la lettera al premier

Boccia a Conte: «Industria al servizio del Paese, ma servono correttivi»

Proseguire le attività non espressamente in lista, ma funzionali a quelle essenziali

di Nicoletta Picchio

Conte annuncia: chiusi tutti i servizi non essenziali fino al 3 aprile

2' di lettura

Confindustria «sta affrontando con senso di responsabilità» la decisione del governo di sospendere le attività produttive non essenziali. E sta offrendo «tutto il supporto possibile», in linea con le informazioni ricevute dopo il confronto di ieri sera. Ma la «stretta» decisa dal governo va contemperata «con alcune esigenze prioritarie del mondo produttivo».
Sono le prime righe della lettera che Vincenzo Boccia, numero uno di Confindustria, ha inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ringraziandolo per la convocazione e confermando la volontà dell’industria italiana di collaborare affinché si possano avere alimentari, prodotti farmaceutici e servizi essenziali, individuando le soluzioni operative più efficaci.

La lettera del presidente di Confindustria al premier Conte

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Proseguire le attività non espressamente in lista, ma funzionali a quelle essenziali
È necessario, per esempio, con una disposizione generale, «consentire la prosecuzione di attività non espressamente incluse nella lista e che siano però funzionali alla continuità di quelle ritenute essenziali». Occorre poi, scrive Boccia nella lettera, un’analoga disposizione che consenta la prosecuzione di quelle attività che non possono essere interrotte per ragioni tecniche. Inoltre c'è l'esigenza che la prosecuzione possa essere garantita con procedure amministrative semplificate. Vanno anche fatte salve quelle attività di natura manutentiva, finalizzate a mantenere in efficienza macchinari e impianti. Inoltre è indispensabile che non si presta in modo efficace a definire le attività industriali.

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Liquidità per preservare l’operatività delle aziende
Nella conclusione il presidente di Confindustria ha fatto di nuovo presente al premier l’esigenza delle imprese di avere liquidità, di preservare l’operatività delle aziende che fanno parte di filiere internazionali, di valutare i provvedimenti relativi all'operatività della Borsa e del mercato finanziario, per evitare impatti negativi sulle società quotate. «Per tutte queste ragioni – ha concluso Boccia – è fondamentale considerare le proposte di Confindustria che le abbiamo anticipato con il documento del 20 marzo».

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