Bmw e Jaguar Land Rover insieme sulle auto elettriche. Nuova fusione al via?
di Mario Cianflone
3' di lettura
Bmw e Jaguar Land Rover alleati sulle auto elettriche. La casa Bavarese e il gruppo britannico di proprietà dell’indiana Tata Motors hanno infatti deciso di unire le forze sul fronte delle vetture “alla spina” e svilupperanno insieme la prossima generazione di elettromotori, trasmissione e elettronica di potenza.
L’obbiettivo è ridurre i costi e aumentare il vantaggio competitivo grazie a sinergie tra i due gruppi. Bmw e Jaguar Land Rover (Jlr) hanno dichiarato che risparmieranno attraverso lo sviluppo condiviso, la pianificazione della produzione e gli acquisti in comune.
Un team congiunto di esperti, con sede a Monaco, sarà incaricato di sviluppare ulteriormente la tecnologia eDrive di quinta generazione che debutterà quest’anno sul suv iX3 alimentato a batteria. La variante X3 sarà costruita in Cina ed esportata negli Stati Uniti e in Europa.
Entrambe le società realizzeranno trasmissioni elettriche nei propri impianti di produzione.
È un accordo che potrebbe avere risvolti importanti e c’è anche una sorta di nemesi storica. Bmw acquistò il Rover Group britannico, che comprendeva i marchi Jaguar e Land Rover, per 800 milioni di sterline nel 1994. Il gruppo tedesco vendette la Jaguar Land Rover a Ford nel marzo 2000 per 2,7 miliardi di dollari. Nel 2008 il gruppo indiano Tata ha acquistato da Ford Jaguar e Land Rover per 2,3 miliardi di dollari. In questi ultimi tempi si moltiplicano le voci che Tata potrebbe vendere JLR e si è fatta avanti la francese Psa (Peugeot, Citroën, Opel e Ds) con una manifestazione d’interesse dello stesso Ceo Carlos Tavares. E se invece fosse in dirittura d’arrivo un’opeazione anglo tedesca per creare un polo premium fortemente votato all’elettrificazione, magari con la partecipazione della stessa Psa? Ogni ipotesi è aperta soprattutto con l’avvio delle nozze tra Renault e Fca , difficilmente gli altri grandi dell’auto staranno alla finestra.
Tra l’altro Jaguar Land Rover è ancora gestita da ex dirigenti Bmw, tra cui Ralf Speth, l’amministratore delegato dell’azienda, che ha trascorso 20 anni in Bmw prima di entrare a far parte di JLR, e Wolfgang Ziebart, l’ingegnere che ha progettato iPace. Ziebart è un ex membro del consiglio responsabile per lo sviluppo tecnico della casa bavarese, la quale ha già un accordo per la fornitura di un motore a 8 cilindri alla Jaguar Land Rover.
Bmw punta ad avere 12 modelli full-electric entro il 2025. Attualmente l’unico modello a batteria del marchio Bmw è la i3 recentemente rinnovata e tra l’altro molto sofisticata nostostante l’età (nata nel 2013) visto che è tutta in carbonio. Bmw tra l’altro si appresta al debutto della iNext che, finora apparsa come concept, arriverà nel 2021.
Il gruppo di Monaco avrà cinque nuovi modelli completamente elettrici: la i3, la Mini Electric, la iX3, la i4 e la iNext. Poi, entro il 2025, l’offerta arriverà ad almeno dodici modelli. E includendo ibridi plug-in il portafoglio di vetture elettrificate del gruppo tedesco comprenderà, quindi, almeno venticinque modelli nel 2025.
A favorire l’ampliamento dell’offerta provvederanno l’architettura flessibile sviluppata considerando questo genere di propulsione, un sistema di produzione globale e l’evoluzione del gruppo propulsivo - il nuovo debutterà con la iX3 nel 2020 - che porterà in dote sia una sensibile riduzione dei costi sia una minore dipendenza dalla disponibilità di “terre rare”.
Il primo veicolo elettrico di JLR èla Jaguar I-Pace, suv premiato come auto dell’anno. Il gruppo britannico intende raddoppiare gli sforzi per tagliare i costi dopo che ha registrato una perdita di 4 miliardi di dollari all’inizio di quest’anno, colpita da un calo della domanda di suv in Cina e da una stretta normativa sulle emissioni diesel.
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