Birra dal pane avanzato, crowdfunding per Biova Project che punta a nuovi prodotti
Superati i 400mila euro su Mamacrowd, per la start up che recupera come materie prime derrate alimentare che altrimenti andrebbero sprecate l’ambizioso obiettivo è arrivare al milione e mezzo
di Emiliano Sgambato
2' di lettura
In pochi giorni il crowdfunding lanciato da Biova Project su Mamacrowd ha superato l’obiettivo minimo di 400mila euro e nei prossimi 50 giorni l’ambizioso obiettivo è arrivare al milione e mezzo. Sembrano quindi convincere gli investitori i progetti di espansione della start up con l’idea di rendere lo spreco alimentare una risorsa, trasformando stock di prodotti invenduti in nuove materie prime.
Nata nel 2019 da un’idea di Franco Dipietro ed Emanuela Barbano, tutto è iniziato con il recupero del pane invenduto e la sua trasformazione in birra: da 150 Kg di pane vengono prodotti 2.500 litri di birra artigianale, risparmiando il 30% di materie prime vergini. La gamma di “birre circolari” ora conta sette referenze, quattro da pane recuperato, due da rotture di pasta e una da riso (per il senza glutine).
Dalle trebbie, cioè quello che rimane come sottoprodotto della birrificazione, Biova ha poi creato Ri-Snack, e sta lavorando allo sviluppo di un nuovo tipo di pasta.
Innovativa è anche la strategia commerciale, che prevede una partnership con i soggetti che hanno fornito l’invenduto, i quali diventano anche i canali di vendita. I prodotti Biova Project si possono trovare sugli scaffali di catene del fuori casa e della grande distribuzione come Coop Nord Ovest, Cortilia, Ikea, Capatoast. Fino ad arrivare a catene alberghiere come Melià, Mandarin Oriental, Nh, Radisson.
Così il giro d’affari del primo quadrimestre 2023 ha registrato una crescita del 270% rispetto al 2022, anno in cui l’azienda ha fatturato circa 200 euro.
La start up – che da giugno è anche certificata B Corp – ha superato due programmi di incubazione, in Social Fare e in I3P (l’Incubatore del Politecnico di Torino), ha partecipato a B Heroes ed ha raccolto dalla fondazione circa 800mila di investimenti privati. Con questa campagna di equity crowdfunding Biova Project intende «ampliare la propria capacità di recuperare e trasformare invenduti costruendo nuovi centri di trattamento e logistica (Surplus Treatment Unit), inventare e sviluppare nuovi prodotti da economia circolare (in pipeline c’è uno snack dolce, un soft drink e una gamma di creme spalmabili) e aumentare la propria awareness attraverso una campagna pubblicitaria multicanale».
«Lo scopo – spiega il founder e ceo Dipietro –è essere sempre più capillari sul mercato. Per noi è fondamentale continuare a dare il nostro contributo alla lotta contro lo spreco alimentare. Ogni anno in Europa 931 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate e 158,27 milioni di tonnellate derivano da pane, pasticceria e cibi secchi».
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