Maltempo fa cadere il raccolto dell’orzo, a rischio la birra artigianale italiana
Il Consorzio birra artigianale da filiera agricola italiana denuncia rese in discesa da 40 a 34 quintali per ettaro e chiede sostegni al settore
di E.Sg.
2' di lettura
Tra le vittime del maltempo c’è anche l’orzo e di conseguenza i settore delle birre artigianali italiane legate alla filiera nazionale. Se le alte temperature hanno in teoria sorretto il consumo di birra, che gli ultimi report sul settore davano in decisa ripresa, soprattutto nel fuori casa, i temporali e il maltempo, oltre che le temperature eccessive che non fanno comunque bene alle spighe nei campi, rischiano di far passare la voglia di brindare ai piccoli produttori.
Secondo il Consorzio birra artigianale da filiera agricola italiana, infatti, il raccolto dell’orzo destinato alle brasserie indipendenti quest’anno subirà un taglio del 15 per cento. In particolare, l’ondata di tempeste che si è abbattuta sul nord Italia sta facendo cadere le rese da 40 quintali per ettaro dell’anno scorso ai 34 quintali attuali.
«In questo scenario – afferma il Consorzio – nel quale gli effetti dei cambiamenti climatici si uniscono a quelli provocati dalla guerra su energia e materie prime è necessario sostenere i produttori della filiera della birra artigianale italiana con aiuti ad ettaro per le coltivazioni e con la stabilizzazione del taglio delle accise per non mettere a rischio un’intera filiera di alta qualità del Made in Italy con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e sui consumi».
La filiera della birra artigianale italiana conta – secondo i dati forniti dal Consorzio – 1.085 attività produttive in tutto il territorio nazionale, per una bevanda i cui consumi sono destinati quest’anno a superare il record storico di quasi 38 litri pro capite per un totale di 2,2 miliardi di litri generando un volume di fatturato che, considerando tutte le produzioni, vale 9,5 miliardi di euro (compresa la birra industriale, ndr)».
Il settore delle artigianali è in crescita grazie a una sempre più sviluppata “cultura della birra” soprattutto da parte delle giovani generazioni per le birre realizzate con l'utilizzo di ingredienti particolari, non pastorizzate né microfiltrate: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra prodotta con il pane e il grano saraceno.
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