Big Tech taglia: Alphabet licenzia 12mila dipendenti
Lo ha dichiarato il suo amministratore delegato in una nota condivisa con Reuters
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Alphabet taglia 12.000 posti di lavoro: lo ha dichiarato il suo amministratore delegato in una nota email interna al gruppo. Il taglio equivale al 6% della sua forza lavoro nel mondo. È solo l’ultimo caso di riduzione del personale nel mondo di Big Tech, che finora ha annunciato oltre 170mila esuberi.
I licenziamenti riguarderanno posti di lavoro a livello globale e in tutta l’azienda, ha annunciato in un messaggio ai dipendenti l’amministratore delegato Sundar Pichai, scrivendo che si assume «la piena responsabilità delle decisioni che ci hanno portato qui».
Positiva la reazione del mercato all’annuncio: il titolo Alphabet guadagna oltre il 4 per cento.
«Il contesto è cambiato»
«Negli ultimi due anni, abbiamo vissuto periodi di grande crescita» scrive Sundar Pichai. «Per sostenere e alimentare questa crescita, abbiamo assunto personale in un contesto diverso da quello che conosciamo oggi» lasciando intendere che la situazione economica ha costretto l’azienda a ridurre l’organico. Alphabet aveva quasi 187.000 dipendenti in tutto il mondo alla fine di settembre 2022.
I tagli rappresentano quindi poco più del 6% della sua forza lavoro totale. Saranno fatti «in tutti i dipartimenti, funzioni, livelli di responsabilità e regioni», ha precisato Pichai. I dipendenti statunitensi interessati sono già stati informati. In altri Paesi, la procedura richiederà più tempo a seconda del diritto del lavoro locale.
I precedenti di Big Tech
I tagli sono gli ultimi a scuotere il settore tecnologico e arrivano pochi giorni dopo che la rivale Microsoft Corp ha dichiarato di voler licenziare 10.000 dipendenti.I tagli di posti di lavoro interessano i team dell’azienda, tra cui le risorse umane e alcune funzioni aziendali, nonché alcuni team di ingegneria e di prodotti.I licenziamenti sono globali e hanno un impatto immediato sul personale statunitense, ha dichiarato Google.
La settimana scorsa anche Verily, la divisione dedicata alle life sciences di Alphabet, ha annunciato un taglio del 15% dei posti di lavoro a causa di un ridimensionamento di alcuni programmi di ricerca.
Secondo quanto comunica la stessa società, sono più di 200 i posti di lavoro che saranno eliminati.
All’inizio dell’anno Amazon.com Inc. ha deciso di licenziare complessivamente più di 18mila dipendenti - la più grande riduzione della forza lavoro nella storia aziendale - a conferma della profonda crisi che sta attraversando il settore tecnologico e delle vendite online. L’amministratore delegato Andy Jassy ha annunciato al personale il piano di licenziamenti con una nota il 4 gennaio.
A novembre è stata la volta di Meta , la parent company di Facebook e Instagram e WhatsApp. Il gruppo fondato da Mark Zuckerberg ha annunciato che taglierà il 13% della sua forza lavoro. Il primo licenziamento di massa nella storia dell’azienda comporterà la perdita del posto di lavoro per 11.000 dipendenti, su un organico mondiale di 87.000 unità.
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