Bitcoin, partnership tra BlackRock e Coinbase. Gli istituzionali guardano alle crypto
Il più grande gruppo d’investimento con oltre 8.000 miliardi di dollari in Asset under Management , sta realizzando un’intesa per agevolare gli investitori istituzionali nella gestione e compravendita della cripto regina
di Vittorio Carlini
2' di lettura
La notizia, per il mondo delle crypto, è di quelle importanti. BlackRock, il più grande gruppo d’investimento con oltre 8.000 miliardi di dollari in Asset under Management, sta realizzando una partnership con Coinbase per agevolare i suoi investitori istituzionali nella gestione e compravendita del bitcoin.
I clienti top di BlackRock avranno la possibilità di usare la piattaforma di “investment management” Alladin per supervisionare la loro esposizione alla criptoregina insieme agli altri asset tradizionali quali azioni e obbligazioni. Non solo. Verrà facilitata l’attività di finanziamento e di trading sulla stessa cripto Borsa quotata al Nasdaq. Insomma: gli utenti di BlackRock che lo sono anche di Coinbase, usando il software di gestione del portafoglio di Alladin, avranno diretto accesso al criptomondo. Inizialmente si parte con il bitcoin. Poi, con l’andare del tempo, si vedrà se la gamma di token coinvolti verrà ampliata oppure no.
L’interesse per i token digitali
Parlando dell’intesa, Joseph Chalom - BlackRock’s global head of strategic ecosystem partnerships, ha detto che la clientela è sempre più interessata ad esporsi al mercato degli asset digitali. Quasi inutile sottolineare che il titolo di Coinbase, in Borsa, è letteralmente schizzato verso l’alto: nel tardo pomeriggio è arrivato a guadagnare oltre il 30%. Certo: da inizio anno l’exchange centralizzato perde più del 62%. E, tuttavia, l’annuncio della partnership è un punto importante per la piattaforma. E non solo.
Di recente, proprio Coinbase, è andata in rotta di collisione con la Security and Exchange commission (Sec). Quest’ultima, avviando il primo caso di insider trading nel mondo cripto, ha contestualmente aperto un’indagine sullo stesso exchange, sottolineando che alcuni dei token coinvolti nell’illecito erano “securities”. In altre parole: la piattaforma avrebbe quotato degli asset digitali che corrispondo a titoli d’investimento. Coinbase ha duramente replicato che nessuna “scurities” è compra-venduta sulla sua piattaforma. Salvo poi, in via precauzionale, ritirare uno tra i token incriminati.
La reale posta in gioco
Al di là del caso specifico è chiara la più ampia posta in gioco: nel momento in cui l’exchange dovesse riconoscere che ci sono delle “securities” tra i suoi token scambiati, automaticamente dovrebbe iscriversi alla Sec e sottostare a regole che si avvicinano a quelle delle Borse tradizionali. In un simile contesto non sono in pochi quelli che hanno previsto un periodo di difficoltà nel criptomondo. Anche perché, ne é testimonianza il furto da circa 200 milioni di dollari sul “cross-chain bridge” Nomad (cui si sono aggiunti gli attacchi a wallet legati a Solana), i problemi sui protocolli, soprattutto di finanza decentralizzata, non sembrano avere fine.
Un contesto che, è l’indicazione di molti, potrebbe fare perdere fiducia (in particolare da parte della finanza tradizionale) nelle cryptocurrencies. La notizia della partnership tra Coinbase e BlackRock costituisce, invece, un punto nella direzione opposta. Quella positiva per il criptomondo. Vedremo se basterà.
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