Europa

Kiev non cede, Putin invia altri carri armati

Si combatte alle porte di Kiev. L’esercito ucraino afferma di aver respinto un attacco russo nella notte. Nel pomeriggio riprende l’avanzata. Draghi sente il leader ucraino Zelensky. Avanti sulle sanzioni: l’Italia e Cipro favorevoli all’esclusione della Russia dal sistema Swift. La Cina si astiene in Consiglio di sicurezza Onu sulla bozza di risoluzione contro l’aggressione russa (bocciata per via del veto russo). Cosa è successo nel secondo giorno di guerra

Ucraina, Zelensky: "Non credete a fake news, sono qui"
  • Onu, sono almeno 64 i civili uccisi

    Sono almeno 64 i civili uccisi da giovedì, giorno dell’invasione, 240 i feriti, confermati ufficialmente dall’Onu che si aspetta tuttavia un bilancio ben più grave. Il governo di Kiev aveva già parlato il giorno di prima di circa 200 morti.

  • Kiev non cede, Putin invia altri carri armati

    Mentre Kiev ancora sotto assedio resiste un’altra notte - suscitando “sempre più la frustrazione” di Mosca, secondo il Pentagono -, Vladimir Putin ha fatto entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi dal confine di Belgorod, direzione Kharkiv. Qui le forze russe hanno distrutto un gasdotto e a Kiev un deposito petrolifero, alimentando anche timori di natura ambientale. La notte di Kiev si era annunciata durissima: appena dopo il tramonto, scattato il coprifuoco, le sirene avevano cominciato a suonare. Le autorità locali avevano invitato i cittadini a trovare rifugio prevedendo “pesanti raid aerei”. Poco dopo due potenti esplosioni hanno illuminato il cielo della città: i russi hanno colpito un deposito petrolifero a Vasylkiv, circa 40 km a sud di Kiev, che ha cominciato a bruciare e sprigionare fumi tossici. Le autorità hanno chiesto ai cittadini, già barricati in rifugi e cantine, di chiudere le finestre per evitare intossicazioni. Ma ora si teme un disastro ambientale: i servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme perché attorno ci sono ancora scontri. Nella capitale le forze russe hanno puntato anche un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi. Ma i servizi di emergenza hanno poi precisato che è stata colpita solo la recinzione e che l’edificio principale è rimasto intatto.

  • Videoconferenza leader Ue e Biden su sanzioni

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si riuniranno questa sera in videoconferenza. Lo riporta la Dpa citando alti funzionari. L’obiettivo è raggiungere un accordo su ulteriori sanzioni come il congelamento dei beni esteri degli oligarchi russi. Sul tavolo anche le misure su Swift.

  • Ue attiva strumento difesa in aiuto dell’Ucraina

    “Difesa europea in azione a sostegno dell’Ucraina”. E’ quanto scrive il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel in un tweet. “Faciliteremo la consegna di aiuti militari, l’Ucraina democratica prevarrà”.

  • Ue valuta utilizzo strumento per sostegno militare Ucraina

    L’Unione europea, a quanto apprende l’Ansa, sta valutando l’attivazione dell’European Peace Facility, strumento fuori dal budget concepito finanziamento di azioni operative nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa.

    Il tema sarà sul tavolo della riunione dei ministri degli Esteri di domani. Si tratterrebbe quindi di un sostegno in fondi e equipaggiamenti per l’Ucraina ma la tipologia di strumenti militari che l’Ue da regolamento può inviare sarà oggetto di discussione.

  • Kiev, blackout alla stazione centrale dopo bombardamenti nell’area

    Blackout alla stazione ferroviaria centrale di Kiev. Lo riporta “Kyiv Independent”, precisando che le autorità hanno deciso di interrompere la fornitura di elettricità alla stazione a causa dei bombardamenti avvenuti nei pressi, che fanno pensare a un possibile raid contro la stazione. «I passeggeri ed il personale sono stati evacuati in un rifugio», si aggiunge.

  • Domani summit ministri Esteri Ue su nuove sanzioni

    I ministri degli Esteri dell’Ue si incontreranno domenica in video conferenza per discutere ulteriori sanzioni alla Russia. Lo rendono noto fonti diplomatiche. l’incontro è in programma alle ore 18. Sul tavolo anche l’espulsione delle banche russe dal sistema di pagamenti internnazionale Swift.

  • Russia, 3.052 arresti durante proteste contro la guerra

    Un totale di 3.052 persone sono state arrestate nel corso delle proteste contro la guerra in Russia da giovedì scorso. Lo riferisce il sito OVD-Info, che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia, citato dalla Cnn.

    Di questa 1.370 sono state fermate a Mosca, precisa il sito, aggiungendo che dimostrazione sono avvenute o sono in corso in almeno 27 città russe. Giovedì scorso il Comitato investigativo russo aveva ammonito che ogni protesta contro il conflitto sarebbe stata considerata illegale e che i partecipanti avrebbero macchiato la loro fedina penale, «lasciando un segno sul proprio futuro».

  • Abramovich cede a un trust la gestione del Chelsea

    Il magnate russo Roman Abramovich lascia la presidenza del Chelsea. Lo fa sapere con un comunicato in cui spiega che «durante i miei quasi 20 anni di proprietà del Chelsea, ho sempre considerato il mio ruolo di custode del Club, il cui compito è garantire il massimo successo che possiamo avere oggi, oltre a costruire per il futuro, e allo stesso tempo svolgere un ruolo positivo nelle nostre comunità. Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del Club. Rimango fedele a questi valori. Ecco perché oggi sto affidando agli amministratori della Fondazione di beneficenza del Chelsea la gestione e la cura del Chelsea FC».

    La decisione è arrivata dopo che un membro del parlamento britannico ha chiesto al miliardario russo di consegnare il club sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina.

    Abramovich, che possiede il Chelsea dal 2003, non ha menzionato la guerra in corso tra Russia e Ucraina nella dichiarazione con cui ha annunciato la cessione del club a un trust.

  • Biden: «Unica alternativa alle sanzioni sarebbe la Terza guerra mondiale»

    «L'alternativa all'imposizione di dure sanzioni alla Russia sarebbe la terza guerra mondiale». Lo afferma Joe Biden in un'intervista a Bryan Tyler Cohen.
    «Ci sono due opzioni: o la terza guerra mondiale o far pagare» un prezzo alto alla Russia, conferma Biden. «Queste sanzioni sono le più ampie della storia dal punto di vista economico e politico», aggiunge il presidente americano precisando che il suo obiettivo finora è stato quello di tenere la Nato unita.
    Vladimir Putin sta «producendo l'effetto opposto di quello che voleva», mette in evidenza il presidente americano osservando come Putin pensava di poter dividere gli alleati. «La Russia pagherà un prezzo alto», aggiunge.

  • Germania fornirà 1.000 armi anticarro e 500 missili all’Ucraina

    «L’invasione russa segna un punto di svolta. È nostro dovere sostenere l’Ucraina al meglio delle nostre capacità per difendersi dall’esercito invasore di #Putin. Ecco perché stiamo consegnando 1.000 armi anticarro e 500 missili Stinger ai nostri amici in #Ucraina». Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un comunicato della cancelleria che dà notizia della svolta sulla consegna delle armi. La quantità di armi che sarà fornita risulta superiore rispetto a quella comunicata in precedenza da Berlino.

  • Fonti Pentagono: «Russi frustrati per resistenza Ucraina»

    Le forze russe sono sempre più «frustrate» per la resistenza che stanno incontrando da parte degli ucraini, specialmente intorno a Kiev. È quanto riferiscono fonti del Pentagono a Usa Today, sottolineando che il fronte dell’avanzata russa rimana a circa 28 chilometri dalla capitale.

    Le fonti confermano che comunque delle avanguardie e forze di ricognizione russe sono riuscite ad entrare a Kiev, ma non hanno specificato il numero dei militari russi che al momento si trova effettivamente nella città. Ad oggi, stimano ancora gli americani, il 50% delle forze di combattimento russe sono entrate in Ucraina, mentre ieri si stimava che fosse il 30%.

  • Ucraina: due giornalisti danesi feriti, sono fuori pericolo


    Due giornalisti, un reporter e un fotografo del quotidiano danese Ekstra Bladet, sono rimasti feriti in Ucraina. Sono fuori pericolo. Lo riferisce Ekstra Bladet. Il giornalista Stefan Weichert e il fotografo Emil Filtenborg Mikkelsen «erano in reportage nell’Ucraina orientale intorno alla città di Ohtyrka quando sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco. Nonostante indossassero un giubbotto antiproiettile sono rimasti feriti quando la loro auto è finita sotto tiro. I due giornalisti sono stati rapidamente portati in un ospedale della zona e sono entrambi fuori pericolo».

  • Videomessaggio Zelensky: «Combatteremo fino alla Liberazione»

    «Combatteremo finché non libereremo il Paese. Se nascono già bambini nei rifugi, anche mentre continuano i bombardamenti, allora il nemico non ha chance in questa guerra, che è indubbiamente una guerra di popolo». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio.

  • Instagram e Facebook segnalano profili propaganda Russa

    Instagram e Facebook hanno cominciato a identificare, con apposite segnalazioni, i profili che sono considerati di propaganda. Provando, per esempio, a consultare la pagina dell’agenzia di stampa russa Tass, compare un messaggio che avverte l’utente: «Contenuti multimediali controllati dal seguente stato: Russia».

    «Facebook - aggiunge il social - ha contrassegnato questo editore perché ritiene che possa essere totalmente o parzialmente sotto il controllo editoriale di uno stato. Questo è stabilito in base a una serie di fattori tra cui, a titolo esemplificativo, il finanziamento, la struttura e gli standard giornalistici».

  • Mit interrompe collaborazione con russa Skoltech

    Il Massachussets Institute of Technology (Mit) ha interrotto una collaborazione ultradecennale con Skoltech, uno dei più prestigiosi istituti scientifici russi, per protesta contro l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. «Alla luce delle inaccettabili azioni militari contro l’Ucraina da parte del governo russo» il vertice del Mit ha deciso che «la relazione con l’istituto di scienza e tecnologia Skolkovo Institute (Skoltech) debba terminare», si legge in una nota pubblicata sul sito web del MIt Skoltech Program. «Questo passo è un rigetto delle azioni del governo russo in Ucraina. Lo facciamo con profondo rammarico a causa del grande rispetto per il popolo russo e il nostro profondo apprezzamento per il contributo dei molti straordinari colleghi russi con cui abbiamo collaborato».

  • Twitter: «Il nostro servizio è stato limitato in Russia»

    «Siamo a conoscenza che il servizio Twitter è stato limitato per alcuni in Russia. Stiamo lavorando per mantenere il nostro servizio sicuro e accessibile». Lo afferma Twitter.

  • A Kiev scattato il coprifuoco fino a lunedì, “state a casa”

    Il coprifuoco nella città di Kiev è scattato alle 17 di oggi e terminerà, salvo proroghe, alle 8 di lunedì 28 febbraio. “Nelle nostre strade sono in corso combattimenti - spiega l’amministrazione comunale - Vi chiediamo di restare il più possibile calmi e prudenti. Se siete in un rifugio non andate via. Se siete a casa non avvicinatevi alle finestre e non uscite sui balconi. Nascondetevi in una stanza chiusa, per esempio in bagno, e copritevi con qualcosa che possa proteggervi dai detriti”.

  • Via libera del governo tedesco a fornitura di armi anticarro a Kiev

    Il governo tedesco ha autorizzato i Paesi Bassi a inviare 400 lanciarazzi anticarro all’Ucraina. Si tratta di armi che in passato erano state fornite all’Olanda. In questi casi, scrive il tabloid, serve l’autorizzazione dello Stato da cui le armi provengono, quindi della Germania. Fino ad oggi Scholz aveva escluso la consegna di armi letali, per ragioni storiche. Una posizione fortemente criticata dall’Ucraina, che aveva definito “ridicolo” l’invio di 5.000 elmetti.

  • Fonti Usa: combattimenti più intensi a Kharkiv

    I combattimenti più pesanti in Ucraina attualmente si svolgono “a Kharkiv e nei dintorni”, secondo un alto ufficiale Usa. Lo riporta la Cnn. Le forze armate americane osservano anche una “forte resistenza” contro l'avanzata dei russi verso Kiev, ma “gli scontri più intensi sono a Kharkiv”, ha aggiunto. Le forze russe incontrano resistenza all'invasione nella parte settentrionale dell'Ucraina lungo due assi, in direzione sud verso Kharkiv e in generale da Belgorod, in Russia, verso Kharkiv, nell'Ucraina nordorientale. I russi incontrano “meno resistenza” a sud, ha precisato l'alto ufficiale.

    Un veicolo corazzato (APC) distrutto sul ciglio della strada a Kharkiv, Ucraina, 26 febbraio 2022 (foto Reuters/Madiyevskyy)

  • Spd: ex Cancelliere Schroeder chiuda i rapporti d’affari con Putin

    Il presidente dell’Spd tedesca, Lars Klingbeil, chiede all’ex cancelliere Gerhard Schroeder di mettere fine ai suoi rapporti di affari con il presidente russo Vladimir Putin. E lo fa con un post su Facebook: Schroeder, scrive Klingbeil, “ha giustamente condannato la guerra all’Ucraina, che viola il diritto internazionale. Ma questa guerra è stata iniziata soltanto da Putin. E con un aggressore come Putin non si possono fare affari. Come ex cancelliere, non si agisce mai davvero in forma privata. È quindi per questo motivo che si sarebbero dovuti chiudere già da tempo i rapporti di affari con Putin. Questo io me lo aspetto inequivocabilmente”.

    Nei giorni scorsi era stato annunciato che Schroeder, 77 anni, amico di Putin e già da tempo operativo come lobbista per la Russia, dove dal 2017 presiede il consiglio di sorveglianza del gruppo petrolifero Rosneft, sia ora candidato per il consiglio di sorveglianza di Gazprom.

  • Difesa Regno Unito: avanzata russa rallenta, forte resistenza

    La velocità dell'avanzata delle forze russe in Ucraina “è temporaneamente rallentata, probabilmente come risultato di acute difficoltà logistiche e della forte resistenza ucraina”. Lo riporta un aggiornamento dell'intelligence britannica, diffuso via social dal Ministero della Difesa del Regno Unito. Le forze russe, secondo i servizi segreti d'Oltremanica, stanno “bypassando i principali centri abitati”, lasciando però risorse sufficienti a “circondarli e isolarli”. Prendere Kiev resta “l'obiettivo militare primario della Russia”, e gli scontri notturni nella capitale hanno “probabilmente coinvolto un numero limitato di squadre di sabotatori russi”.

  • Media: attacco hacker a siti russi, compreso Cremlino

    Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del ministero della Difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker. La notizia è riportata da numerosi media internazionali, compresa la Cnn che riporta anche la rivendicazione di Anonymous. “Abbiamo mandato offline i siti governativi - si legge - e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin”. Anonymous ha anche aggiunto di star lavorando per “garantire al meglio la connessione online del popolo ucraino”.

  • L’Ente strade ucraino rimuove i cartelli stradali: “Così i russi andranno dritti all’inferno”

    Via i cartelli stradali per disorientare il “nemico”. L’Ucraina fa di tutto per resistere di fronte all’invasione russa. E l’ente statale per la gestione delle strade (Ukravtodor) ha ordinato la rimozione della segnaletica stradale in tutto il Paese. Far sparire immediatamente tutti i cartelli nelle proprie zone, è l’invito alle amministrazioni locali. Per primi quelli con i nomi dei luoghi. “Il nemico - afferma l’ente su Telegram - non può orientarsi in base al terreno. Aiutiamolo ad andare dritto all’inferno”. Una ’tattica di guerra’ che arriva dopo l’invito di ieri dell’esercito ucraino alla popolazione a fermare in ogni modo possibile le forze russe, “tagliando alberi, creando barricate, dando fuoco a copertoni” e anche realizzando bottiglie incendiarie.

  • Sami (Unhcr): siamo in piena crisi umanitaria, possibili 4 mln di profughi

    “Siamo in piena crisi umanitaria nel cuore dell’Europa”. È quanto afferma Carlotta Sami, portavoce per l’Italia dell’Unhcr, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati, intervendo sulla situazione in Ucraina. “Sono centinaia di migliaia le persone in fuga dall’Ucraina - dichiara Sami - la situazione si evolve di ora in ora nel territorio dove le violenze, gli interventi militari, continuano. Di conseguenza, è difficile anche monitorare in modo puntuale”. Secondo le stime, “sono 4 milioni i civili che potrebbero fuggire dall’Ucraina verso altri paesi”. Fuori dal Paese, a ieri, erano “già oltre 115.000 le persone che hanno lasciato la propria casa. Prevalentemente hanno riparato in Polonia e Moldavia (qui già 20.000). Entrambi i Paesi hanno lasciato i confini aperti e hanno predisposto modalità di accoglienza. Come anche tutti gli altri paesi confinanti. E per questo siamo molto grati”.

  • Pentagono: Russia ha inviato decine di migliaia truppe in 24 ore

    La Russia ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo afferma un funzionario del Pentagono, sottolineando che Vladimir Putin ha chiamato anche i riservisti per l’invasione.

  • Mosca, separatisti Lugansk avanzati di 46 km in territorio ucraino

    Prosegue l’avanzata delle milizie separatiste filo-russe di Lugansk, nel Donbass, che dall’inizio dell’offensiva di Mosca sarebbero entrate per 46 km nel territorio in precedenza controllato dall’esercito ucraino, prendendo il controllo delle località di Shchastia e Muratove. Lo afferma la Difesa russa, citata da Interfax.

  • Playoff mondiali, anche la Svezia si rifiuta di giocare con la Russia

    Dopo la Polonia anche la Svezia ha annunciato che non accetterà di affrontare la Russia se le due squadre dovessero incontrarsi nel turno decisivo dei playoff per le qualificazioni ai mondiali in Qatar. “Qualunque cosa decida la Fifa, non giocheremo contro la Russia a marzo”, ha dichiarato il presidente della Federcalcio svedese, Karl-Erik Nilsson, in una nota. La Polonia, che avrebbe dovuto affrontare i russi a Mosca il 24 marzo nella semifinale degli spareggi playoff, aveva già annunciato la sua indisponibilità ad affrontare la Russia dopo l’aggressione all’Ucraina. La Svezia in semifinale affronta invece la Repubblica Ceca.

  • Kiev: rischi attacco chimico sotto falsa bandiera a Donetsk

    L’intelligence ucraina ha ricevuto informazioni su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Lo riferiscono media ucraini, secondo cui alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sarebbero state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici.

  • Mosca: nessuna notifica chiusura mar Nero a navi da guerra

    La Russia “non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale” dalla Turchia sulla chiusura alle sue navi da guerra degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, attraverso cui si accede al mar Nero dal Mediterraneo. Lo ha dichiarato l’ambasciata di Mosca ad Ankara a Interfax, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva annunciato la chiusura a seguito di una telefonata con l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Nei giorni scorsi, Ankara aveva peraltro escluso questa ipotesi. Non c’è ancora una nota ufficiale del paese.

  • Ucraina: Usa valutano sanzioni contro Banca Centrale russa

    Gli Stati Uniti stanno valutando sanzioni contro la Banca Centrale russa, in una mossa che farebbe finire nel mirino americano 643 miliardi di dollari di riserve che il presidente Vladimir Putin ha accumulato prima della pianificata invasione dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti.

  • Slovacchia: emergenza profughi, 10mila in 24 ore

    La Slovacchia ha dichiarato di essere in una “situazione straordinaria”, regime in vigore a partire da mezzogiorno, a causa dell’afflusso di profughi dall’Ucraina. La decisione è stata presa oggi dal governo del premier Eduard Heger (del partito OLaNO) in una riunione straordinaria. Secondo il ministero dell’Interno slovacco, nelle ultime 24 ore sono arrivate in Slovacchia oltre 10.000 persone dall’Ucraina. “Prima dell’attacco russo erano circa 1.500 gli arrivi quotidiani. Ora c’è un’attesa da otto a dieci ore ai valichi di frontiera”, ha comunicato il ministero.

  • La Turchia chiede alla Russia di fermarsi. Zelensky: Erdogan ha vietato navigazione delle navi da guerra russe nel Mar Nero

    Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha chiesto alla Russia di fermare le operazioni militari in Ucraina durante una telefonata con l’omologo russo Serghei Lavrov. Lo riporta l’agenzia Anadolu secondo cui Cavusoglu ha anche confermato all’omologo russo la disponibilità di Ankara ad ospitare un negoziato tra Mosca e Kiev.

    “Ringrazio il mio amico, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan, e il popolo turco per il loro forte sostegno. Il divieto di navigazione delle navi da guerra russe nel Mar Nero e il significativo sostegno militare ed umanitario per l’Ucraina è estremamente importante. Il popolo ucraino non lo dimenticherà mai” scrive su Twitter il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

  • Cremlino: nel pomeriggio le truppe riprendono l’avanzata

    Il Cremlino ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l’avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell’assenza di negoziati che Mosca imputa a Kiev. Lo riporta la Tass.

    “Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra” scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, spiegando di aver avuto un colloquio telefonico con il suo omologo indiano Ram Nath Kovind.

    L’esercito russo, continua, “spara su edifici residenziali. Abbiamo bisogno del supporto politico dell’India nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Fermiamo l’aggressore insieme”.

  • Francia sequestra nave russa nella Manica in applicazione sanzioni Ue

    Le autorità francesi hanno intercettato e sequestrato nella Manica una nave russa diretta a San Pietroburgo in applicazione delle nuova sanzioni della Ue contro Mosca.

    «La nave cargo chiamata “Baltic Leader”, che trasportava automobili, è stata intercettata nella notte dalla Marina francese e scortata nel porto di Boulogne-Sur-Mer», hanno reso noto le autorità francesi.

    Questo è avvenuto «per richiesta del governo francese che sospetta che nave appartenga ad una società colpita dalle sanzioni contro Mosca», viene aggiunto specificando che la polizia di frontiera francese sta «indagando sulla nave» e che «l’equipaggio a bordo sta collaborando», secondo quanto si legge sul sito della Bbc.

    Intanto, l’ambasciata russa in Francia ha chiesto chiarimenti alle autorità francesi, riporta l’agenzia russa Ria.

    La nave russa Baltic Leader scortata nel porto francese di Boulogne-sur-Mer (Reuters/Pascal Rossignol)


  • Usa stanziano altri 350 milioni in assistenza militare per l’Ucraina

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all’Ucraina.

    Mezzi e militari dell'Areonautica italiana in pertenza per rafforzare il fronte Est dell'alleanza Nato (foto Ansa)

  • Medvedev: «Rivedere una volta per tutte rapporti con chi hanno introdotto sanzioni»

    «Non abbiamo un reale bisogno di relazioni diplomatiche. E’ arrivato il momento di chiudere le ambasciate», ha affermato l’ex Premier, ex Presidente e ora vice Presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitry Medevedv. «Le sanzioni sono una buona ragione per rivedere le nostre relazioni una volta per tutte con i Paesi che le hanno introdotte, inclusi anche i negoziati sulla stabilità strategica», ha aggiunto.

  • Zelensky: «Nessun governo fantoccio a Kiev, distrutto il piano russo»

    Volodymyr Zelensky assicura che è stato «mandato all’aria il piano» della Russia anche se continuano «in diverse aree» i combattimenti contro le forze russe al terzo giorno dall’ «operazione militare speciale» annunciata da Vladimir Putin con l’invasione russa dell’Ucraina.

    «Abbiamo resistito e respinto con successo gli attacchi nemici. I combattimenti continuano in diverse città e regioni del nostro Paese», afferma in un nuovo video diffuso su Facebook, aggiungendo che l’esercito ucraino «controlla Kiev e le città chiave» intorno alla capitale.

    La Russia, accusa, voleva prendere «il centro del nostro Stato e metterci suoi fantocci, come a Donetsk», ma «abbiamo infranto il loro piano». Zelensky accusa anche la Russia di aver colpito zone residenziali, mentre Mosca respinge le accuse e afferma di colpire solo obiettivi militari.

  • Russia chiude spazio aereo a Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca

    La Russia ha chiuso il proprio spazio aereo alle compagnie di Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca. Lo rende noto l’agenzia dell’aviazione russa, citata dalla Tass.

  • Kiev:coprifuoco dalle 17, chi in strada trattato da nemico

    Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 “per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti”. In un messaggio su Telegram, il primo cittadino aggiunge che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio. “Tutti i civili che saranno trovati in strada - conclude - saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico”.

  • Salvini: se Russia fuori da Swift Italia rischia blackout

    “Bisogna valutare tutto fino in fondo, perché se impedisci pagamenti tra banche noi non abbiamo più il gas” ha detto il leader della Lega Matteo Salvini i merito all’ipotesi di escludere la Russia dal sistema Swift. “Per fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo, ma un conto è bloccare i patrimoni degli oligarchi, dei politici e dei guerrafondai. Se sospendiamo i pagamenti l’Italia rimane senza gas e poi bisogna correre ai ripari”, ha detto Salvini dopo l’incontro con il console ucraino a Milano. “Detto questo - ha aggiunto - Draghi è il presidente del Consiglio, ha il nostro sostegno, decida”. Il presidente Draghi, in una nota, ha già comunicato che «l’Italia appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift».

  • Draghi chiama Zelensky: forniremo assistenza per difendervi. Malinteso chiarito

    Il Presidente del Consiglio Mario Draghi “ha telefonato oggi al Presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all’attacco della Federazione Russa. Il Presidente Zelensky ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli” spiega una nota del governo.

    Draghi nel corso della telefonata ha detto che l’Italia “fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi”. “I due presidenti hanno concordato di restare in stretto contatto nell’immediato futuro”, si spiega. “Draghi ha ribadito al Presidente Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift”, confermando quanto aveva scritto questa mattina su twitter il presidente ucraino.

    • Qui Isabella Bufacchi spiega perché quest’ultima potrebbe essere la madre di tutte le sanzioni.

  • Uk: più armi e aiuti all’Ucraina da 25 paesi

    Il ministro delle forze armate britanniche, James Heappey, dice che il Regno Unito e altri 25 paesi hanno tutti accettato di fornire più aiuti umanitari e armi. Ha detto al programma Today della BBC Radio 4 che il Regno Unito ora lavorerà con queste nazioni per coordinare il modo in cui l’aiuto militare viene consegnato e “messo nelle mani dell’Ucraina” - ma non ha dato ulteriori dettagli.

    Ha aggiunto che il Cremlino sta probabilmente “riflettendo” sulla rigida resistenza ucraina che sta incontrando e ha ammesso che c’è il rischio che faccia ricorso a bombardamenti più pesanti.

  • Zelensky: «Sentito Draghi,favorevole a Russia fuori da Swift. Ucraina entri nella Ue». Conferma di Letta

    “Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue”. Lo scrive su twitter il presidente ucraino Zelensky. Enrico Letta ha confermato la posizione del premier italiano, sempre su twitter.

    • Qui Isabella Bufacchi spiega perché questa potrebbe essere la madre di tutte le sanzioni.

  • Kiev: 198 morti tra cui 3 bambini da inizio invasione

    “Il bilancio delle vittime finora dell’invasione russa dell’Ucraina è di almeno 198, tra i quali tre bimbi”. Lo ha reso noto il ministero della salute ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.

  • Medvedev: le sanzioni non cambiano nulla, operazione prosegue

    Le sanzioni contro la Russia non cambiano nulla: l’operazione a difesa del Donbass sarà eseguita pienamente: lo ha detto oggi l’ex presidente ed ex premier russo, Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza del Paese. Lo riporta la Tass.

    • In questo articolo Antonella Scott spiega come la Russia ha creato una «fortezza» economica contro le sanzioni.

  • Squarciato su un fianco palazzo colpito a Kiev, feriti

    Il palazzo residenziale bombardato a Kiev. (REUTERS/Gleb Garanich)

    Il ministro degli affari esteri ucraino ha rilasciato su twitter le immagini del palazzo residenziale squarciato tra il diciottesimo e il ventunesimo piano dopo essere stato colpito da un missile a Kiev. Cnn mostra inoltre immagini che ritraggono i residenti dell’edificio mentre vengono aiutati nell’evacuazione. Il palazzo è squarciato su un lato e diversi appartamenti hanno le finestre distrutte. Un’altra foto mostra due soccorritori che trasportano una donna lontano dalla scena, con altri lavoratori che corrono sullo sfondo. Il Guardian scrive che i vigili del fuoco hanno aiutato alcuni sopravvissuti feriti.

  • Zelensky: chiudere lunga discussione su adesione a Ue

    “È un momento cruciale per chiudere una volta per tutte la lunga discussione e decidere sull’adesione dell’Ucraina alla UE. Ho discusso” con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel “l’ulteriore assistenza efficace e l’eroica lotta degli ucraini per il loro futuro libero”: lo ha scritto questa mattina in un tweet il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

  • Kiev: 3500 soldati russi uccisi

    Oltre 3500 soldati russi coinvolti nell’invasione dell’Ucraina sarebbero stati uccisi, altri 200 fatti prigionieri. A riferire il bilancio sono i militari ucraini, sulla loro pagina Facebook. La Russia, si legge ancora, ha perso 14 velivoli, 8 elicotteri, 102 tank.

  • Mosca: abbiamo colpito 821 infrastrutture militari

    Le forze armate russe hanno colpito la notte scorsa “un totale di 821 obiettivi di infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar”, ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

  • Biden: 600 milioni in fondi immediati per la difesa all’Ucraina

    Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all’Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. Lo scrive Interfax precisando che Biden ha pubblicato un memorandum in cui “delega il Segretario di Stato a fornire assistenza militare immediata all’Ucraina”.

    In particolare i 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: “250 milioni di dollari in assistenza” e “altri 350 milioni di dollari” da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti “per articoli e servizi per la difesa” e “per l’istruzione e l’addestramento militare”.

  • Nuova allerta raid a Kiev dopo notte di bombardamenti

    Nuova allerta raid aerei a Kiev, con la richiesta alla cittadinanza di correre nei rifugi. È l’ennesimo allarme dopo una notte di forti combattimenti e il continuo ruggire delle esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l’alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell’aeroporto di Zhulyany.

  • Zelensky: non credete a fake news, sono qui. Armi dai partner in arrivo

    “Non credete alle fake news, sono ancora qui”: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video su Twitter, respingendo le voci secondo cui era fuggito o aveva ordinato all’Ucraina di arrendersi. Nei 40 secondi di video, Zelenski parla mentre passeggia nel distretto governativo di Kiev, “giurando di continuare a combattere”. “Un nuovo giorno in prima linea diplomatica è iniziato con una conversazione con Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti da parte dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando!”:

  • Zelensky respinge offerta Usa per evacuare, voglio munizioni

    “La battaglia è qui. Mi servono munizioni, non un passaggio”. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato l’offerta americana di evacuare Kiev. Lo riporta l’Associated Press citando fonti dell’intelligence americana

  • Cina: rispetto sovranità e sì colloqui Mosca-Kiev

    Rispetto e salvaguardia di sovranità e integrità territoriale “valgono anche per l’Ucraina”: è uno dei 5 punti della posizione cinese sulla crisi Russia-Ucraina esposta dal ministero degli Esteri Wang Yi nelle telefonate avute con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ed Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico di Macron. Gli altri punti sono: “le legittime richieste di sicurezza della Russia”, la moderazione contro l’escalation, la soluzione diplomatica (sì a colloqui Ucraina-Russia) e un no alle risoluzioni ’leggere’ Onu sull’uso di forza e sanzioni ai sensi del Capitolo VII.

    La Cina si è astenuta nel votare la risoluzione del consiglio di sicurezza dell’Onu, che non è passata a causa della contrarietà russa.

  • S&P taglia il rating a Russia e Ucraina

    L’agenzia S&P taglia il rating dell’Ucraina a B- e lo mette sotto osservazione con implicazioni negative, avvertendo di fatto che sono possibili ulteriori downgrade. “L’assalto militare russo pone rischi alla crescita economica ucraina, alla stabilità finanziaria e alle sue finanze pubbliche”, afferma S&P in una nota.

    L’agenzia ha tagliato il rating anche alla Russia a BB+ e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative. “Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull’attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria. C’è un’alta incertezza sull’evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti”, afferma S&P.

  • Russia a Onu,obiettivi operazione saranno presto raggiunti

    Gli obiettivi dell’operazione speciale della Russia in Ucraina saranno presto raggiunti. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.

  • Casa Bianca chiede al Congresso 6,4 miliardi

    La Casa Bianca ha detto al Congresso di aver bisogno di 6,4 miliardi di dollari di nuovi fondi per assistere l’Ucraina. Circa 2,9 miliardi delle risorse andranno in aiuti umanitari e di sicurezza, mentre 3,5 miliardi sono per il Pentagono. La Casa Bianca ha comunque precisato che la stima dei fondi richiesti potrebbe cambiare.

  • Usa pronti ad aiutare Zelensky a lasciare Kiev

    Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky a lasciare Kiev per evitare di essere catturato o ucciso dalle forze russe. Finora però Zelensky ha rifiutato. Lo riporta il Washington Post citando fonti americane e ucraine.

  • Wall Street sconsiglia Russia fuori da Swift

    Alcune delle maggiori banche di Wall Street consigliano a Washington di non espellere la Russia da Swift: farlo avrebbe un pesante impatto sull’economia globale. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, le maggiori banche hanno suggerito ai legislatori e all’amministrazione Biden di procedere con altri tipi di sanzioni per punire la Russia sull’invasione dell’Ucraina.

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