Biden: «Se la Cina invade Taiwan interverremo». Il Pentagono precisa: politica Usa non è cambiata
La Casa Bianca sta anche valutando il taglio dei dazi sulle merci cinesi, imposti in passato dall’amministrazione Trump. La Cina: «Difenderemo i nostri interessi»
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In caso di una invasione di Taiwan da parte della Cina, gli Stati Uniti risponderebbero militarmente. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden nell’incontro a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida, a margine del summit bilaterale che precederà la riunione informale dei Quad con la partecipazione dei leader di India e Australia in calendario il 24 maggio. Una frase sibillina che sembra smentire la tradizionale politica Usa di non interferenza nella delicatissima questione taiwanese. Biden ha poi assicurato: «Questo è l’impegno che abbiamo preso».
I consiglieri della Casa Bianca più vicini al presidente sono stati «colti di sorpresa» dalle dichiarazioni del presidente americano. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione presidenziale alla Cnn precisando che lo staff del presidente è già al lavoro per far uscire un comunicato che chiarisca la posizione degli Usa.
Poche ore dopo è arrivata la precisazione del ministro della Difesa: «La politica americana sull’unica Cina non è cambiata», ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin nella conferenza stampa a Ramstein, «Il presidente ha sottolineato il nostro impegno a fornire a Taiwan i mezzi per difendersi», ha aggiunto.
Cina a Biden: difenderemo nostri interessi su Taiwan
La Cina è pronta a difendere i suoi interessi nazionali su Taiwan, in risposta all’impegno espresso a Tokyo dal presidente Usa Joe Biden sulla difesa dell’isola contro qualsiasi invasione della Cina. «Nessuno dovrebbe sottovalutare la decisa determinazione, la ferma volontà e la forte capacità del popolo cinese di difendere la sovranità nazionale e l’integrità territoriale», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nel corso del briefing quotidiano.
«Ci saranno benefici economici concreti per i Paesi che vorranno partecipare alla nuova alleanza economica nella regione Indo-Pacifico», ha ribadito il presidente americano nella seconda e ultima tappa del suo viaggio in Asia. Biden ha aggiunto che gli Usa sono determinati a difendere il Giappone, con il quale mantengono un'alleanza che considera la “pietra miliare” della pace e della stabilità nella regione.
Partnership economica senza la Cina
«La nuova piattaforma economica, sarà introdotta per ostacolare l’espansionismo della Cina, e porterà numerosi vantaggi per l’intera regione», ha aggiunto il presidente Usa a margine dell’incontro- L’Indo-Pacific Economic Framework (Ipef), la nuova partnership economica in Asia-Pacifico annunciata da Biden vede 13 primi Paesi partecipanti, tra cui Stati Uniti e Giappone ma non la Cina. Non si tratta di un accordo di libero scambio, ma prevede un’ulteriore integrazione tra i Paesi membri in quattro aree chiave: economia digitale, catene di approvvigionamento, energia green e lotta alla corruzione.
All’inizio della riunione aperta alla stampa, Biden ha anche ringraziato il Giappone per essersi schierato con l'Occidente per preservare i valori democratici, assicurando l’applicazione di sanzioni a seguito dell'invasione della Russia in Ucraina. Il premier Kishida ha auspicato una maggiore collaborazione tra i due Paesi per garantire la pace e la stabilità della regione Indo-Pacifico. «Ogni uso della forza per alterare l’ordine mondiale - ha continuato Kishida, non verrà tollerato».
Il presidente Joe Biden ha anche mostrato ottimismo sull’economia Usa affermando che «una recessione non è inevitabile», e che sarà fatto tutto il possibile per superare gli ostacoli legati alla crescita dell’inflazione. Gli Usa, ha aggiunto Biden, stanno poi «considerando» l'abolizione di alcuni dazi commerciali sulla Cina, sottolineando che non sono state imposte dalla sua amministrazione.
Quanto alla Russia, questa deve pagare «un prezzo di lungo termine» per aver aggredito l’Ucraina con un’azione che ha lo scopo di «distruggere l’identità dell’Ucraina», ha sottolineato Biden. «È il costo di chi vuole cambiare gli assetti con l’uso della forza», ha aggiunto.
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