Operazione Polizia di Stato

Blitz antimafia a Latina, 33 misure cautelari. Il boss Di Silvio ad affiliati: «Tenete Latina in mano»

Le persone sono sospettate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi

(foto Ansa)

2' di lettura

Alle prime luci dell’alba è scattata a Latina, una vasta operazione anticrimine della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Eseguite 33 misure cautelari, 27 in carcere e 6 domiciliari, per accuse che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, al sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi. Il procedimento, che vede indagate complessivamente 50 persone, è nato dopo alcuni raid punitivi ai danno di commercianti e gestori di locali della movida avvenuti a Latina nel 2019.

Sodalizio di matrice mafiosa riconducibile al clan di etnia Rom di Giuseppe Di Silvio

L’indagine ha condotto a ipotizzare l’esistenza di un nuovo sodalizio di matrice mafiosa di origine locale, riconducibile al clan di etnia Rom di Giuseppe Di Silvio, detto “Romolo”. L’organizzazione, strutturata su base familiare e territoriale, si sarebbe resa protagonista a Latina di gravissimi episodi criminali, radicandosi sempre di più sul territorio, sia con lo spaccio di stupefacenti, sia con le estorsioni. Attività portate avanti piegando con la paura le vittime, in qualche caso vessate da anni senza che mai abbiano sporto denuncia.

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Boss Di Silvio ad affiliati, «tenete Latina in mano»

«Tenete la città di Latina in mano». Così il boss Romolo Di Silvio, dal carcere di Rebibbia, impartiva gli ordini ai suoi affiliati per la gestione dello spaccio e delle estorsioni ai danni di commercianti del capoluogo pontino. La frase è stata intercettata nell’ambito dell’indagine della Dda di Roma e svolta dalle squadre mobile di Latina, Roma e Sco che ha portato all’applicazione delle misure cautelari.

Le altre operazioni sul territorio

Oltre al colpo che la Polizia di Stato ha inferto alla criminalità organizzata con l’operazione denominata “Scaface” ai Latina, su gran parte del territorio nazionale si sono concluse altre importanti operazioni di polizia giudiziaria con l'esecuzione di ulteriori misure cautelari.In particolare i poliziotti delle Squadre Mobili di Latina, Catanzaro, L'Aquila, Salerno, Lecco, Terni, Taranto, Genova e Vicenza su mandato delle rispettive Procure della Repubblica con l'ausilio dello Sco e coordinate dalla Direzione Centrale Anticrimine, hanno portato all'esecuzione di 103 misure cautelari, contestando reati che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, all'associazione a delinquere finalizzata al commercio di droga, allo spaccio di stupefacenti , all'estorsione , al furto, al sequestro di persona, alla rapina, al possesso illegale di armi, nonché alla rissa aggravata. Sono state colpite diverse organizzazioni criminali sia italiane che straniere.

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