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Il Biotecnopolo di Siena, l’hub di ricerca sulle pandemie al quale collaborerà Fauci

La fondazione nata per iniziativa del Pd con un emendamento alla legge di Bilancio. Le critiche della senatrice a vita e scienziata Cattaneo

di Riccardo Ferrazza

A Siena l'hub nazionale anti-pandemie, Fauci con l'Italia

3' di lettura

L’annuncio di Roberto Speranza assomiglia al “colpo di mercato” di ambito calcistico: in missione negli Stati Uniti, il ministro della Salute ha annunciato che l’immunologo Anthony Fauci («una delle principali personalità a livello mondiale nella lotta alla pandemia») ha dato la propria disponibilità a collaborare con il nascituro Biotecnopolo di Siena, hub italiano contro le pandemie con sede nei laboratori e negli edifici dove già sorge Toscana Life Sciences. Un buon abbrivio per una fondazione nata con un emendamento targato Partito democratico all’ultima legge di Bilancio ma accompagnata da qualche polemica.

Hub anti-pandemico

Il Biotecnopolo di Siena è una fondazione che «svolge funzioni di promozione e di coordinamento delle attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico e di trasferimento tecnologico e dei processi innovativi, a partire da quelle insistenti nell’ecosistema senese delle scienze della vita» e avrà ruolo di «hub antipandemico, avvalendosi anche di centri spoke e delle reti di sequenziamento dei patogeni virali, per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemiche emergenti».

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Le risorse: fondi dal Pnrr per 340 milioni di euro

La fondazione senese parte con fondi per 21 milioni nel biennio (9 milioni di euro nel 2022, 12 milioni per il 2023) e poi di 16 milioni l’anno dal 2024. Le funzioni di hub antipandemico saranno finanziate con risorse dal Fondo complentare del Pnrr nel limite di 340 milioni di euro complessivi.

Lo statuto (da approvare) e i fondatori

I fondatori sono quattro ministeri: Economia e finanze, Università e ricerca, Salute e Sviluppo economico. A loro spetta la vigilanza sulla fondazione. L’emendamento che ha istituto il Biotecnopolo prevede poi che «entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore» della legge di Bilancio venga approvato lo Statuto. Il termine non è stato rispettato.

Lo statuto dovrà disciplinare anche le modalità di collaborazione o di partecipazione alla fondazione di enti pubblici e privati, tra i quali, in particolare, la Fondazione Toscana Life Sciences (Tls), che ha sede proprio a Siena. Si tratta di un ente no-profit regionale che opera dal 2005 con l’obiettivo di supportare le attività di ricerca nel campo delle scienze della vita e, in particolare, per sostenere lo sviluppo di progetti dalla ricerca di base all'applicazione industriale. Tra i soci fondatori ci sono la Regione Toscana, Banca e Fondazione Mps, le istituzioni locali senesi, le Università di Firenze, Pisa e Siena e le
Scuole di alta formazione Sant’Anna e Normale di Pisa.

Le critiche della senatrice Cattaneo

La fondazione senese va ad affiancare l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e la Fondazione Human Technopole di Milano. Quando venne presentato l’emendamento (targato Pd) per la sua istituzione, la senatrice a vita Elena Cattaneo espresse un giudizio negativo. «Siamo di fronte al rischio di veder nascere l’ennesimo “centro in mattoni” - rilevava Cattaneo - per “realizzare programmi di ricerca” sulle scienze della vita, in un contesto nazionale e regionale già ricco di iniziative e soggetti attivi e produttivi proprio sullo stesso tema, da alimentare negli anni a venire bloccando risorse pubbliche che potrebbero essere meglio utilizzate».

La spinta di Letta

L’«operazione Biotecnopolo» è stata voluta dal Pd e a promuovere l’iniziativa è stato il suo segretario Enrico Letta, tornato alla Camera nell’ottobre del 2021 dopo essere stato eletto alle suppletive nel collegio Toscana XII che comprende il territorio di Siena e Arezzo. In un’intervista alla Nazione, l’ex premier ha raccontato: ad agosto 2021 «in un colloquio con il ministro dell’Economia Daniele Franco evidenziai la necessità di trovare un sistema per coniugare l’emergenza sanitaria con le eccellenze di Siena nelle Scienze della vita», «anche per dare un segnale di riscossa per una città depressa per le vicende del Monte dei Paschi», così «il ministro colse al volo il segnale, indicò nei fondi del Pnrr la strada maestra». Replicando alle critiche della Cattaneo Letta si è detto sicuro che «il Biotecnopolo non sarà una nuova Genova o un’altra Milano ma reciterà un ruolo decisivo nella lotta alle pandemie».

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