Blinken: «La Cina rispetti i diritti di Hong Kong, Tibet e uiguri»
Primo contatto tra il nuovo segretario di Stato Usa e Pechino. Il ministro di Biden chiede inoltre alla Repubblica popolare di condannare il golpe in Birmania
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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha esortato venerdì sera la Cina a rispettare i diritti di uiguri, Tibet e Hong Kong durante il suo primo contatto con il governo di Pechino da quando Joe Biden è salito al potere. Lo rende noto il dipartimento di Stato americano. «Gli Stati Uniti continueranno a lottare per i diritti umani e i valori democratici, anche nello Xinjiang, in Tibet e a Hong Kong», ha detto Blinken all’alto responsabile diplomatico cinese Yang Jiechi durante un colloquio telefonico. Il colloquio non si è fermato tuttavia alla situazione interna della Repubblica popolare.
La condanna del colpo di stato in Birmania
Il segretario di Stato Blinken ha infatti «esortato la Cina a unirsi alla comunità internazionale nella sua condanna del colpo di Stato militare in Birmania». Gli Stati Uniti, aggiunge il comunicato, riterranno Pechino «responsabile dei suoi tentativi di destabilizzare la regione indo-pacifica, compreso lo Stretto di Taiwan, e dei suoi attacchi contro le regole stabilite dal sistema internazionale».
Arrestato australiano collaboratore di Aung San Suu Kyi
Intanto, proprio sul versante del colpo di stato in Birmania, si registrano sviluppi: Sean Turnell, un professore australiano consigliere economico della deposta leader Aung San Suu Kyi, è stato arrestato dai militari che hanno preso il potere a Rangoon. Lo riferisce la Bbc. Si tratta del primo arresto conosciuto di un cittadino straniero dopo il golpe. Turnell è il direttore del Myanmar Development Institute e sui social aveva definito «straziante e un disastro per l'economia» la notizia del colpo di stato. «Sono stato arrestato, forse accusato di qualcosa, può essere qualsiasi cosa, ovviamente», ha affermato, citato dalla Bbc.
Blackout di internet in tutto il paese
La Birmania sta sperimentando «blackout di internet» in tutto il Paese, pochi giorni dopo il colpo di Stato che ha rovesciato il governo di Aung San Suu Kyi. Lo rende noto la ong NetBlocks. Le interruzioni del servizio «sono iniziate intorno alle 10 ora locale (le 4.30 in Italia), ha detto l’organizzazione di sorveglianza web. Questi blackout hanno un’ampiezza simile a quelli che erano stati notati al momento del golpe di lunedì, secondo la ong. La situazione in Birmania resta caldissima. Circa un migliaio di cittadini hanno manifestato a Rangoon per protestare contro il colpo di Stato. «Abbasso la dittatura militare», hanno gridato i manifestanti sventolando bandiere rosse con i colori del partito della’ex leader, la Lega nazionale per la democrazia (Lnd).
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