Berlusconi, eredità accettata: Marina e Pier Silvio al comando
Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre cinque miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità
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«Marina e Pier Silvio Berlusconi assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest Spa, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale». E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla famiglia dopo l’accettazione della eredità di Silvio Berlusconi da parte dei figli.
“Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi rendono noto di aver accettato l'eredità di loro padre, interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità” riporta la nota.
La firma, sulla quale si è lavorato dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso per arrivare a un’accettazione senza beneficio di inventario, è avvenuta presso la ’storica’ Villa San Martino di Arcore . Ora il testamento è esecutivo sugli oltre cinque miliardi di valore del patrimonio, con la conferma di una forte unità famigliare.
I figli: siamo in totale armonia
Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi rendono noto di aver accettato l’eredità del loro padre, “interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità”. Per effetto di tale accettazione, si legge in una nota, Marina e Pier Silvio Berlusconi assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest Spa, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale.
I due figli maggiori di Silvio Berlusconi sono stati affiancati dall’avvocato Luca Fossati, mentre Barbara, Eleonora e Luigi sono assistiti da Carlo Rimini e Ugo Molinari.
Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre cinque miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. La parte più consistente è contenuta in Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate, che diventano quasi quattro miliardi considerando anche le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi, cioè Ei Towers e Prosieben.
Impegno a non vendere quote per 5 anni
L’accordo sottoscritto dai cinque fratelli Berlusconi prevede un patto parasociale che recepisce le intese raggiunte, tra le quali una clausola di ’lock-up’, cioè un impegno a non vendere quote, di 5 anni, in virtù della quale nessuno dei fratelli modificherà le quote possedute nelle proprie holding e conseguentemente in Fininvest. E’ quanto si apprende da fonti a conoscenza del dossier, secondo le quali tutti e cinque i figli pagheranno secondo la ripartizione di tutto il patrimonio le cifre previste dai legati lasciati dal padre, pari a 230 milioni complessivi, per Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello Dell’Utri. Ciò significa che Marina e Pier Silvio contribuiranno per il 26% ciascuno, mentre Barbara, Luigi ed Eleonora per il 16% ciascuno. A quanto si apprende, per tutte le proprietà vige un regime di comunione per almeno 5 anni.
Lasciti, Marina e Pier Silvio metteranno 60 milioni ciascuno
Marina e Pier Silvio Berlusconi contribuiranno per 60 milioni a testa al pagamento dei legati disposti dal padre Silvio nel testamento a favore del fratello Paolo (100 milioni), della fidanzata Marta Fascina (100 milioni) e dell’amico Marcello Dell’Utri (30 milioni). Il restante ammontare spetterà a Barbara, Eleonora e Luigi che contribuiranno quindi con 37 milioni a testa. E’ quanto si apprende da fonti a conoscenza degli accordi tra i figli di Silvio Berlusconi in merito ai lasciti del padre. Marina e Pier Silvio contribuiranno quindi per il 26% ciascuno all’ammontare totale, gli altri fratelli per il 16% ciascuno.
Il mattone
Il patrimonio immobiliare è stimabile in circa 700 milioni, concentrato soprattutto nella holding Dolcedrago, più la liquidità. Infine gli yacht e soprattutto i molti quadri acquistati negli anni dal fondatore del Biscione. Di fatto Marina e Pier Silvio avranno in due il 53% circa del patrimonio, con il conseguente controllo attraverso Fininvest sulle quote delle società, e i figli Barbara, Eleonora e Luigi avranno una disponibilità personale molto importante. Ovviamente escluse dal testamento le ex mogli, entrambe divorziate.
Sguardo al futuro
L’accettazione piena, che prevede un’intesa totale a differenza di altre grandi famiglie imprenditoriali italiane, permette di guardare immediatamente al futuro. Fininvest detiene il 48,6% di Mfe-Mediaset (blindata con circa il 50% dei diritti di voto), il 53,3% di Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum, con il gruppo televisivo che conserva tra le partecipate anche il 40% di Ei Towers e quasi il 30% della tedesca Prosieben. I primi dossier aperti o da aprire a breve sono quelli della squadra di calcio del Monza, sulla quale le trattative per la cessione proseguono. Poi c’è la partecipazione in Ei Tower per arrivare a una possibile fusione con Rai Way.
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