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Biella scommette su capitale umano e innovazione e spinge il tessile

La provincia registra le migliori performance per produzione e fatturato nel primo trimestre - Presidente industriali Vietti: «Sosterremo con 300mila euro i corsi dell’Università di Biella»

di Filomena Greco

2' di lettura

Apre i battenti tra settembre e ottobre l’Accademy dedicata a tessile e ai green jobs, oltre che alla chimica sostenibile. Si tratta di una delle due Academy di filiera volute dalla Regione Piemonte per sostenere le aziende nella transizione ed è uno dei segnali che arrivano dal tessuto produttivo biellese, che vanta una delle specializzazioni industriali più antiche d’Italia e che oggi registra, in un contesto di forte trasformazione, un trend di forte recupero di produzione e fatturati.

«Biella, con un +8% di produzione nel primo trimestre del 2022, segna il migliore risultato a livello piemontese, con una crescita del +9,9% in termini di fatturato per i primi tre mesi dell'anno» ha ricordato il presidente degli industriali Giovanni Vietti nel corso dell’ultima assemblea.

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È proprio il settore tessile-abbigliamento a mostrare i segnali più incoraggianti, che vanno però letti con una duplice chiave: un 2020 di forte sofferenza per il sistema Moda e una ripresa del comparto arrivata in ritardo rispetto ad altri settori industriali. In ogni caso, si rafforza il trend di crescita del 4° trimestre 2021 che rilevava + 15,3% per la produzione industriale e +22,3% per il fatturato.

«Per quanto riguarda l'export, inoltre, nei primi tre mesi del 2022 Biella registra il dato migliore rispetto alle altre province piemontesi, segnando una crescita del 38,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Va però precisato che registrava ancora una forte flessione nel I trimestre del 2021 (-19,6%), ricorda il presidente.

Il recupero è in atto, non c’è dubbio, nonostante il fatto che la dinamica dei prezzi di energia e materie prime, accanto alle incertezze del panorama internazionale, mettono a richio i margini di redditività delle imprese. È in un momento complesso come quello in atto che il focus delle aziende, sottolinea il presidente Vietti, deve essere su innovazione e capitale umano.

Rientra in quest’ambito l’avvio nel prossimo anno accademico, grazie alla convezione che Città Studi, la Città di Biella e la Fondazione CRB hanno siglato con l'Università di Torino, di nuovi corsi di studio progettati sulle esigenze specifiche del territorio. Gli industriali hanno investito per i prossimi vent’anni 300mila euro per contribuire a finanziare l'università di Biella e, soprattutto, «per contribuire a costruire lo sviluppo futuro investendo sulle persone».

Il Biellese poi si è candidato ad ospitare il primo Recyciling Hub italiano grazie ad un protocollo firmato dai principali stakeholder del settore, a cominciare dall’Unione industriale, su iniziativa dell’assessore regionale Elena Chiorino. Si tratta di una struttura che si configurerà come Centro di coordinamento per la gestione integrale di flussi di rifiuti tessili e inoltre fornirà servizi e soluzioni tecnologiche avanzate alle aziende del settore. Si tratta dunque di una struttura “abilitante”, che proietta il tessile in ottica di economia circolare, valorizzando la materia prima “seconda, e favorisce la trasformazione di un modello industriale.

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