Bologna, al debutto un Its per la cybersicurezza. Scommessa sul digitale
Nuovo anche il sistema di reclutamento: un corso-concorso che alla fine del biennio formativo garantisce uno sbocco occupazionale immediato e sicuro
di Ilaria Vesentini
2' di lettura
Bologna fa da battistrada di nuovi percorsi formativi per la cybersecurity e la transizione cloud, prendendo per mano i giovani dai banchi di scuola fino al lavoro con progetti di sistema a misura di Pa e di imprese.
Il 13 giugno sono stati infatti presentati sotto le Due Torri due iniziative pilota, che «devono diventare rapidamente un punto di partenza da cui far nascere molti ulteriori momenti di formazione nel Paese», afferma il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi.
Il debutto
Il primo progetto è il nuovo Its sulla cybersecurity per la Pa, che nascerà entro fine anno a Bologna (e, in parallelo, a Perugia), grazie al protocollo di intesa firmato da tutti i 55 Comuni dell’Area metropolitana emiliana per fare massa critica sulla Missione 1 del Pnrr sulla sicurezza cibernetica degli enti locali e grazie alle risorse della Regione Emilia-Romagna, che finanzierà in toto i due anni post diploma: «Un’operazione sperimentale – evidenzia l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla – che consegniamo al Paese per farne un modello. Non bastano le infrastrutture digitali se non ci sono le competenze». Nuovo anche il sistema di reclutamento: un corso-concorso che alla fine del biennio formativo garantisce uno sbocco occupazionale immediato e sicuro. «L’ambizione è riuscire a diplomare tra gli 8mila e i 10mila studenti l’anno», precisa il parlamentare Serse Soverini (Pd) presentando il progetto con il sindaco di Bologna Matteo Lepore e l’assessore allo Sviluppo economico dell’Umbria, Michele Fioroni. Il corso trae linfa dal protocollo bolognese, ma parte subito su un doppio binario per diventare patrimonio del Paese, non dei partiti (l’Emilia-Romagna è guidata dal centrosinistra, l’Umbria dal centrodestra).
“Expedition”
L’altro progetto, invece, non è al debutto ma è un unicum in Italia nell’alternanza scuola-lavoro ed è stato riconfermato ieri per un altro triennio. Si tratta di “Expedition”: programma di formazione su IoT, IA, sostenibilità, cybersecurity, imprenditorialità per le scuole superiori creato dalla Fondazione Mast (l’istituzione filantropica di tecnologia, arte e innovazione del gruppo bolognese Coesia) assieme alla casamadre e all’Ufficio scolastico regionale, che dal 2015 a oggi ha portato 7mila studenti di 19 scuole superiori a cimentarsi in libertà sui driver 4.0, attraverso il learning by doing e il lavoro in team. «La fase di trasformazione in atto sarà ancora lunga e per l’Italia sarà fondamentale avere imprese capaci di essere creative, di produrre cose non tutte uguali fra loro per rispondere a bisogni che ancora non ci sono», conclude il ministro Bianchi in occasione del rinnovo 2022-2025.
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