Berlusconi, negli ultimi giorni condizioni peggiorate. I medici: «Riposo assoluto a casa»
Il legale del leader di Forza Italia nell'udienza nell'aula della Fiera di Milano del processo Ruby ter: «Ulteriore forma di ingravescenza»
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Negli «ultimi giorni» le condizioni di salute del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ricoverato a settembre per il Covid e poi guarito, hanno avuto «un'ulteriore forma di ingravescenza», cioè di peggioramento, rispetto ad «un iter di miglioramento» che si era avuto «in precedenza» e per questo i medici che lo seguono gli hanno consigliato «riposo assoluto domiciliare, di non muoversi e di non svolgere attività». Lo ha spiegato, producendo documenti medici, il suo legale, l'avvocato Federico Cecconi, nell'udienza nell'aula della Fiera di Milano del processo Ruby ter, senza chiedere comunque un rinvio per legittimo impedimento. Una situazione quella degli ultimi giorni, ha detto Cecconi, «legata ad un certo attivismo che gli era stato sconsigliato».
Riposo per patologia cardiaca
Nel fare riferimento al peggioramento delle condizioni di salute di Silvio Berlusconi il legale ha parlato in particolare di «fibrillazione atriale», ossia di una patologia cardiaca. Il legale ha depositato ai giudici della settima penale (presidente del collegio Marco Tremolada) una serie di documenti medici nel quale, come ha chiarito il difensore, sono contenuti «dati sensibili» sulle condizioni dell’ex presidente del Consiglio. Nel giugno del 2016, dopo una grave anomalia cardiaca, Berlusconi era stato sottoposto a un delicato intervento per la sostituzione della valvola aortica.
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