importante potrebbe generare un potenziale abuso».
Neuberger Berman, fondata nel 1939, è una società di investimento privata, indipendente e interamente controllata dai propri dipendenti. Con uffici in 24 paesi, Neuberger Berman ha un team diversificato che conta oltre 2.300 professionisti e masse gestite per 405 miliardi di dollari.
«Lo scorso anno abbiamo avuto oltre 3.500 incontri con i team dirigenziali delle società in cui investiamo, in ambito azionario e obbligazionario, e abbiamo preannunciato le nostre intenzioni di voto per le assemblee di 31 emittenti. Se analizziamo quanto è successo, ci rendiamo conto che i team dirigenziali delle società hanno apprezzato la chiarezza con cui abbiamo illustrato le nostre intenzioni di voto, poiché, grazie a essa, è stato possibile stabilire un dialogo più proficuo con i nostri professionisti degli investimenti» commenta George Walker, ceo di Neuberger Berman, proseguendo poi: «I clienti hanno anche apprezzato il fatto che per noi i voti per delega non erano dei semplici “punti da smarcare” velocemente, ma derivavano da analisi approfondite che ci portavano a votare a favore o contro le proposte degli azionisti delle società. Con l'aumentare della complessità dei voti per delega, riteniamo che i gestori abbiano un'opportunità ancora più concreta di far valere le proprie opinioni, basate su analisi incentrate su una serie di temi-chiave ESG. Invitiamo tutti gli altri asset manager a unirsi a noi nella divulgazione dei loro voti più importanti; così che le nostre voci possano essere ascoltate e contribuire a un cambiamento significativo e reale».
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