energia e misure per le imprese

Bollette, trattative in corso per un taglio da 2-3 miliardi

Moratoria sulle rate dei finanziamenti per ricerca e per la Nuova Sabatini

di Celestina Dominelli e Carmine Fotina

(Flavia Scalambretti / AGF)

3' di lettura

Si partirà con alcune misure ritenute più essenziali, quindi da inserire subito nel decreto legge sull’emergenza economica. Altri interventi viaggeranno invece verso un più ampio decreto crescita-ricostruzione che potrebbe richiedere ancora alcune settimane. Ecco che il lunghissimo elenco di proposte ministeriali per le imprese e per l’industria sarà sdoppiato.

Tra le novità più rilevanti che potrebbero entrare nel primo Dl, c’è una riduzione delle bollette elettriche (per 2-3 miliardi, secondo la proposta del ministero dello Sviluppo economico) anche se fino a sabato non era ancora stata decisa la platea dell’intervento. Tre le ipotesi: solo per le Pmi, per tutte le imprese o anche per le famiglie, ipotesi che però renderebbe molto esiguo il beneficio per singola utenza. Questo tipo di operazione, caldeggiata da molto tempo dalle organizzazioni delle piccole imprese e sostenuta dal Movimento 5 Stelle, è sempre rimasta nel cassetto in quanto, vista l’entità del costo, ci potrebbe essere un impatto rilevante sugli indicatori di finanza pubblica. Un ostacolo che, però, al ministero dello Sviluppo, guidato dal grillino Stefano Patuanelli, ritengono ora superabile alla luce dell’ampia flessibilità sulle regole che sarà concessa dalla Commissione per l’emergenza in corso.

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Le vie per ridurre i costi
Il confronto è in corso in queste ore e si lavora a una soluzione che garantisca comunque l’equilibrio economico-finanziario dell’intero sistema. Le opzioni al vaglio sono diverse. Una delle strade sul tavolo passerebbe dall’ampliamento delle risorse della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea), il “salvadanaio” in cui viene versata una parte degli oneri pagati dalle nostre bollette e destinata a sostenere alcune attività di interesse pubblico. In pratica, verrebbero iniettati nella Csea 2-3 miliardi di ulteriori fondi per creare una sezione ad hoc che finanzierebbe l’emergenza con un intervento mirato. Un’altra via potrebbe invece passare dal trasferimento di una quota degli oneri di sistema (che valgono, se si guarda al dato 2019, circa 19 miliardi l’anno) sotto la fiscalità generale finanziando tali voci con un fondo ad hoc e quindi sottraendo tali importi dalle bollette. Ma quali? Per esempio, spostando, secondo la linea indicata in più occasioni dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), le componenti non usate per sostenere obiettivi di sviluppo ambientalmente sostenibile o di contrasto alla povertà energetica, come quella che finanzia gli sgravi alle imprese energivore (Aesos) e la voce che copre i costi di smantellamento delle centrali nucleari dismesse (A2Rim), solo per citarne alcune.

Fondo di garanzia e turismo
Tra le misure in fase di maggiore avanzamento, c’è il pacchetto sul Fondo di garanzia che copre i finanziamenti bancari alle piccole e medie imprese. Si prevede accesso gratuito generalizzato, fino al 31 dicembre 2021. L’importo massimo garantibile sarà di 2,5 milioni fino all’80% del finanziamento per garanzia diretta e fino al 90% per controgaranzia dei Confidi. La nuova dote per il Fondo potrebbe superare anche la cifra preventivata inizialmente di 1 miliardo di euro. Nel contempo dovrebbe essere eliminata la penale di 300 euro che grava sulle banche per ogni finanziamento che ha già ottenuto la garanzia ma che poi non viene perfezionato. Novità in vista anche per le operazioni di microcredito con la soglia che potrebbe salire da 25mila a 50mila euro.
Per incentivare il turismo una volta superata la crisi, invece, si lavora a un bonus, riservato a chi ha redditi tra 7.500 e 25mila euro, che arriverebbe fino a 325 euro per soggiorni di almeno tre notti in località italiane, da consumare entro il 2020.

Rc auto e poste
Si va poi verso l’estensione da 15 a 30 giorni del periodo di validità della polizza Rc auto dopo la scadenza. Per gli incentivi alle imprese, scatterà la moratoria sulle rate relative ai finanziamenti agevolati della Nuova Sabatini e agli incentivi per la ricerca e sviluppo a valere sul Fondo crescita sostenibile.
Gli uffici dello Sviluppo economico hanno poi preparato una disposizione che, per evitare contatti, fino al 31 maggio obbligherà i postini a depositare in cassetta anche raccomandate, assicurate e pacchi dopo aver accertato la presenza del destinatario.

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