BlackRock, scoppia la polemica a Bruxelles sulla consulenza green
L’Ombudsman europeo dà ragione a 80 europarlamentari: la Commissione Von der Leyen ha sottovalutato il potenziale conflitto di interessi
di Vitaliano D'Angerio
3' di lettura
L’Ombudsman europeo bacchetta la Commissione Ue per aver dato una consulenza al gruppo americano BlackRock sul tema finanza sostenibile senza averne verificato a fondo il potenziale conflitto di interesse. A questa conclusione è arrivata Emily O’Reilly, rappresentante dell’Ombudsman europeo, a seguito del ricorso presentato in maggio da 80 parlamentari europei dopo che la Commissione guidata da Ursula Von der Leyen aveva affidato alla società Usa di risparmio gestito un contratto di consulenza da 280mila euro per l’integrazione dei temi di sostenibilità nella regolamentazione bancaria.
Il provvedimento di O’Reilly
«La Commissione – scrive nel provvedimento O’Reilly – avrebbe dovuto essere più rigorosa verificando, secondo le regole, che la società (BlackRock, Ndr) non fosse soggetta a conflitto di interesse, che potrebbe influire negativamente sulla sua capacità di eseguire il contratto». Una presa di posizione forte che il Mediatore (questo significa Ombudsman) spiega in questo modo: si è riscontrato che «l’offerta della società ha destato preoccupazioni, poiché ha un interesse finanziario nel settore» visto che è il più grande asset manager del mondo.
«Inoltre – aggiunge O’Reilly – il prezzo basso dell’offerta della società potrebbe essere percepito come parte di una strategia per ottenere informazioni e influenzare l’ambiente normativo in questo settore». Mary O’Reilly è dunque molto esplicita con la Commissione Ue e auspica che vengano al più presto cambiate le procedure di aggiudicazione di tali incarichi.
Le conseguenze
Che succede ora? Viene meno l’incarico? A quanto pare no. I poteri del Mediatore O’Reilly non sono vincolanti. Allo stesso tempo però la Commissione Von der Leyen non potrà far finta di niente, come spiega Kenneth Haar, ricercatore del Corporate Europe Observatory, organizzazione no profit che monitora e documenta le attività di lobby nell’Unione europea: «L’Ombudsman non ha il potere di annullare il contratto, ma l’istituzione ha un potere morale. In questo caso la decisione rafforza la denuncia degli 80 parlamentari europei».
E aggiunge: «È difficile immaginare che la Commissione possa completamente ignorare questa decisione. La Commissione sarà sottoposta a una maggiore pressione per garantire preparativi seri ed equilibrati per le prossime iniziative della Ue sulla regolamentazione bancaria e sul cambiamento climatico. Resta da vedere se questo li porterà a rinunciare a BlackRock o se cercheranno un’altra strada».
L’iniziativa dei parlamentari
Tra gli 80 europarlamentari che hanno firmato il ricorso all’Ombudsman europeo c’è l’italiano Sandro Gozi: «Le conclusioni del Mediatore europeo sono senz’appello e confermano le nostre paure. La Commissione Von der Leyen non ha considerato abbastanza il rischio di conflitto di interessi quando ha dato questa consulenza a BlackRock e non ha valutato nel suo complesso le attività del gruppo di risparmio gestito americano tra cui ve ne sono alcune pro fonti fossili».
E conclude: «Vogliamo vedere come la Commissione reagirà davanti alle decisioni di Emily O’Reilly. Il provvedimento del Mediatore europeo non è vincolante, ma è un dato politico e giuridico. Se la Commissione non agisse, riproporremmo in modo formale il provvedimento con un atto parlamentare». Il braccio di ferro dunque continua a Bruxelles.
La risposta di BlackRock
Qual è invece la posizione di BlackRock sull’intera vicenda? «La divisione di Financial Markets Advisory (Fma) di BlackRock cerca di fornire la massima qualità e il miglior servizio di valore a tutti i suoi clienti in tutto il mondo – fanno sapere dal gruppo Usa –. La Commissione europea ha già dichiarato pubblicamente che la qualità tecnica della proposta di Fma è stata la base della loro decisione nell’assegnazione del mandato. Fma ha adottato un approccio ampio e inclusivo, che comprende il mondo accademico, la società civile, le banche, le autorità di vigilanza e gli operatori del mercato, e attende di completare il suo lavoro e di consegnare il suo rapporto finale alla Commissione».
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