La frenata dei prezzi Usa riporta le Borse al top da giugno. Per Tim +9% in una settimana
Piazza Affari ha guadagnato l'1,7% in una settimana, per Wall Street quattro settimane di fila di rialzi
di Paolo Paronetto e Andrea Fontana
Le ultime da Radiocor
Borsa: Europa apre in calo con Fed "falco", a Milano (-0,6%) giu' le utility
*** BTp: spread con Bund apre in lieve rialzo a 190 punti, rendimento al 4,82%
Bce: Lane, crescita salari nel 2023 non e' in linea con stabilita' prezzi
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La frenata dei prezzi negli Stati Uniti a luglio ha segnato la settimana di Borsa permettendo ai principali listini europei di tornare ai massimi da due mesi e a Wall Street di infilare la quarta settimana consecutiva di rialzo. Piazza Affari ha recuperato l'1,7% nell'ottava e oltre il 10% dai minimi dell'anno segnati a luglio.
Le Borse europee hanno chiuso ancora in positivo l'ultima sessione prima di Ferragosto (Milano resterà chiusa lunedì) e Wall Street ha proseguito nel suo rally, chiudendo in positivo con il Dow Jones a +1,27%, lo S&P 500 a +1,73% e il Nasdaq a +2,09% . Gli investitori cercano un punto di equilibrio tra i segnali di rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti, alimentati da un altro dato sui prezzi all'import, e le dichiarazioni degli esponenti di vertice della Federal Reserve, che sembrano ritenere necessari nuovi rialzi dei tassi di interesse. Nonostante i dati positivi sull'inflazione pubblicati in settimana, Thomas Barkin - presidente della Fed di Richmond - ha detto che servirà alzare i tassi d'interesse finché l'inflazione non tornerà al 2%. "Siamo felici di vedere che l'inflazione comincia a scendere, ma vorrei vedere un'inflazione sotto controllo e ai livelli" a cui mira la Fed; "finché non succederà, penso che dovremo continuare ad alzare i tassi", ha detto, intervistato dalla Cnbc.L'attenzione degli operatori resta così rivolta al difficile equilibrio tra stretta di politica monetaria e tenuta dell'economia: l'ultima indicazione di rallentamento arriva dal Regno Unito, dove nel secondo trimestre dell'anno il Pil è sceso dello 0,1% su base congiunturale.
A Milano Tim, Nexi e Banco Bpm sotto i riflettori
A Piazza Affari il FTSE MIB ha sfiorato i 23mila punti e ha recuperato quasi il 12% dai minimi di metà luglio. Tre i titoli protagonisti della giornata di Borsa: il gruppo dei sistemi di pagamento Nexi grazie ai rumor che la vogliono nel mirino dei fondi di private equity; Telecom Italia, sulle indiscrezioni che parlano di un piano di Fratelli d'Italia per nazionalizzare la rete con l'intervento di Cdp; Banco Bpm, con le posizioni nell'azionariato di JpMorgan che riaprono la speculazione sull'asse tra la banca d'affari e Credit Agricole (primo azionista con il 9,2%) e sulle mire francesi nel capitale di Piazza Meda. Per Exor primo giorno con la doppia quotazione ad Amsterdam e a Milano: dal 27 settembre la holding resterà solo sugli scambi olandesi.
Scatta Nexi, voci su interesse private equity
Per quanto riguarda Nexi, secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia Reuters, alcuni fondi sarebbero pronti ad acquisire e a delistare la società dopo la recente discesa delle valutazioni dell'intero settore. Nei mesi scorsi, così, Nexi avrebbe ricevuto diverse offerte «non sollecitate» da parte di potenziali acquirenti, tra cui il private equity Silver Lake. I contatti con l'a.d. Paolo Bertoluzzo si sarebbero interrotti a fine marzo a causa della distanza tra le parti in tema di prezzo. In ogni caso, il titolo Nexi ha perso il 50% circa dai massimi del luglio 2021 in un trend discendente che ha coinvolto anche i concorrenti, ed è quindi inevitabile che le attuali valutazioni rendano il gruppo appetibile agli occhi dei player interessati. Nei giorni scorsi ricostruzioni di stampa avevano parlato di un incontro avvenuto a luglio tra lo stesso Bertoluzzo e l'amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco.
Tim in rally, rumor su nazionalizzazione con vittoria destra
Per quanto riguarda invece Tim, segnalano dalle sale operative, le quotazioni hanno beneficiato delle indiscrezioni su un piano di nazionalizzazione della società che farebbe parte del programma elettorale di Fratelli d'Italia. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, l'obiettivo del partito guidato da Giorgia Meloni sarebbe ottenere una «sovranità digitale» mantenendo il controllo pubblico sulla rete di telecomunicazioni. Il piano passerebbe da un'acquisizione di Tim da parte di Cdp, seguita dalla vendita di circa 30 milioni di clienti tra fisso e mobile a concorrenti per circa 13 miliardi, nonché della controllata Tim Brasil per 4 miliardi. In questo modo lo Stato manterrebbe il controllo della rete, dimezzando allo stesso tempo il debito della società. Nell'ultima settimana il titolo ha guadagnato oltre il 9%.
Wall Street ancora su e i gruppi cinesi se ne vanno
In buon rialzo Wall Street. I listini azionari statunitensi sono saliti ancora dopo essere stati protagonisti di un deciso recupero negli ultimi due mesi: da metà giugno il Nasdaq ha recuperato il 25%, l'S&P500 il 15% circa. Le Borse Usa puntano alla quarta settimana consecutiva in rialzo grazie alla speranza, suffragata dagli ultimi dati, che l'inflazione abbia toccato il picco. Dopo i prezzi al consumo e i prezzi alla produzione, anche i prezzi all'import sono scesi dell'1,4% rispetto al mese precedente contro attese per un calo dell'1%. Si è trattato del primo calo dal dicembre 2021 e del maggior ribasso dall'aprile 2020. Intanto, cinque società cinesi quotate negli Stati Uniti hanno annunciato che si ritireranno dalla Borsa di New York. Tra le società che hanno deciso per il delisting figurano i gruppi petroliferi Sinopec e PetroChina e il gruppo assicurativo China Life Insurance. Hanno annunciato una mossa simile anche il gruppo cinese dell'alluminio Chalco e una sussidiaria di Sinopec con sede a Shanghai.
Usa, sale fiducia dei consumatori ad agosto
Ad agosto, gli statunitensi si stanno dimostrando più ottimisti sull'economia rispetto al mese precedente. L'indice preliminare sulla fiducia redatto mensilmente dall'Universita' del Michigan è stato pari a 55,1 punti, dopo i 51,5 di luglio (51,1 la lettura preliminare); le attese erano per un dato a 52,5. La componente che misura le aspettative per il futuro e' salita da 47,3 a 54,9, quella sulla situazione attuale e' diminuita da 58,1 punti a 55,5.
BTp, rendimento 10 anni resta sopra il 3%
Sull'obbligazionario, è salito leggermente lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 208 punti dai 205 del closing della vigilia. In aumento il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,07% dal 3,02% dell'ultimo riferimento registrato precedentemente.
Dollaro in risalita, petrolio in calo
Sul mercato valutario, l'euro vale 1,0250 dollari da 1,0327 della chiusura precedente. La moneta unica è indicata anche a 137,03 yen (da 137,11), mentre il rapporto dollaro/yen è a 133,57 (132,75). In calo i prezzi del petrolio: il Brent ottobre scende a 98 dollari al barile, il Wti settembre a 92 dollari. Fermo il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterda: il contratto settembre cala 205 euro per megawattora.
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