Bidberry mette in campo l’alta tecnologia per trasformare i dati di aziende e grandi brand
L’agenzia si piazza al secondo posto nella classifica Il Sole 24 Ore-Statista e gestisce da Pescara un business internazionale
di Giampaolo Colletti
2' di lettura
Dal loro headquarter respirano aria di mare e quel vento vivace che arriva dalla verdissima pineta dannunziana. Così uno spazio di lavoro lontano rispetto ai classici assi metropolitani diventa elemento attrattivo per giovani talenti alle prese con le evoluzioni del digital marketing. Siamo a Pescara dove nasce Bidberry, agenzia impegnata a lavorare con i dati per generare pubblicità online. «Oggi si può svolgere un lavoro hi-tech anche da un luogo lontano rispetto alle direttrici metropolitane. Il nostro business è internazionale, pur essendo gestito da una città di provincia. Una scelta di vita, oltre che di lavoro: abitare qui consente di avere più tempo per se stessi e per la famiglia», afferma Emiliano Amicuzi, amministratore delegato di Bidberry, società di analisi dati aperta nel 2018 insieme ai suoi due soci Adriano Di Francesco e Marcello Ventura. La società è al secondo posto nella classifica Leader della crescita 2024 Sole 24 Ore-Statista.
Questo imprenditore cinquantenne, avezzanese di nascita e con in tasca una laurea in economia e commercio conseguita all’Università D’Annunzio di Pescara, ha trascorso parte della sua vita in viaggio: un anno a Milano e due anni in Irlanda, cinque anni in Inghilterra e un paio in India. Poi il ritorno in Abruzzo. Oggi l’agenzia offrire soluzioni avanzate legate alla trasformazione dei dati, conta sei dipendenti e una ventina di collaboratori esterni. Nel team anche media buyer che gestiscono spazi pubblicitari multilingua. «Ma il nostro lavoro è ibrido, non conta dove stai, ma cosa fai. Abbiamo in squadra un turco che vive a Roma, un francese che sta a Londra e un russo che abita in Germania. E ancora due risorse a Manila. Mindset differenti uniti tra loro creano grandi cose», precisa Amicuzi. Il fatturato consolidato è di 14,6 milioni di euro con un tasso di crescita del +424% e un previsionale a tre anni stimato a 16 milioni di euro. Tra i clienti internazionali ci sono la major americana CBS, il colosso tedesco Sedo e ancora la piattaforma statunitense Yahoo. «Gestiamo spazi pubblicitari ma non facciamo vendita, bensì lead. Compriamo uno spazio ad un costo specifico e lo vendiamo a terzi. Con sistemi di tracciamento riusciamo a sviluppare flussi di informazioni. Questa estate abbiamo gestito una campagna pubblicitaria per portare turisti in Sicilia», ricorda Amicuzi. Al centro di tutto non c’è solo la tecnologia proprietaria, bensì competenze professionali verticali. «Siamo partiti con un capitale sociale da 15mila euro a testa. Se siamo riusciti a moltiplicare questa cifra iniziale lo dobbiamo alle persone che ci accompagnano in questa impresa. Ora in testa abbiamo l’ambizione di quotarci».
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