Dal nucleare alle ferrovie: ecco cosa paghiamo con le bollette
In attesa della soluzione che il governo metterà in campo per ridurre i nuovi rincari in arrivo in autunno, ecco una mini-guida per capire le voci contenute nella bolletta
di Celestina Dominelli
I punti chiave
3' di lettura
Se la soluzione al tema del caro-bollette, sarà la sterilizzazione dell’Iva o un nuovo taglio come quello messo in campo a luglio, lo capiremo presto. Anche perché il governo è al lavoro per cercare di ridurre gli effetti dei forti rincari per luce e gas in arrivo in autunno. «Bisogna ragionare su come è costruita una bolletta, va riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore» ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Ma, intanto, può essere utile chiarire cosa paghiamo nella bolletta di un cliente tipo della maggior tutela (famiglia o microimpresa) con la spesa destinata alla materia energia e con l’esborso che invece va a coprire i cosiddetti “oneri di sistema” diventati via via sempre più significativi. Ecco le voci principali per capirne di più.
1- Quali voci sono incluse nella spesa per la materia energia?
Secondo le indicazioni dell'Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), che lavora da tempo a migliorare la leggibilità e la comprensione della fattura energetica, la prima pagina della bolletta indica il costo medio unitario del kilowattora/standard metro cubo, come rapporto tra la spesa totale e i consumi fatturati. In questo insieme sono compresi più tasselli, a cominciare dalla spesa per la materia energia che raggruppa i costi di approvvigionamento dell'energia elettrica o del gas e quelli per la vendita al dettaglio. Due elementi che pesano, rispetto al totale dell'esborso, rispettivamente per quasi il 52% e il 75% nella fattura elettrica e per il 38% circa e il 6,2% in quella del gas.
2 - Cosa coprono i costi su trasporto e gestione contatore?
Insieme all’esborso destinato a coprire la materia energia, figura poi la spesa per il trasporto e la gestione del contatore che costituisce, tra luce e gas, più o meno un 16-17% del totale della spesa e che va a coprire tutti i servizi di distribuzione, misura, trasporto e perequazione della distribuzione e della trasmissione. Si tratta sostanzialmente del supporto che va a coprire i costi per trasportare e distribuire sulle reti l'energia utilizzata nelle nostre abitazioni e per gestire e leggere i contatori, oltre che i dati delle loro letture.
3 - Quali attività sono finanziate dagli oneri di sistema?
L'altra voce consistente è quella relativa ai cosiddetti oneri di sistema: si tratta di spese che vanno a finanziare attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale, introdotte nel tempo da specifici provvedimenti normativi. Con il passare degli anni, gli oneri sono andati crescendo e questo ha aperto il dibattito sull'opportunità del prelievo in bolletta. L'Autorità, dal canto suo, ha più volte insistito sulla necessità di una loro revisione che potrebbe passare dal trasferimento degli stessi nella fiscalità generale.
4 - Cos’è la componente Asos?
Le aliquote degli oneri generali da applicare a tutte le tipologie di contratto sono distinte in oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione (Asos) e oneri rimanenti (Arim). Dentro la prima, sono inclusi innanzitutto gli oneri che vanno a supportare gli incentivi alle fonti rinnovabili e alla cogenerazione Cip 6/92. Quest'ultimo tassello rimanda a un provvedimento, adottato appunto dal governo nel 1992, che in sostanza premia l'energia prodotta da terzi e ceduta alla rete elettrica nazionale che sia stata prodotta da fonti verdi, rifiuti o impianti ad alta efficienza. All'interno della componente Asos, ci sono poi anche i costi che coprono le agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (note anche come “energivori”).
5 - E la componente Arim?
Sotto la voce “Arim”, ci sono invece tutti gli oneri rimanenti che pesano per poco meno del 20% su tutto il pacchetto oneri. L’Arim comprende più costi che vanno a supportare diverse partite: dallo sviluppo tecnologico e industriale agli oneri per la messa in sicurezza del nucleare e per compensazioni territoriali, dal sostegno della ricerca di sistema alle compensazioni per le imprese elettriche minori, dagli esborsi a sostegno dei regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci a quelli necessari per garantire il bonus elettrico, l'agevolazione prevista in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico.
6 - Quanto valgono le tasse in bolletta?
È l'ultima voce in bolletta che comprende l'Iva e le accise. Nell'ultimo aggiornamento trimestrale dell'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente, questa componente ha pesato per 2,89 centesimi di euro sulla bolletta elettrica (il 12,6% del totale della spesa) e per 30,17 centesimi di euro in quella del gas (35,6%) considerando il totale di accise, Iva e addizionale regionale.
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