Boccia: il governo abbia una linea e non crei ansie al mondo produttivo
A giudizio del numero uno degli industriali «non bisogna smontare quanto di buono è stato fatto per Industria 4.0, che non sono degli incentivi ma una linea di direzione dell'industria italiana. Poi serve una dotazione infrastrutturale all'altezza del nostro Paese, quindi partire da una manovra anticiclica a partire dalle risorse già stanziate che ammontano a circa 70 miliardi, secondo i dati della nostra associazione dei costruttori»
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«Più che le incertezze del caso Umbria, rivolgo un appello al governo per darsi una linea di direzione e non creare ansia al mondo produttivo». Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, sulle tensioni interne al governo Conte anche alla luce del risultato delle regionali. Questo esecutivo, ricorda il leader di Viale dell'Astronomia, «aumenta le tasse alle imprese e ad alcuni settori come ad esempio i due miliardi sulla plastica, che è una tassa rilevante. E poi c'è ancora il dibattito sulla sugar tax e anche qui si penalizzano prodotti più che comportamenti». Trai temi c'è anche quello dell'evasione fiscale, «dove va bene elevare le pene per chi ha una sentenza definitiva ma non bisogna legare una distorsione sulla certezza del diritto».
Ddl bilancio è a rischio? Conflitto non aiuta nessuno
«Questo bisogna chiederlo ai politici, certo il conflitto non aiuta nessuno». La domani dei cronisti è se le tensioni interne al governo possano mettere a rischio la manovra 2020. «Ci sono criticità che vediamo nel confronto con questo governo e non ultimo il conflitto al suo interno, che non ci consente di capire la direzione da tenere».
Dopo Draghi ora politica anticiclica tocca a governi
«Ieri abbiamo salutato il presidente Draghi a Francoforte. È stata una bellissima iniziativa ed è emerso con grande chiarezza che l'euro non è una dimensione economica, ma politica ed ora tocca ai governi fare il possibile per sostenere una politica anticiclica». Per il presidente di Confindustria l'obiettivo è «evitare che le difficoltà dell'economia arrivino addosso ai cittadini».
Confermare Industria 4.0, meccanica specchio del Paese
A giudizio di Boccia «non bisogna smontare quanto di buono è stato fatto per Industria 4.0, che non sono degli incentivi ma una linea di direzione dell'industria italiana. Poi serve una dotazione infrastrutturale all'altezza del nostro Paese, quindi partire da una manovra anticiclica a partire dalle risorse già stanziate che ammontano a circa 70 miliardi, secondo i dati della nostra associazione dei costruttori». La meccanica, continua il leader degli industriali, «cresce perché è specchio dell'industria del Paese che guarda ai mercati globali e sta reagendo. Abbiamo bisogno di concentrarci su quello che noi riteniamo una grande manovra anticiclica sia in chiave italiana che europea».,
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