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Bologna, Sew-Eurodrive investe 30 milioni per un Technology Center

Progetto per un “Drive technology center” a Bologna presentato in Regione

di Ilaria Vesentini

2' di lettura

Il progetto da 30 milioni di euro per un “Drive technology center” a Bologna è già stato approvato dalla casamadre tedesca di Bruchsal, nel Baden-Wurttemberg, e presentato oggi alla Regione Emilia-Romagna. L'obiettivo di Sew-Eurodrive è aprire le porte del nuovo polo italiano dell'automazione entro il 2026.

Nei 14mila metri quadrati tra stabilimento, Drive Academy e laboratori di R&S che sorgeranno nel quartiere Borgo Panigale, prima periferia del capoluogo emiliano, la multinazionale familiare tedesca - da oltre 90 anni sinonimo di automazione industriale, motoriduttori e inverter – si occuperà di studiare e produrre soluzioni per muovere prodotti e processi industriali in modo green e digitale, a servizio di tutti i settori strategici del territorio, dall'alimentare all'automotive, dal tabacco alla logistica. Con l'impegno di assumere 80 persone a regime.

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«Questa regione offre un contesto di eccellenze sia tecnologiche che culturali, perché oltre ad avere un contesto industriale estremamente effervescente è permeata di una cultura umanistica ideale per costruire un futuro sostenibile. Da qui la scelta di Bologna, posizione ideale per creare un triangolo di fertilità tecnologica con gli ecosistemi di Karlsruhe e Leuven. Attraverso progetti sperimentali, di innovazione tecnologica (trasformazione digitale, economia circolare) ed evoluzione dei modelli di leadership, il nuovo Drive Technology Center vuole contribuire all'evoluzione delle piccole e medie imprese che operano sul territorio, in organizzazioni agili, innovative e sostenibili», commenta Hans Krattenmacher, managing director Corporate innovation mechatronics di Sew-Eurodrive.

Il gruppo ha 21mila dipendenti in 54 Paesi e 4,2 miliardi di euro di fatturato con 17 stabilimenti e 120 brevetti attivi, fondato nel 1931 in Germania e rilevato nel 1945 dalla famiglia Blicke, ancora oggi al timone con la seconda generazione dei fratelli Juergen e Rainer. La multinazionale è presente in Italia dal 1968, con un altro Drive Technology Center a Solaro, nel Milanese, e uffici regionali (Drive Centers) a Torino, Milano, Bologna, Verona, Caserta e un ufficio vendite a Pescara.L'annuncio conferma che la Legge emiliano-romagnola 14/14 per l'attrattività di capitali e investimenti ad alto tasso di innovazione e sostenibilità, dà buoni frutti.

«Siamo di fronte a un progetto importante – affermano il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore Vincenzo Colla, senza precisare l'entità del contributo regionale –. Il fatto che la scelta sia caduta sull'Emilia-Romagna ci rende orgogliosi degli investimenti che abbiamo fatto in ogni ambito, a partire dalle reti dell'alta formazione e dell'alta tecnologia e il Tecnopolo di Bologna, che vedono insieme università e imprese, i saperi e le professionalità che qui si possono trovare, ricerca e sviluppo, logistica, qualità della vita stessa, così come la capacità di fare sistema tra istituzioni e realtà imprenditoriali>.

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