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Zelensky all'Onu: prepariamo vertice mondiale sulla pace. Azerbaijan attacca il Nagorno-Karabakh: 5 morti e 80 feriti

Volodymyr Zelensky ha visitato i soldati ucraini feriti ricoverati a New York. Esplosioni sono state udite nella notte a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, e Odessa

Assemblea generale Onu, Biden e Zelensky arrivano al Palazzo di Vetro
  • Kim rientrato a Pyongyang dopo il viaggio in Russia

    Il leader nordcoreano Kim Jong-un è rientrato a Pyongyang dopo il suo viaggio in Russia, dove si è recato in treno. Lo ha annunciato la radio statale nordcoreana, citata dalla Tass.

  • Incontro Meloni-Erdogan a margine dell’Assemblea dell’Onu

    La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato nel pomeriggio il presidente turco Recep Tayyo Erdogan a margine dell’assemblea generale dell’Onu. L’incontro si è svolto alla rappresentanza turca.

  • Zelensky: prepariamo vertice mondiale sulla pace

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato all’Assemblea generale dell’Onu che il suo Paese sta preparando un «vertice mondiale per la pace» al quale vuole invitare tutti i leader mondiali contrari all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. «A Hiroshima, Copenaghen e Gedda hanno avuto luogo importanti discussioni e scambi sull’attuazione di un piano di pace. E ora stiamo preparando un vertice mondiale sulla pace. Invito tutti voi - tutti coloro che non tollerano alcuna aggressione - a preparare congiuntamente questo vertice». «Mentre la Russia spinge il mondo verso la guerra finale, l’Ucraina sta facendo di tutto per garantire che dopo l’aggressione russa nessuno al mondo oserà attaccare alcuna nazione. L’uso delle armi deve essere limitato, i crimini di guerra devono essere puniti, le persone deportate devono tornare a casa e l’occupante deve tornare nella propria terra», ha affermato Zelensky.

    (AFP)

  • Applauso per Zelensky all’Onu prima dell’intervento

    Applauso dell’aula del Palazzo di vetro prima dell’intervento del presidente ucraino Volodymr Zelensky, che parla per la prima volta all’assemblea generale dell’Onu. «La Russia non ha di diritto di avere le armi nucleari», ha detto Zelensky, ammonendo che il rischio riguarda tutto il mondo. Il presidente ucraino ha poi accusato Mosca di genocidio nei confronti dei bambini ucraini e ha aggiunto: «Non si può credere al diavolo, chiedete a Evgenij Prigozhin», attaccando il leader russo Vladimir Putin. Quindi, Zelensky ha lanciato un appello «ad agire uniti nello sconfiggere.

    Assemblea generale Onu, Biden e Zelensky arrivano al Palazzo di Vetro

    l’aggressore».

  • Due palestinesi uccisi in scontro con soldati a Jenin

    Due palestinesi uccisi e 12 feriti: questo, secondo la agenzia di stampa palestinese Wafa, il primo bilancio di uno scontro a fuoco avvenuto oggi a Jenin (Cisgiordania settentrionale) fra una unità scelta dell’esercito israeliano che cercava di catturare un ricercato ed alcuni miliziani palestinesi che si erano barricati in una abitazione. L’esercito, riferiscono fonti locali, è entrato in forze a Jenin e ha tagliato la corrente nella zona delle operazioni. Ha poi stretto d’assedio un edificio contro il quale ha lanciato un “drone sucida” carico di esplosivo. La identità degli uccisi ancora non è nota.

  • Putin ordina di aumentare la produzione della difesa aerea

    Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le imprese della difesa russe dovrebbero aumentare la produzione di sistemi di controbatteria e di difesa aerea, in una riunione della Commissione per l’industria della difesa russa. Lo riporta la Tass. «È necessario aumentare la produzione di controbatterie e di sistemi di difesa aerea. Ne abbiamo parlato molto e ho dato una serie di ordini per integrare il programma di consegna di questa gamma di prodotti per il 2024», ha affermato.

  • Scontri di fronte alla sede del governo a Erevan

    Sono scoppiati scontri tra la polizia e i manifestanti vicino al palazzo del governo armeno nel centro di Erevan. Lo riporta la Tass citando le trasmissioni in diretta dei media locali. Secondo quanto riferito, la polizia ha utilizzato granate stordenti vicino all’edificio. I manifestanti - scrive l’agenzia statale russa - chiedono le dimissioni del primo ministro Nicol Pashinian per «non aver fatto nulla» nel contesto delle ostilità nel Nagorno-Karabakh, e stanno tentando di entrare nell’edificio. Secondo quanto riferito dalla Tass, il primo ministro non si troverebbe all’interno del palazzo.

  • La Turchia giustifica l’intervento di Baku in Nagorno-Karabakh

    La Turchia ha giustificato l’operazione militare dell’Azerbaigian in Nagorno-Karabakh. «Poiché le legittime e giustificate preoccupazioni costantemente espresse riguardo alla situazione sul campo, nei quasi tre anni trascorsi dalla fine della Seconda Guerra del Karabakh, non sono state risolte, l’Azerbaigian ha dovuto adottare le misure che ritiene necessarie sul proprio territorio sovrano», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara.

  • Francia: «Nessuna missione anti terrorismo alla frontiera»

    La prefettura del dipartimento francese delle Alpes-Maritimes, la regione della frontiera di Ventimiglia, ha precisato che «alla frontiera con l’Italia non c’è mai stata alcuna missione antiterrorismo. Sono dispiegati 120 militari della Border Force che assicurano, notte e giorno, azioni di sorveglianza della frontiera - spiega la prefettura - con missione di dissuasione, raccolta di informazioni sul terreno e individuazione di stranieri in situazione irregolare nella striscia di confine, così che poliziotti e gendarmi possano procedere al loro fermo e riconsegna alle autorità italiane».

  • Erdogan all'Onu: aumenteremo gli sforzi per far finire la guerra in Ucraina

    ll presidente turco Recep Tayyp Erdogan si è impegnato a «rafforzare» i suoi sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha annunciato parlando all’Assemblea Generale Onu. «Abbiamo cercato di tenere i nostri amici russi e ucraini attorno ad un tavolo con la tesi che la guerra non avrà vincitori e la pace non avrà vinti», ha detto. «Incrementeremo i nostri sforzi per porre fine alla guerra attraverso la diplomazia e il dialogo sulla base dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina».

  • Usa valutano patto di sicurezza con Riad simile a quello col Giappone

    Gli Stati Uniti stanno discutendo con l’Arabia Saudita un accordo per la sicurezza simile a quello in vigore con gli alleati asiatici Giappone e Corea del Sud. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali l’iniziativa rientra nel piano ambizioso di Joe Biden per una normalizzazione delle relazioni fra Riad e Israele.

  • Mosca: 2mila peacekeeper russi stanno evacuando i civili in Nagorno-Karabakh

    Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che i quasi 2mila peacekeeper russi nel Nagorno-Karabakh stanno organizzando l’evacuazione dei civili. Il comando della missione ha fatto appello ad un cessate il fuoco immediato e alla ripresa dei negoziati tra le parti. Lo riferisce l’agenzia Tass.

  • Nagorno-Karabakh, 5 morti e 80 feriti

    Almeno cinque persone sono rimaste uccise e 80 ferite, di cui 15 civili, nei combattimenti nel Nagorno-Karabakh dopo l’avvio dell’operazione dell’Azerbaigian. Lo riferiscono le autorità separatiste dell’enclave, aggiungendo che i combattimenti continuano lungo tutta la linea di contatto, con le forze azere che usano artiglieria, droni e aerei per i bombardamenti. Lo scrive l’agenzia russa Interfax.

  • Usa, prima udienza per Hunter Biden fissata al 28 settembre

    La commissione di Supervisione e Controllo della Camera dei rappresentanti si riunirà il 28 settembre per la prima udienza dell’indagine di impeachment sul presidente Joe Biden. Lo ha annunciato un portavoce dell’organismo, riferendo che «l’udienza si concentrerà sulle questioni costituzionali e legali riguardo al coinvolgimento del presidente in vicende di corruzione e abuso di ufficio». La commissione intende inoltre chiedere già questa settimana la consegna dei documenti bancari del figlio del presidente, Hunter Biden.

  • Baku prontoa ad aviare trattativa con gli armeni del Nagorno-Karabakh

    Baku è pronta ad avviare trattative con «rappresentanti della popolazione armena del Nagorno-Karabakh» nella città azera di Yevlakh. Lo ha annunciato l’ufficio di presidenza citato dall’agenzia russa Tass.

  • Kiev: saliti a sei i morti per il bombardamento russo di Kupyansk

    È salito a sei il numero dei morti per il bombardamento russo lanciato oggi su Kupyansk, nella regione di Kharkiv. «Quattro uomini e due donne sono morti a Kupyansk a seguito di un attacco nemico», ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare dell’oblast, Oleg Syniehubov, riferendo il nuovo bilancio delle vittime. Secondo la polizia, il numero dei deceduti nell’attacco potrebbe aumentare. «Il nemico ha sparato contro l’auto dei volontari che stavano evacuando la popolazione civile. Continuiamo a recuperare i morti dal vicino fiume e dalle auto distrutte», ha scritto su Facebook Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della polizia di Kharkiv. «Purtroppo troviamo più corpi. Pertanto il numero delle vittime verrà aggiornato».

  • Baku: «Ci fermeremo quando i separatisti armeni deporranno le armi»

    La presidenza dell’Azerbaijan ha detto che per mettere fine all’operazione militare nel Nagorno-Karabakh chiede che i separatisti dell’enclave armena depongano le armi. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.

  • Onu, scambio di saluti di Meloni con Michel e Metsola

    La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta seguendo in sala al Palazzo di Vetro l’intervento di Joe Biden all’assemblea generale dell’Onu. Prima dell’apertura dei lavori, per lei un breve scambio con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, che passa accanto alla delegazione italiana, e un saluto caloroso con la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola.

  • Onu, Biden: «Serie di consultazioni per riformare il Consiglio di sicurezza»

    «L’anno scorso ho detto che supportiamo una riforma per l’espansione del Consiglio di sicurezza. Da allora abbiamo avuto serie consultazioni con molti stati membri e continueremo a fare la nostra parte per spingere per più riforme». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden all’Assemblea Generale Onu. Biden ha ribadito anche l’impegno Usa per la riforma di altre istituzioni multilaterali.

  • Onu, l'Assemblea applaude alla condanna di Biden all'invazione russa dell'Ucraina

    La platea dell’Onu ha applaudito Joe Biden quando nel suo discorso all’assemblea generale ha condannato l’invasione russa chiedendo di stare a fianco di Kiev anche contro i potenziali aggressori di domani. Ad applaudire pure Volodymyr Zelensky e tutta la delegazione ucraina.

  • Biden: con la Cina vogliamo una gestione responsabile della competizione

    «Sulla Cina voglio essere chiaro. Cerchiamo di gestire responsabilmente la competizione così che non sfoci in conflitto». Lo ha detto Joe Biden parlando alla 78esima Assemblea Generale dell’Onu. Il presidente Usa ha ribadito di non volere né contenere Pechino né il decoupling delle due economie. E di voler collaborare con la Cina su alcune questioni, come la lotta ai cambiamenti climatici.

  • Ucraina, Austin: «Inconcrerò Zelensky al Pentagono»

    Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha annunciato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà in visita al Pentagono. «Non vedo l’ora di ospitare il presidente Zelensky al Pentagono giovedì», ha detto Austin nella conferenza stampa a conclusione della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (Udcg) presso la base americana di Ramstein in Renania-Palatinato. Austin ha poi sottolineato l’importanza del Gruppo di contatto che ha riunito 50 Paesi a Ramstein e l’impegno a «sostenere l’Ucraina fino a quando sarà necessario. Continueremo a sostenere un’Ucraina libera e sovrana. Finora gli Stati Uniti e i partner globali dell'Ucraina hanno fornito più di 76 miliardi di dollari in assistenza per la sicurezza diretta. Continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner ucraini per garantire che tutta l'assistenza sia utilizzata in modo efficace», ha aggiunto Austin.

  • Lula, il Brasile è tornato per dare contributo su sfide globali

    “Il Brasile e’ tornato. Il nostro paese è tornato per dare un vero contributo nell’affrontare le maggiori sfide globali. Rivendichiamo la nostra politica estera fatta di dialogo e di rispetto per tutti”. Lo ha detto il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva parlando all’Assemblea Generale Onu, che ha denunciato le iniquita’ e diseguaglianze nel mondo, l’emergenza climatica, la necessita’ di riformare le istituzioni multilaterali, a partire dal consiglio di sicurezza dell’Onu.

  • Biden, opporsi alla Russia contro gli aggressori di domani

    “La Russia crede che il mondo si stancherà e permetterà di brutalizzare l’Ucraina senza conseguenze. Ma vi chiedo questo: se abbandoniamo i principi fondamentali della Carta Onu per placare un aggressore, qualche Stato membro può sentirsi sicuro di essere protetto? Se permettiamo che l’Ucraina sia spartita, l’indipendenza di qualche nazione sarà garantita? La risposta è no. Dobbiamo opporci oggi a questa palese aggressione per scoraggiare altri potenziali aggressori domani”: cosi’ Joe Biden nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu, nelle anticipazioni della Casa Bianca.

  • Prima udienza sull’impeachment a Biden prossima settimana

    I repubblicani della Camera terranno la prima udienza sull’impeachment contro Joe Biden giovedì della prossima settimana. Lo rende noto la Fox nel giorno dell’intervento del presidente all’Assemblea generale dell’Onu. Secondo fonti informate, questa settimana la commissione di sorveglianza, l’Oversight Committee, potrebbe richiedere i documenti bancari di Hunter e James Biden, il fratello del presidente.

  • Cremlino, preoccupazione per la forte escalation in Karabakh

    Il Cremlino è “preoccupato” per la forte escalation nella regione. Lo ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, secondo il quale ora la cosa più importante è convincere Yerevan e Baku ad abbandonare i metodi violenti e negoziare perché c’è la possibilità di raggiungere una soluzione politica e diplomatica. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

  • Russia: resta in carcere il giornalista del Wall Street Journal

    Un tribunale di Mosca ha respinto oggi il ricorso del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich contro la sua custodia cautelare con l’accusa di spionaggio, secondo l’agenzia statale russa Tass. Con l’ultima decisione della corte, Gershkovich che è detenuto da sei mesi resterà in carcere almeno fino al 30 novembre. La corte ha esaminato il ricorso contro la decisione della corte di Lefortovo per prolungare il periodo di detenzione per Gershkovich e ha ordinato di confermare la decisione di prima istanza, respingendo il ricorso presentato dagli avvocati difensori dell’imputato. L’udienza si è svolta a porte chiuse. La custodia cautelare per Gershkovich è stata prolungata due volte dal suo arresto a marzo, mentre lavorava da reporter in Russia, una volta a maggio e un’altra ad agosto. Era stato respinto anche il ricorso contro la sua prima custodia cautelare in carcere per spionaggio mossa nei suoi confronti dall’Fsb, il principale servizio di sicurezza russo, che lo ha accusato di aver tentato di carpire segreti di stato. Accuse che sia il reporter che il Wall Street Journal hanno strenuamente negato. Se condannato, Evan Gershkovich, 31 anni, rischia 20 anni di carcere. Il reporter è comparso oggi in un’aula del tribunale municipale di Mosca e ha sorriso da dietro la gabbia di vetro dell’imputato mentre teneva le mani nelle tasche dei jeans, ha segnalato l’Afp. All’udienza era presente l’ambasciatrice americana Lynne Tracy.

  • Karabakh, premier armeno sollecita Russia e l’Onu ad agire

    Il primo ministro armeno sollecita la Russia e l’Onu ad agire sull’escalation in Karabakh a margine dell’Assemblea Generale a New York. Il primo ministro armeno Nicol Pashinian ha definito l’operazione militare lanciata dall’Azerbaigian nel territorio del Nagorno-Karabakh una “operazione di pulizia etnica”. “Prima di tutto, la Russia deve adottare delle misure in merito e, in secondo luogo, speriamo che anche il Consiglio di sicurezza Onu lo faccia”, ha sottolineato.

  • Tunisia: Weber (Ppe), «Macron e Scholz sostengano accordo, è sfida europea»

    Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbero mandare il “chiaro segnale” che sostengono il memorandum d’intesa firmato in luglio da Ue e Tunisia, perché si tratta di una “sfida europea” e non di un “problema dell’Italia”. Lo sottolinea il capogruppo del Ppe e presidente del partito Manfred Weber, a margine di una conferenza stampa a Bruxelles. “Ora - afferma - la questione chiave è realizzare il memorandum d’intesa Ue-Tunisia. Dobbiamo attuarlo e renderlo reale: è un buon documento, come famiglia dei Popolari siamo impegnati per questo documento e vogliamo renderlo vivo”. “Per attuare il memorandum - prosegue - dobbiamo rispettare i nostri partner tunisini. Non riguarda solo i nostri problemi, ma anche la loro prospettiva. Per esempio, dobbiamo investire molto per garantire la protezione delle frontiere con l’Algeria, al sud della Tunisia, altrimenti la Tunisia ha un problema, che non può risolvere. Dobbiamo trovare una soluzione complessiva, che tutti possano accettare. Dai miei colloqui in Tunisia, la mia valutazione è che sono pronti: sono pronti a contribuire, ma vogliono vedere la volontà anche da parte dell’Ue”. “La mia richiesta concreta - aggiunge - è che, dopo Giorgia Meloni per il governo italiano, Mark Rutte per quello olandese e Ursula von der Leyen per la Commissione Europea, ora anche Olaf Scholz ed Emmanuel Macron devono mandare il chiaro segnale che si attengono all’accordo, che tutta l’Europa si attiene all’accordo. Non è una questione italiana: è una sfida europea quella sul tavolo e per questo anche gli altri leader devono esprimere sostegno a questo accordo”, conclude.

  • Guterres condanna la Russia, lavoriamo per una pace giusta

    “L’invasione russa dell’Ucraina, in violazione della Carta Onu e del diritto internazionale, ha scatenato un epicentro di orrore. Al di là dell’Ucraina, la guerra ha gravi implicazioni per tutti. Le minacce nucleari ci mettono a rischio, ignorare i trattati e le convenzioni globali ci rende meno sicuri, l’avvelenamento della diplomazia globale ostacola il progresso su tutti i fronti. Non dobbiamo smettere di lavorare per la pace, una pace giusta in linea con la Carta Onu e il diritto internazionale”. Cosi’ il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Parlando in apertura della 78esima Assemblea Generale, Guterres ha poi ribadito in riferimento all’accordo sul grano che “il mondo ha un disperato bisogno del cibo ucraino e di quello russo e dei fertilizzanti per stabilizzare i mercati e garantire la sicurezza alimentare. Non rinuncerò ai miei sforzi per realizzarlo”.

  • Guterres (Onu): democrazie sotto attacco, autoritarismo in marcia

    “La democrazia è in pericolo, l’autoritarismo è in marcia, Le disuguaglianze crescono. E l’incitamento all’odio è in aumento”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in apertura dell’Assemblea Generale. “Come ho detto al G20, è tempo di un compromesso globale - ha aggiunto - La politica è compromesso, la diplomazia è compromesso, una leadership efficace è compromesso. I leader hanno la responsabilità di raggiungere un compromesso nella costruzione di un futuro di pace e prosperità per il nostro bene comune”.

  • Nagorno-Karabakh: presidente Armenia, chiamata al golpe da varie direzioni

    Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan ha denunciato una “chiamata al golpe” nel Paese “da più direzioni”. Lo riporta Ria Novosti. Pashinyan ha affermato che i tentativi di coinvolgere l’Armenia nell’escalation militare “sono inaccettabili” e che l’Azerbaigian “ha violato la linea di contatto per prendere possesso di territori e insediamenti”. Secondo Pashinyan infatti le forze armate azere avrebbero anche effettuato “operazioni di terra” all’interno del Nagorno Karabakh.

  • Gli Usa lanciano il patto Atlantico di cooperazione

    Gli Stati Uniti hanno lanciato un patto di cooperazione con decine di paesi che si affacciano sull’oceano Atlantico in Europa, Africa e nelle Americhe . La ’Partnership for Atlantic Cooperation’ - siglata a margine dei lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu - si inserisce negli sforzi della Casa Bianca per migliorare i rapporti con i paesi in via di sviluppo nel tentativo di offrire un’alternativa alla potenza economica e agli investimenti della Cina. L’intesa punta anche a rispondere alle critiche ricevute dagli Stati Uniti, accusati di essere concentrati sull’Ucraina trascurando il ’sud globale’ che ha affrontato e sta affrontando importanti sfide, dalla pandemia al cambiamento climatico, dai tassi di interesse al debito. Il patto Atlantico non ha alcuna componente di sicurezza o militare ma include l’impegno ad assicurare che i paesi dell’Atlantico siano “liberi dalle interferenze e da azioni aggressive” e assicura “uguaglianza sovrana, integrità territoriale e indipendenza politica”.

  • Servizi Kiev contro Nyt, ’Mosca colpì il mercato nel Donetsk’

    Sono stati i russi a colpire il mercato di Kostyantynivka, nel Donetsk, con il sistema S-300 e non gli ucraini per errore come riportato dal New York Times. Lo riferisce il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) a Rbc Ucraina. La responsabilità russa sarebbe “dimostrata, in particolare, dai frammenti di missile identificati e recuperati sulla scena della tragedia”.

  • Separatisti Karabakh, 2 civili uccisi da bombe azere

    I separatisti del Nagorno-Karabakh affermano che due civili sono rimasti uccisi e 11 feriti oggi nei bombardamenti delle forze azere. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax.

  • Nagorno-Karabakh: Erevan, Azerbaigian mira a eliminare armeni

    “Oggi l'Azerbaigian ha avviato un massiccio attacco non provocato contro il Nagorno-Karabakh, colpendo città e civili su larga scala. Dopo aver imposto un blocco totale, per circa 9 mesi, sottoponendo la popolazione di 120.000 armeni alla fame e sofferenze morali e psicologiche, ora l'Azerbaigian li sta prendendo deliberatamente di mira per eliminarli”. Così l'ambasciatrice dell'Armenia in Italia, Tsovinar Hambardzumyan, sulla situazione in Nagorno-Karabakh.

  • Premier armeno, ’forze Baku tentano azione di sfondamento’

    Il primo ministro armeno, Nicol Pashinian, ha detto che le forze dell’Azerbaigian hanno iniziato “un’operazione di sfondamento” in Nagorno-Karabakh per prendere il controllo dei centri abitati dell’enclave armena in territorio azero. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax.

  • Ue: «Azerbaigian fermi immediatamente azione militare»

    «Notizie devastanti arrivano oggi dall’ex oblast’ del Nagorno-Karabakh. Le azioni militari dell’Azerbaigian devono essere immediatamente interrotte per consentire un dialogo autentico tra Baku e gli armeni del Karabakh». Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

  • Autorità Karabakh: «Gli azeri vogliono eliminare i civili»

    «Stiamo assistendo a come l’Azerbaigian si sta muovendo per l’eliminazione fisica della popolazione civile e la distruzione degli obiettivi civili». Lo sottolinea in una dichiarazione all’ANSA Sergei Ghazaryan, ministro degli Esteri dell’autoproclamata Repubblica del Nagorno Karabakh. «Abbiamo ripetutamente informato gli attori internazionali che le sole chiamate non fermeranno l’Azerbaigian dai suoi atti belligeranti e criminali. Chiediamo alla comunità internazionale di adottare misure efficaci molto rapidamente per fermare l’aggressione», ha aggiunto Ghazaryan.

  • L’Armenia chiede l’intervento del Consiglio Sicurezza Onu

    Il ministero degli Esteri armeno ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e alle forze di pace russe di adottare misure per fermare “l’aggressione dell’Azerbaigian” nel Nagorno-Karabakh. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax.

  • Mosca: Armenia e Azerbaigian rispettino il cessate il fuoco

    La Russia è preoccupata per la “repentina escalation” in Nagorno-Karabakh e chiede ad Armenia e Azerbaigian di rispettare gli accordi sul cessate il fuoco. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, citata da Ria Novosti.

  • Ucraina: Erdogan, ’Putin non lascerà Crimea, tentai di convincerlo senza successo’

    Il presidente russo Vladimir ’’Putin non abbandonerà la Crimea’’. Parola del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che, in una intervista all’emittente Pbs, ha spiegato che “nel 2014 ho avuto alcuni colloqui e negoziati con il presidente Putin sulla Crimea, ma non ho avuto successo, non sono riuscito a fargli lasciare la Crimea’’. Quindi, ha ribadito Putin, ’’penso che non sarà possibile nemmeno in questo momento’’ che i russi lascino la Penisola.

  • Ucraina: Danimarca consegnerà altri 45 carri armati

    La Danimarca trasferirà altri 45 carri armati in Ucraina. Lo scrive Radio Svoboda, citando l’agenzia di stampa danese Ritzau, secondo cui il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen ha annunciato che a Kiev saranno forniti 30 carri armati Leopard 1 e 15 carri armati T-72. Il ministero della Difesa danese non ha comunicato ufficialmente la nuova consegna di tank a Kiev, ma qualche giorno fa Copenaghen ha annunciato un pacchetto di aiuti all’Ucraina per un importo di 5,8 miliardi di corone danesi. Questo aiuto dovrebbe fornire alla difesa ucraina carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e munizioni per carri armati. Secondo il Ministero della Difesa danese, si tratta del più grande pacchetto di aiuti all'Ucraina dall'invasione.

  • Gb, ’pesanti combattimenti intorno alle isole del basso Dnipro’

    Per tutta la prima metà di settembre 2023, “sono continuati pesanti combattimenti intorno alle isole del basso Dnipro, nella regione di Kherson, che attualmente segna la linea del fronte”. Lo riporta l’analisi dell’intelligence del ministero della Difesa britannica nel suo rapporto quotidiano sulla piattaforma X. Secondo l’intelligence “è realistico che le operazioni russe nell’area siano state intensificate da quando il settore è passato sotto la responsabilità del 40/mo Corpo d’Armata di recente creazione”. Inoltre, nonostante il numero di forze coinvolte in quell’aerea sia “relativamente ridotto rispetto ad altri fronti”, Russia e Ucraina “considerano l’area strategicamente importante” non solo per la sua posizione, ma perché permette “di distogliere le unità avversarie dagli intensi combattimenti nelle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk”

  • Musk su controffensiva,’tanti morti per così poco’.Rabbia a Kiev

    Indignazione in Ucraina per un post di Elon Musk su X in cui sembra essere d’accordo con il messaggio dell’amico imprenditore David Sacks che ha criticato il sostegno degli Usa all’Ucraina citando David Pyne, della rivista The National Interest : “I successi territoriali dell’Ucraina grazie alla sua tanto decantata controffensiva sono così minuscoli da essere a malapena visibili su una mappa”. In risposta Musk ha commentato: ’Tanti morti morti per così poco’. Lo riferisce il Kiyv Post.

  • Ucraina: Raisi, «Iran può svolgere ruolo di mediatore»

    L’Iran può svolgere un ruolo di mediazione nella crisi ucraina con l’obiettivo di arrivare a una sua soluzione. Lo ha proposto il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante un incontro con i giornalisti a New York, dove si è recato per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Siamo contrari alla guerra (in Ucraina, ndr) e siamo pronti a svolgere il ruolo di mediatori per porvi fine”, ha affermato Raisi citato dall’agenzia di stampa iraniana Isna. ’’La guerra sta continuando a spese dei contribuenti americani, i cui soldi finiscono nelle tasche dei proprietari delle aziende di armi’’, ha proseguito Raisi. ’’Invitiamo le autorità statunitensi a fermare le ostilità, perché negli ultimi 250 anni gli americani non sono stati in uno stato di conflitto armato solo per 20 anni”, ha aggiunto, smentendo ancora una volta le accuse a Teheran di fornire armi iraniane alla Russia.

  • Azerbaigian avvia operazione armata in Nagorno Karabakh

    L’Azerbaigian ha detto di avere avviato un’operazione “antiterroristica” nel Nagorno Karabakh. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti.

  • Londra: 1000 agenti sospesi, operazione contro ’mele marce’ in polizia

    La polizia londinese afferma che oltre mille agenti sono attualmente sospesi o lavorano con compiti limitati. Questo fa parte del più ampio sforzo della polizia della capitale britannica nel tentativo di eliminare le ’mele marce’ tra le forze dell’ordine, a seguito di un report che denuncia casi di razzismo, omofobia e misoginia tra gli agenti. In particolare, i dati mostrano che 201 sono stati sospesi e circa 860 hanno compiti limitati. Il vice commissario aggiunto Stuart Cundy ha affermato che ci vorranno anni prima che il servizio di polizia metropolitana si sbarazzi degli agenti che hanno violato gli standard o che non sono stati adeguatamente esaminati prima di essere assunti. Basti pensare che circa 60 agenti affrontano, ogni mese, udienze disciplinari. “Ci vorranno uno, due o più anni per sradicare i corrotti”, ha detto Cundy

  • Usa-Cina: Blinken vede vice presidente, ’incontro costruttivo’

    Stati Uniti e Cina sono impegnati a mantenere canali di comunicazione aperti dopo le ultime tensioni. L’impegno è stato confermato nel corso dell’incontro delle scorse ore a New York tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il vice presidente cinese, Han Zheng, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Le parti hanno avuto un dibattito franco e costruttivo, basato sui recenti impegni di alto livello tra i due Paesi per mantenere aperte le linee di comunicazione e gestire in modo responsabile le relazioni tra Usa e Cina”, ha fatto sapere il portavoce Matthew Miller. Su X Blinken ha scritto di un incontro “sincero e costruttivo” durante il quale sono state affrontate “questioni globali e regionali”. Tra i temi, il conflitto in Ucraina, le “azioni provocatorie” della Corea del Nord. Blinken ha insistito sull’ “importanza di mantenere pace e stabilità nello Stretto di Taiwan”.

  • Putin incontrerà Xi a ottobre a Pechino

    Il Presidente Vladimir Putin andrà a Pechino a ottobre per colloqui con il presidente cinese Xi Jinping. Lo riporta Interfax che cita Nikolai Patrushev, il segretario del Consiglio di sicurezza russo.

  • Kiev, ’morto un poliziotto nel raid russo su filobus di Kherson’

    Un poliziotto è rimasto ucciso a seguito dell’attacco russo su un filobus a Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo riporta su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Roman Mrochko. Precedentemente erano stati “Oggi alle 9.35 le truppe russe hanno bombardato il quartiere Korabelny di Kherson. Un filobus n. 9 è stato colpito in via Neftovikov. Due persone sono rimaste ferite nell’attacco. Sono state portate in ospedale. Un sergente di polizia che si trovava nelle vicinanze è stato ucciso” ha scritto Mrochko.

  • Nyt, «attacco su mercato nel Donetsk fu errore di Kiev»

    L’attacco missilistico del 6 settembre su un mercato della città di Kostiantynivka, nella regione del Donetsk, che ha causato almeno 16 morti, non sarebbe stato lanciato dai russi, ma sarebbe invece invece partito per errore da un territorio sotto il controllo di Kiev. Lo riporta il New York Times. Le prove analizzate “inclusi frammenti di missili, immagini satellitari, resoconti di testimoni e post sui social media, suggeriscono fortemente che l’attacco catastrofico sia stato il risultato di un missile di difesa aerea ucraino errante, lanciato da un sistema di lancio Buk” spiega il Nyt, “sembra che sia stato un tragico incidente”

    Ucraina, sventola bandiera Kiev sulla riconquistata Andriivka
  • Portavoce Lula, «incontro con Zelensky sarà domani alle 16»

    La portavoce del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, Cynthia Ribeiro, ha confermato l’incontro tra il leader e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, specificando che questo avverrà mercoledì 20 settembre alle 16 (ora di New York) in occasione dell’Assemblea generale dll’Onu. Lo riporta la Cnn. La portavoce non ha fornito ulteriori dettagli.

  • Kiev, «nella notte distrutti 27 droni sui 30 lanciati da Mosca»

    La difesa aerea ucraina ha distrutto 27 droni Shahed-136/131 sui 30 lanciati dalle forze russe sul Paese durante la notte. Lo ha riferito l’Aeronautica militare dell’Ucraina su Telegram. “Nella notte del 19 settembre 2023, il nemico ha utilizzato i droni d’attacco Shahed-136/131 e un missile balistico Iskander-M. Un totale di 30 velivoli senza pilota sono stati lanciati da sud-est (Primorsko-Akhtarsk, Federazione Russa)” ha dichiarato l’Aeronautica di Kiev aggiungendo che “come risultato delle operazioni di combattimento, 27 Shahed sono stati distrutti dalla difesa aerea lungo il percorso nelle regioni meridionali, centrali e occidentali”, mentre uno da ricognizione è stato neutralizzato nella direzione orientale.

    Mosca ammassa forze a Est. Kiev, "presa Klishchiyivka"
  • Parigi-Berlino, «riformare Trattati o Europa a 4 livelli»

    Usare la clausola passerella per aumentare la possibilità di ricorrso alla maggioranza qualificata in Consiglio Ue e, in vista dell’allargamento, mettere in campo una riforma dei Trattati oppure, se ciò non è percorribile, “delineare il futuro dell’integrazione europea secondo 4 distinti livelli concentrici”. Lo propone un documento stilato da Francia e Germania sul futuro dell’Europa. Secondo Parigi e Berlino i 4 livelli sarebbero costituiti da “un inner circle” composto dai Paesi dell’eurozona e Schengen, dai Paesi dell’Ue, dall’Ue più i membri associati (come Gran Bretagna o Svizzera) e dalla Comunità Politica europea.

  • Kiev, russi cercano di riconquistare posizioni perse in Donetsk

    - Le truppe russe hanno cercato di riconquistare le posizioni perse vicino a Klishchiyivka e Andriivka nel Donetsk e Robotyne nella regione di Zaporizhzhia. Lo riferisce Stato maggiore ucraino nel report della mattina aggiungendo che le unità ucraine “continuano le operazioni di assalto nella zona a sud di Bakhmut, infliggendo perdite significative al nemico e consolidando le proprie posizioni”. Secondo il portavoce dello Stato maggiore Andriy Kovalev, “nella stessa area, le forze di difesa hanno respinto i contrattacchi delle truppe russe, in particolare nelle vicinanze di Klishchiyivka. Il nemico ha anche cercato di riguadagnare il terreno perduto nella zona di Andriivka, ma senza successo”, ha detto il portavoce.

    Kiev: "Elezioni in territori occupati una farsa"
  • Prima nave con grano lascia porto ucraino dopo stop Mosca

    Una nave da carico che trasporta grano ha lasciato il porto ucraino di Chornomorsk sul Mar Nero per la prima volta dopo la sospensione dell’accordo decisa da Mosca il 17 luglio scorso. Lo riporta il Guardian. Il mese scorso l’Ucraina ha annunciato un “corridoio umanitario” nel Mar Nero per aggirare il blocco di fatto dopo che la Russia ha abbandonato l’accordo che consentiva a Kiev di esportare cereali.

  • Ucraina: Mosca, con Pechino sottolineata inutilità sforzi diplomatici senza la Russia

    Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo cinese Wang Yi hanno sottolineato l’“inutilità” dei tentativi volti a risolvere il conflitto in Ucraina senza la partecipazione russa. A ricostruire in questi termini il colloquio di ieri tra i capi delle due diplomazie è la parte russa. “Le parti hanno discusso in dettaglio l’attuale situazione in Ucraina, sottolineando l’inutilità dei tentativi di risolvere la crisi senza tener conto degli interessi e soprattutto senza la partecipazione della Russia”, ha dichiarato in un comunicato il ministero degli Esteri russo all’Interfax. Lavrov ha inoltre informato Wang dei risultati della visita in Russia del leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, mentre il ministro cinese ha comunicato alla controparte l’esito dei colloqui con il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, durante lo scorso fine settimana a Malta. I due ministri hanno avuto uno scambio di “opinioni su possibili interazioni in sede Onu, anche per quanto riguarda la riforma del Consiglio di Sicurezza” e hanno sottolineato la necessità di approfondire il loro coordinamento sia nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, sia nei Brics sia nel G20.

    Blinken in Ucraina: "Straordinaria resilienza del popolo"
  • Canada: Trudeau accusa India, coinvolta in omicidio leader sikh

    Il Canada ha espulso un importante diplomatico indiano mentre indaga su quelle che il primo ministro Justin Trudeau ha definito accuse credibili secondo cui il governo indiano potrebbe essere collegato all’assassinio di un attivista sikh. Trudeau ha dichiarato in Parlamento che le agenzie di intelligence canadesi stanno esaminando le accuse. Il leader sikh Hardeep Singh Nijjar, forte sostenitore di una patria sikh indipendente conosciuta come Khalistan, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco il 18 giugno fuori da un centro culturale sikh nel Surrey, nella Columbia Britannica. Il premier canadese ha riferito di aver parlato dell'omicidio con il primo ministro indiano Narendra Modi al G20 della settimana scorsa.

  • Attacco russo a Leopoli, 2 feriti

    Un attacco russo con droni è avvenuto nella notte a Leopoli. Al momento il bilancio è di due feriti: sono due persone estratte dalle macerie, di cui una in gravi condizioni.

    A causa dell’attacco, come riferisce Rbc Ucraina, è esploso un vasto incendio. Ad aggiornare sulla situazione è il sindaco di Lviv Andriy Sadovoy, sul proprio canale Telegram.

    Nella regione si sono sentiti suoni di esplosioni. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytsky ha riferito che sono al lavoro i sistemi di difesa ucraini.

    Ucraina, a Leopoli un centro per gli animali abbandonati durante la guerra
  • Zelensky a New York, visita in ospedale soldati ucraini feriti

    Volodymyr Zelensky ha visitato i soldati ucraini feriti ricoverati a New York, allo Staten island University Hospital. Il presidente ucraino li ha ringraziati e li ha lodati, concludendo il suo breve intervento con ’Gloria all’Ucraina’. Da marzo almeno 18 soldati ucraini hanno ricevuto assistenza medica nella struttura di Staten Island. “Abbiamo l’obbligo di aiutare la situazione in Ucraina il più possibile”, ha detto Michael Dowling, l’amministratore delegato di Northwell Health, a cui fa capo l’ospedale di Staten Island, accogliendo il presidente ucraino. Zelensky è a New York per l’Assemblea Generale dell’Onu, dopo la quale andrà a Washington, dove sarà ospite del presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca.

    Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky visita i soldati ucraini feriti ricoverati a New York (Photo by Bryan Woolston / POOL / AFP)

  • Erdogan, ’è abbastanza ovvio che la guerra durerà a lungo’

    “E’ abbastanza ovvio che la guerra durerà a lungo, e per far sì che la guerra finisca il prima possibile vorremmo essere d’aiuto”: lo ha detto i presidente turco Recep Tayyp Erdogan in un’intervista all’emittente americana Pbs rispondendo a una domanda sul conflitto in Ucraina. Il presidente russo Vladimir “Putin è effettivamente dalla parte di porre fine a questa guerra il prima possibile... questo è quello che ha detto e credo alle sue osservazioni”, ha aggiunto

  • Biden, Trump può inchinarsi a Putin, io mai con dittatori

    “Molti sembrano concentrati sulla mia età. Ma io ho saputo cosa fare” quando il Covid ha colpito, quando l’Ucraina è stata attaccata e quando la democrazia è in gioco. Lo ha detto Joe Biden nel corso di un evento di raccolta fondi a New York. Il presidente Usa ha sottolineato che non sarà mai dalla parte di “dittatori come Putin. Forse Trump e i sui amici Maga possono inchinarsi a Putin, io non lo farò. Dobbiamo salvare la democrazia americana. Non sono mai stato così ottimista sul futuro di questo Paese negli 800 anni che l’ho servito”, ha detto fra le risa del pubblico

    Usa, Biden torna alla Casa Bianca: no comment su incontro Kim-Putin
  • Ucraina: media, esplosioni a Kryvyi Rih e Odessa

    Esplosioni sono state udite nella notte a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, e Odessa, nell’omonima regione: lo riportano i media ucraini. In diverse regioni del Paese è stato dichiarato l’allarme aereo. L’Aeronautica militare segnala che droni kamikaze russi sono partiti nelle ultime ore da Primorsko-Akhtarsk, sul Mar d’Azov.

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