Bollette: per i bonus sociali arrivano adeguamenti e contributo straordinario. Ecco come funzionano
In arrivo nuovi aiuti per le fasce più disagiate. Ecco in cosa consistono e chi potrà accedere all’agevolazione
di Celestina Dominelli
I punti chiave
3' di lettura
Con l’ultimo decreto Aiuti approvato nei giorni scorsi, il governo ha messo in campo, insieme alla conferma dell’Iva ridotta sul gas al 5% e al taglio degli oneri gas anche per l’ultimo trimestre, delle misure di aggiornamento del bonus sociale, lo sconto in bolletta per le famiglie con disagio economico (in base all’Isee) o di disagio fisico (quando nel nucleo familiare è presente una persona che dipende da apparecchiature elettriche salva-vita). Ma di cosa si tratta e quali saranno i benefici per i percettori dell’agevolazione? Vediamo in dettaglio i due interventi deliberati nei giorni scorsi dall’esecutivo.
L’adeguamento del bonus base
La prima misura serve in sostanza ad aggiornare il bonus ai livelli attuali della spesa per luce e gas, perché le compensazioni integrative, introdotte dall’autunno del 2021, non sono state rinnovate per l’ultimo trimestre. L’articolo 1 del decreto fa infatti scattare l’adeguamento di questo bonus base che è rimasto fermo negli ultimi due anni in virtù della presenza di assegni extra e che invece adesso l’Arera ha allineato in modo da garantire, come prevede il meccanismo di funzionamento del bonus sociale, una riduzione del 30% della spesa attesa per il IV trimestre 2023 per l’elettricità e del 15% di quella per il gas.
Le classi di agevolazione
La stessa Arera, con l’ultimo aggiornamento trimestrale, ha poi fissato l’ammontare di questo adeguamento riprendendo il principio fatto valere finora per l’erogazione del bonus sociale. Che passa attraverso la suddivisione degli aventi diritto in più classi di agevolazione. In sostanza questi aggiornamenti, che andranno a sommarsi al bonus ordinario, saranno differenziati a seconda delle caratteristiche di chi riceve il beneficio. Un primo gruppo sarà rappresentato dai nuclei il cui Isee è inferiore ai 9.530 euro e riceve il bonus aggiornato nella misura del 100%. Un secondo gruppo con Isee fino a 15mila (soglia valida per tutto il 2023) riceve il bonus aggiornato nella misura dell’80%. Infine, le famiglie molto numerose (quelle cioè con almeno 4 figli a carico) possono avere accesso al bonus aggiornato anche con un Isee più alto (fino a 30mila euro per il 2023).
Per tutti, come già avveniva per il bonus ordinario elettrico, l’aggiornamento sarà crescente a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Mentre per il bonus gas l’ammontare è differenziato in funzione della categoria d’uso: il bonus è inferiore se il gas è usato solo per cucina e acqua calda; se è usato anche per riscaldamento, è differenziato in funzione della zona climatica (più fa freddo e più l’agevolazione sale).
Il contributo straordinario
Il provvedimento porta poi con sé un’altra novità: un contributo straordinario per coloro che sono già titolari del bonus sociale elettrico (più di 4 milioni di famiglie). Il governo ha stanziato fondi per 300 milioni a sostegno di questa misura la cui erogazione replica quella appena delineata per il bonus, cioè crescente in funzione della numerosità dei componenti del nucleo familiare.
Quanto valgono in concreto gli interventi del governo
Facciamo qualche esempio: per il primo gruppo di aventi diritto, l’intervento del governo si traduce così guardando alle tabelle appena pubblicate dall’Arera e disponibili sul sito dell’Autorità (www.arera.it): per le famiglie da 1-2 componenti, l’aggiornamento del bonus nel trimestre varrà 11,04 euro e il contributo straordinario ammonta a 57,04 euro/trimestre che sommate al bonus base corrispondono a una riduzione della spesa sul mese di ottobre di circa 33 euro al mese (che salgono a 48 euro al mese per le famiglie con oltre 4 membri).
Per il secondo gruppo, invece (quelli cioè con Isee superiore a 9.530 euro ma sotto o pari a 15mila euro con meno di 4 figli a carico): la somma delle due integrazioni (adeguamento dell’assegno e contributo straordinario) e del bonus base porta a una riduzione della spesa nel mese di ottobre di circa 30 euro per le famiglie meno numerose (1-2 componenti), che sale a 44 euro per i nuclei con oltre 4 componenti.
La compensazione integrativa per il bonus gas
L’adeguamento del bonus, vale la pena di ricordarlo, scatta solo per i titolari del bonus elettrico (che rappresentano la platea più ampia tra i percettori di questo tipo di agevolazione), non per quelli che hanno diritto al bonus per disagio fisico o al solo bonus gas. Per queste ultime due categorie, ci sarà invece la compensazione integrativa: crescente per fasce di potenza nel caso del bonus per disagio fisico e per consumo extra rispetto a un utente tipo (cioè più sale il consumo di elettricità per l’utilizzo dell’apparecchiatura salva vita più cresce il contributo), mentre nel caso del bonus gas l’ammontare aumenta, come detto, in funzione della fascia climatica e del tipo di utilizzo.
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