classifiche mondiali

Berlino e Francoforte regine delle case di lusso, aumenti dei prezzi del 12%

di Evelina Marchesini

Appartamenti residenziali a Berlino (Marka)

3' di lettura

Sono le città, si sa, non più gli Stati a competere tra loro a livello mondiale. È una concorrenza globale, per attrarre investimenti, capitali, cittadini che pagano le tasse e, sempre più, i talenti. Ecco perché le classifiche internazionali sono sempre più seguite anche dalle stesse municipalità, oltre che dalle imprese, e in questa eterna competizione gli indicatori immobiliari sono più che mai in prima linea.

L'ultima, freschissima, ricerca è quella di Knight Frank, advisor real estate a livello mondiale: in questa versione estiva sale sul podio Berlino, che svetta per il più elevato aumento del prezzo delle case di lusso, quelle appetibili per gli investitori internazionali, con un incremento annuale del 12,7% allo scorso giugno. Si tratta di un leggero rallentamento dal +14,1% registrato a fine marzo, non più un grosso distacco rispetto alla seconda città in classifica, anch'essa tedesca, vale a dire Francoforte dove i prezzi delle dimore di pregio sono aumentati del 12%, rispetto al +9,6% di fine marzo. Il distacco, invece, c'è ed è considerevole rispetto all'aumento medio dei prezzi nelle 46 città di tutto il mondo monitorate da Knight Frank, pari all'1,4% a fine giugno (era i +1,3% a fine marzo).

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L'andamento europeo. Nella top ten degli aumenti dei prezzi ora sono sei le città europee, contro le sette dell'edizione precedente dell'indice, poiché Edinburgo è passata in dodicesima posizione con un incremento del 4,3% su base annua. Berlino e Francoforte dunque trainano la classifica, ma con prezzi che sono ancora competitivi a livello mondiale, pari rispettivamente a 11.500 e 13.500 euro al metro quadrato. Ci sono poi Ginevra (+6%), Madrid (+5,2%, in media, ma con zone come Chamberì o altre non considerate “prime district” che hanno performance maggiori), Parigi (+5%), Zurigo (+4,5%). Per trovare un'italiana in classifica dobbiamo scendere alla 33a posizione, con Milano che aumenta, sempre nel settore delle case di pregio, dello 0,4% su base annua, comunque in leggero miglioramento rispetto allo 0,2% dello scorso marzo. Parigi, in particolare, presenta andamenti a macchia di leopardo secondo Knight Frank, con la zona della Rive Gauche che va particolarmente bene e distretti come il 6° e 7° arrondissement in pausa dopo le corse dei mesi precedenti, mentre il 18° arrondissment sembra proiettato verso ulteriori traguardi in vetta.

Il fronte asiatico. Le città asiatiche continuano a performare bene in termini di aumento dei prezzi. Manila è in quarta posizione con il +6,2%, in netta ripresa dopo il rallentamento che l'aveva vista quasi in stabilità alla fine dello scorso marzo. Tra le cinesi, “Beijing e Guangzhou, rispettivamente con il 4,5 e 2,7% di aumento, hanno visto un rafforzamento dei prezzi nel primo semestre del 2019 _ si legge nel Rapporto di Knight Frank _ in seguito all'ottimismo derivante dall'apparente ammorbidimento sul fronte delle politiche sulla casa, nonostante le autorità confermino la filosofia anti-speculazione”. Hong Kong è invece ferma a causa delle incertezze su diversi fronti, da quello politico alla guerra commerciale con gli Stati Uniti. Il mercato immobiliare di Singapore ha visto alcuni tra i più importanti deal dell'area, con prezzi record nella prima parte del 2019, ma nella media i prezzi restano stabili (+0,9%) come conseguenza delle ultime regolamentazioni in materia immobiliare.

Le Americhe. Il continente americano non splende sul fronte degli aumenti dei prezzi delle case di pregio, anzi. L'unica città tra le prime 20 è Toronto, con un aumento su base annua del 3,8%, in accelerazione rispetto al precedente +2,8%, mentre Miami compare in 23a posizione con un +1,5%, finalmente in leggera ripresa dopo le stagnazioni precedenti. La carissima San Francisco cresce dell'1,2% (+2,1% in marzo), Los Angeles è quasi ferma al +0,7%. New York è in territorio negativo, in 40a posizione, con una discesa dei prezzi delle case di lusso del 3,7% su base annua, in peggioramento rispetto al precedente +0,5%: un risultato in linea con quanto pronosticato dai maggiori broker della città, secondo cui si vedranno ancora alcuni cali prima che ricompaia il sole, originando dunque nei prossimi mesi delle vere occasioni di acquisto. La peggiore di tutta la classifica è poi Vancouver, con un arretramento dei prezzi del 13,6%, praticamente in picchiata rispetto al precedente -2,4%: la città, peraltro, è ormai a un altissimo livello delle quotazioni di vendita, già da tempo ritenute eccessive dai protagonisti del mercato immobiliare.
Tassi in discesa. Per incentivare la crescita economica si moltiplicano le iniziative di riduzione dei tassi d'interesse, con aspettative di ulteriori ritocchi al ribasso a livello mondiale, il che dovrebbe tradursi, dopo una breve pausa, in un aumento dei prezzi immobiliari. Negli ultimi tre mesi gli Usa hanno tagliato 25 basis point a quota 2,25%, l'Australia 50 bp all'1%, la Nuova Zelanda 75 bp all'1%, la Russia 50 bp al 7,25 per cento.

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