ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùUsa-Cina

Biden: «Progressi importanti» con Xi, dai contatti militari al fentanyl

Il Presidente americano conclude ore di «colloqui costruttivi» con il leader cinese a San Francisco, i primi in un anno. Anche se lo definisce un dittatore

di Marco Valsania

Xi e Biden a San Francisco per ristabilire un rapporto su basi minime

3' di lettura

«Progressi importanti». Così il Presidente americano Joe Biden ha caratterizzato il faccia a faccia durato oltre quattro ore con il leader di Pechino Xi Jinping, il primo in un anno, orchestrato per stemperare le tensioni tra le due grandi potenze, Cina e Stati Uniti.
In una breve e rara conferenza stampa a Woodside, nei pressi di San Francisco, Biden ha annunciato intese bilaterali volte a ristabilire linee di comunicazione dirette a livello militare e di presidenza. E un impegno a combattere assieme con inedita efficacia il traffico illegale dell’oppioide Fentanyl, che dalla Cina ha invaso l’America con conseguenze letali. In un tweet Biden ha sottolineato quelli che ha definito “reali progressi”.

Xi il dittatore

Le distanze e differenze tra i due leader non sono in realtà svanite e potrebbero essere foriere di ulteriori screzi. Sono anzi nuovamente affiorate apertamente quando ad una domanda Biden ha riposto di considerare Xi “un dittatore”. E di sposare, al cospetto delle promesse della Cina, lo slogan “aver fiducia ma verificare”.

Loading...

Riprendono i contatti militari diretti

Il tono dei colloqui, nella storica e appartata villa Filoli a sud di San Francisco nei pressi del campus dell’Università di Stanford, è stato tuttavia quello di un disgelo dopo una protratta freddezza. “Sono state le discussioni più costruttive che abbiamo mai avuto”, ha detto Biden. “Abbiamo deciso di riavviare la cooperazione contro il fentanyl, contro le sue componenti chimiche, per ridurre sostanzialmente il traffico”. Più cruciale: “Riprendiamo i contatti militari, tra le forze armate, che erano stati interrotti. Ci saranno linee aperte di comunicazione, per evitare incomprensioni e errori di calcolo”. Ha previsto ulteriori colloqui tra le parti nei prossimi mesi e sottolineato che “davanti a ogni preoccupazione dovremo prendere il telefono e rispondere alle chiamate” reciproche.

Impegno sull’Intelligenza Artificiale

Biden ha anche parlato di un impegno comune a “riunire esperti per affrontare il tema dell’intelligenza artificiale” e dei suoi rischi, su ciò “che è accettabile o meno”. Sulla Artificial Intelligence, che ha anche implicazioni belliche, “lavoreremo assieme”, ha detto. In particolare l’obiettivo è qui tenere questi programmi lontani da arsenali nucleari e dai loro centri di comando.

Tra competizione e cooperazione

Più in generale Biden ha delineato i rapporti con la Cina come una “vigorosa competizione”, ma con cooperazione “dove possibile”. Ha poi precisato di cercare una “competizione senza conflitti”. Ancora: “Siamo in un rapporto competitivo ma la mia responsabilità è di renderlo razionale e gestibile in modo che non risulti in conflitti. Dobbiamo trovare il modo di venirci incontro e di perseguire interessi comuni”.

Xi: il pianeta grande abbastanza per entrambi

Agli inizi del summit, Biden aveva salutato Xi con una stretta di mano e sottolineando l’importanza di scambi di vedute “da leader a leader”. Xi aveva replicato che “il Pianeta Terra è abbastanza grande” per entrambi i paesi, che sono in grado di “andare oltre le differenze”. Per due grandi nazioni come la Cina e gli Usa, aveva aggiunto, “voltare le spalle l’uno all’altro non è un’opzione”.

Il nodo di Taiwan

Su Taiwan, uno dei temi bilaterali più delicati, Biden si è limitato a ribadire di aderire alla politica di una sola Cina, cara a Pechino, e che quindi non appoggia una totale indipendenza dell’isola. Ha però ribadito la necessità di “stabilità e pace” nello stretto di Taiwan, al centro di manovre e pressioni militari cinesi. E ha anche aggiunto che non sono stati raggiunte intese sulla militarizzazione del Mar Cinese Meridionale perseguita da Pechino.

In Medio Oriente, sostegno a Israele

Biden ha anche affrontato la guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas che sta devastando Gaza. Ha ribadito il sostegno a Israele nel suo obiettivo di eliminare Hamas. Ha asserito che Hamas mantiene basi e arsenali nell’ospedale di Al-Shifa, legittimando di fatto l’operazione militare israeliana nella struttura sanitaria. E si è detto “moderatamente ottimista” su un rilascio degli ostaggi catturati da Hamas. Ha però anche ribadito che Israele deve minimizzare le vittime civili e espresso contrarietà a una sua futura occupazione di Gaza. Ha sostenuto che un eventuale superamento della crisi richiederà la soluzione dei due stati, con uno stato palestinese accanto a Israele.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti