Bnl salva con una partnership l’Azzurro Scipioni, sala romana dedicata ai capolavori senza tempo
Le conseguenze della pandemia sul cinema avevano costretto il fondatore a considerare inevitabile la chiusura di questa “cattedrale” del cinema d'autore
di N.Cot.
I punti chiave
- La cattedrale del cinema d’autore doveva chiudere
- Il futuro della settima arte non sarà scritto senza i cinema
- Una sala dedicata ai capolavori senza tempo
3' di lettura
Sulle porte di sicurezza ospiti illustri e non, hanno lasciato una traccia, un disegno, una dedica. Testimonianze a volte geniali, come quella del poeta russo Evtuschenko “La felicità è una sofferenza stanca”o scherzose come la scritta di Alberto Moravia “A Silvano Agosti dal nome estivo e faunesco”. Frasi piene d’affetto per una sala che ha cercato di tenere in vita la parte più nobile del cinema d’autore, facendo incontrare per 40 anni il mondo del cinema nobile con il pubblico. La cattedrale del cinema d’autore, l’Azzurro Scipioni in via degli Scipioni a Roma, a un passo da San Pietro, non chiuderà i battenti grazie al supporto di Bnp Paribas, che ha messo in atto un piano d’azione per evitare la chiusura della storica sala romana, simbolo e luogo del cinema indipendente e d’autore. Un luogo che ha ospitato i grandi del cinema italiano come Antonioni, Fellini, Monicelli, Scola, Bertolucci, Bellocchio, e ancora Storaro, Piovani.
La cattedrale del cinema d’autore dove a chiudere
Le conseguenze della pandemia sul cinema avevano costretto Silvano Agosti, regista, sceneggiatore, fondatore e anima del cinema Azzurro Scipioni, a considerare inevitabile la chiusura definitiva di questa “cattedrale” del cinema d'autore. Ora la partnership di 5 anni con Bnl e la capogruppo Bnp Paribas darà nuova linfa al cinema Azzurro Scipioni. L’impegno permetterà, dopo una ristrutturazione conservativa dei locali, di rinnovare la sala, darle nuova vita e aprire nuove prospettive di sviluppo.
Il futuro della settima arte non sarà scritta senza i cinema
Jean-Laurent Bonnafé, amministratore delegato del Gruppo Bnp Paribas si è detto lieto «di sostenere la continuità dell’Azzurro Scipioni, che occupa un posto importante nella vita culturale romana ed è parte integrante della storia del grande cinema italiano. Sono convinto che il futuro della settima arte non sarà scritto senza i cinema. Più che mai, dobbiamo mostrare loro il nostro sostegno collettivo e tutelare questa parte del patrimonio cinematografico». Il presidente di Bnl Luigi Abete ha sottolineato come Bnl e Bnp Paribas «si propongono di rilanciare e rivalorizzare le attività dell'Azzurro Scipioni in continuità con la filosofia del suo ideatore. L'arte cinematografica ha valenza universale, supera i confini e fa dialogare le diverse culture: valori che fanno parte dell'identità multiculturale ed inclusiva del Gruppo». La proposta - che si basa sul presupposto della continuità del rapporto contrattuale di locazione con la proprietà dell’immobile - punta a sviluppare una partnership che supporti le iniziative del cinema Azzurro Scipioni la cui programmazione è curata dall'Associazione culturale L'Immagine, presieduta da Silvano Agosti.
Una sala dedicata ai capolavori senza tempo
Il cinema è nato nel 1983 proprio da un’idea di Silvano Agosti, regista, sceneggiatore e montatore, che lamentava l'impossibilità per film indipendenti di essere proiettati nelle normali sale cinematografiche. E ha voluto creare un luogo dedicato ai capolavori senza tempo, al cinema d’autore, alle pellicole recenti e a tutte le sue opere personali.. Fedele al suo desiderio di far conoscere al pubblico opere di qualità, Agosti ha riportato sulla scena film spariti dalla programmazione, spesso dimenticati. Parallelamente a queste proiezioni, nelle sale del cinema si sono tenute numerosi eventi culturali, come i recital di poesia di primavera o i concerti estemporanei di grandi compositori per il cinema come Ennio Morricone. Il nome della sala nasce da due elementi cari ad Agosti: un sogno in cui il grande Charlie Chaplin lo rimproverava perché il cinema non lontano da casa sua era chiuso e l’impossibilità per un film indipendente come quello di Franco Piavoli “Il pianeta azzurro”, nonostante il grande risultato al Festival di Venezia e il successo di critica, di avere accesso anche a una sola delle duemila sale sul territorio nazionale. «Ho deciso di aprire una sala dalla quale nessuno avrebbe osato cacciare il cinema d'Autore. Così è nato il cinema Azzurro Scipioni, azzurro per via del film “Il pianeta azzurro” e Scipioni perché si trova in Via degli Scipioni». Firmato Silvano Agosti.
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