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Biden presenta una manovra record: 6mila miliardi di spesa pubblica per il 2022

Spesa a livelli record sui dieci anni. L'obiettivo: dare slancio e competitività al Paese, a partire da infrastrutture e interventi sociali

di Marco Valsania

Discorso dei 100 giorni di Biden: l'America si è rimessa in moto

3' di lettura

Joe Biden presenta al Congresso il suo grande piano di budget, la finanziaria quadro che guiderà la sua amministrazione e i suoi programmi economici e sociali. Un piano che comincia e finisce all'insegna di obiettivi ambiziosi: una spesa pubblica da seimila miliardi di dollari nel 2022, per inaugurare un decennio all'insegna di interventi pubblici che aumenteranno fino a 8.200 miliardi di dollari nel 2031, finanziati da tasse su aziende e redditi più elevati ma anche da debito.

La spesa, hanno rivelato documenti ottenuti dal New York Times in vista dell’annuncio ufficiale fissato per venerdì 28 maggio di un budget da centinaia di pagine, raggiungerà i livelli più elevati dalla Seconda Guerra Mondiale e i deficit viaggeranno oltre 1.300 miliardi per l'intero decennio.

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Piano finanziato con tasse spalmante su 15 anni

Biden ha previsto di finanziare interamente i suoi principali nuovi progetti di spesa - su infrastrutture fisiche e capitale umano - con le tasse ma nell'arco di 15 anni. Le sue già note proposte fiscali vedono le aliquote aziendali risalire fino al 28% dal 21%, una imposta minima globale, e aliquote massime sul reddito personale tornate dal 37% al 39,6% per i più abbienti. Nel budget, avverte il Wall Street Journal, non mancano però ritocchi: una nuova imposta sui capital gains, per i redditi oltre il milione, salita complessivamente al 43,4% da 23,8% avrebbe valore retroattivo da aprile.

In attesa che le nuove imposte coprano i costi, i deficit annuali partiranno da 1.800 miliardi nel 2022 e, tra oscillazioni nel periodo considerato, finiranno a 1.600 miliardi nel 2031. Il debito in mano al pubblico, la misura preferita dagli americani che esclude la porzione detenuta dallo stesso governo federale, dopo aver valicato nel 2020 la soglia del 100% del Pil salirà al 117% in un decennio ed entro il 2024 avrà fatto segnare un nuovo record storico in rapporto alle dimensioni dell'economia.

Stando alle stime, ogni anno per dieci anni la spesa rappresenterà quasi un quarto del Pil. Il gettito fiscale sarebbe pari a circa un quinto. Entro il 2028, il fisco americano potrebbe incassare imposte da record in rapporto all'economia, ad eccezione della fine della presidenza di Bill Clinton caratterizzata da surplus di bilancio.

Stime di crescita all'insegna della prudenza

Dove Biden è prudente è invece nelle previsioni di crescita: ferma la marcia del Pil, che nel primo trimestre 2021 è stata appena confermata al 6,4%, lievemente al di sotto del 2% l'anno dal 2022 al 2031 al netto dell'inflazione. La disoccupazione scivolerebbe al 4,1% nel 2022 dall'attuale 6,1% e poi sotto il 4 per cento. Il suo predecessore Donald Trump era noto per pronostici rosei, di oltre il 3% di crescita, poi disattesi.

Al cuore del budget di Biden, come indicato, ci sono le iniziative sulle quali ha già sollevato il sipario: il Jobs Plan, che vuole risanare e ammodernare le infrastrutture, con investimenti dalle strade al broadband e al manifatturiero avanzato. E l'American Families Plan, che punta a interventi sociali per allargare e rilanciare la centralità dei ceti medi, la loro qualificazione e l'itruzione. Assieme mobilitano circa 4.000 miliardi di risorse e mirano, oltre a combattere sperequazioni sociali eccessive, a meglio preparare il paese per le sfide del futuro, dalla lotta al cambiamento climatico con una transizione energetica a fonti rinnovabili, a stimolare l'innovazione e l'hi-tech nel testa a testa concorrenziale con una potenza rivale quale la Cina.

Confronto difficile sulle infrastrutture

Sulle infrastrutture sono in corso negoziati con l'opposizione repubblicana che potrebbero alterare i costi: la Casa Bianca ha offerto di limare la spesa a 1.700 da iniziali 2.300 miliardi, i conservatori hanno risposto alzando a 928 miliardi da poco più di 500 miliardi la loro controproposta. Ancora più distanti chance di compromessi sulla strategia per le famiglie, da aiuti anti-povertà a istruzione e asili nido: agli occhi di Biden vale altrettanto ma l'opposizione è compatta. Grazie a una maggioranza democratica per quanto risicata al Congresso, Biden ha tuttavia la possibilità, se non ci saranno defezioni, di strappare il passaggio di leggi di bilancio senza il sostegno repubblicano.

Nella proposta di budget, che rappresenta i desideri del Presidente e che sarà poi il Congresso a dover trasformare in legge, la Casa Bianca delinea anche ulteriori iniziative senza stanziare al momento fondi specifici e lasciandole così al parlamento. Tra questa una riforma del sistema dei sussidi di disoccupazione per renderlo più efficace. Assenti sono fondi per un piano sanitario pubblico da aggiungere alle opzioni private di Obamacare, ma Biden invita il Congresso ad agire e anche ad abbassare l'età per il ricorso a Medicare, il programma federale di assistenza agli anziani, a 60 anni da 65. Chiede anche che MediCare venga autorizzato a negoziare con le case farmaceutiche i prezzi dei medicinali.


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