ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùSistemi di controllo

Bilancio da record per Faac: ricavi a 657 milioni. Obiettivo un miliardo

Crescita del 12,2% sul 2021. Raddoppio rispetto ai 283 milioni al 2012. Paga la strategia di M&A attuata negli ultimi anni

di Ilaria Vesentini

3' di lettura

Sono un record storico i 657 milioni di euro di ricavi raggiunti nel 2022 da Faac Technologies, nuovo nome della multinazionale leader nel settore dell’automazione e del controllo accessi pedonali e veicolari, che dal quartier generale di Bologna è arrivata a presidiare i cinque continenti con 53 società e oltre 3.600 dipendenti.

Si tratta del picco più alto in 58 anni di attività e rappresenta una crescita del 12,2% sul 2021 e un valore più che doppio rispetto ai 283 milioni di fatturato del 2012, anno della morte del fondatore Michelangelo Manini e del passaggio dell’azienda nelle mani della Curia bolognese.Il bilancio approvato ieri dal Consiglio di amministrazione di Faac vede salire anche le marginalità, ben oltre le aspettative schiacciate dal difficile contesto economico tra forte aumento dei costi di materie prime, energia e logistica, shortage di componentistica elettronica e tensioni geopolitiche: +6,2% su base annua l’Ebitda, salito a 107.5 milioni con un utile operativo di 71.3 milioni (+7,7%). Sarà quindi un dividendo ricco quello che la Curia potrà distribuire anche quest’anno per opere di bene. L’outlook resta positivo anche per il 2023.

Loading...

Ottimismo per il 2023

«Quest’anno abbiamo messo a budget 700 milioni di euro solo di crescita organica e i risultati dei primi tre mesi ci fanno essere ottimisti. Contiamo però di innestare qualche operazione straordinaria nei prossimi mesi. Il nostro traguardo resta quello di arrivare al miliardo di euro di ricavi entro tre anni, posizionandoci tra i primi cinque player mondiali nei sistemi di automazione degli accessi, per poi aprire il capitale a terzi», spiega il presidente Andrea Moschetti, che assume ora anche la carica di Executive chairman

Il CdA di Faac Technologies nella seduta di ieri ha preso infatti atto delle dimissioni del Ceo Andrea Marcellan e attribuito tutte le deleghe esecutive al presidente. «Una uscita pianificata per tempo poiché Marcellan, dopo 16 anni nel gruppo, ha scelto di intraprendere una nuova strada – spiega Moschetti –. Ho nominato un direttore generale interno per seguire le unità di business del gruppo, mentre il cfo Ezechiele Galloni guiderà l’M&A e le Operazioni straordinarie e a me riporteranno direzione generale e commerciale, finance, IT e risorse umane». Un cambio di organizzazione, rimarca l’Executive chairman, «che accompagnerà i prossimi anni di crescita in grande continuità con i risultati raggiunti fin qui e in coerenza con la nostra vision: diventare leader mondiali in soluzioni hi-tech e sostenibili per la mobilità e la gestione degli accessi».

Strategia M&A per crescere

In un mercato di nicchia – quello degli accessi e automatismi – che vale una ventina di miliardi di euro su scala globale, è la taglia a fare la differenza e questo spiega l’accelerazione impressa al percorso di M&A da Faac negli ultimi anni: esportare il 90% dei volumi non basta, bisogna presidiare i mercati direttamente. «Abbiamo però deciso di uscire dal mercato russo – spiega Moschetti – e di dismettere la branch a Mosca, che fatturava una quindicina di milioni. Una liquidazione che inciderà sui conti del 2023, ma non c’erano più condizioni per rimanere, non solo per le sanzioni ma anche perché le nostre tecnologie hanno un potenziale “dual use”: funzionano a onde radio e potrebbero essere utilizzate a scopi bellici».

In compenso sono attese ottime performance quest’anno nel segmento delle porte automatiche e degli ingressi di sicurezza, complici le acquisizioni prima di un pezzo del competitor svedese Assa Abloy nel 2020 e poi dell’azienda fiorentina Cometa, specializzata in bussole antirapina e porte blindate antieffrazione. Ed è ripartito il business della Gestione Parcheggi, dopo lo stop per le restrizioni alla mobilità imposte dalla pandemia.


Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti