Boeing, l’aumento delle consegne fa salire il fatturato
Riviste al rialzo le produzioni dei 737 Max da 31 a 38 al mese e dei Dreamliner a quattro
di Mara Monti
2' di lettura
Boeing ha registrato una perdita di 149 milioni di dollari nel secondo trimestre nonostante i maggiori ricavi per 19,75 miliardi di dollari nel periodo (+18%) e consegne di 136 velivoli tra aprile e giugno.
A pesare sul risultato trimestrale sono stati il settore space and defence e gli alti costi di produzione, mentre per la divisione commerciale la produzione dei suoi aerei più popolari è in costante aumento: per il 737 Max, la produzione è prevista attestarsi a 38 aerei al mese dagli attuali 31 e per il 787 Dreamliner wide-body da quattro a cinque al mese entro la fine dell’anno. In Borsa, il titolo è salito oltre il 5% dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre migliori delle aspettative.
Secondo il ceo David Calhoun, il gruppo sta migliorando il ciclo di produzione e i rapporti con i fornitori: «Con la forte domanda e la ripresa del traffico aereo, stiamo costantemente aumentando i nostri tassi di produzione attraverso programmi chiave e crescenti investimenti», si legge in un comunicato stampa. Boeing è stata afflitta da problemi nella catena di approvvigionamento che sono continuati durante il secondo trimestre, con ricadute sulle consegne del 737.
La ripresa del traffico aereo e la raffica di consegne hanno consentito di generare un flusso di cassa di 2,58 miliardi di dollari nonostante le interruzioni nella produzione del 737 Max e del 787 Dreamliner con il target annuale confermato tra 3 miliardi e 5 miliardi di dollari. Confermato anche l’obiettivo di consegne di nuovi aerei tra 400 e 450 di 737 Max narrow-body e tra 70 e 80 Dreamliner wide-body entro fine 2023.
Attesi in serata i risultati semestrali di Airbus.
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