Bonomi (Confindustria): l’Ue adotti una politica industriale comune
Il presidente degli industriali a Madrid in occasione della riunione dell’associazione delle industrie europee: «Stop all’impostazione dirigista assunta su alcuni provvedimenti, come quello sull'automotive e sul packaging»
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«Abbiamo richiamato l'attenzione sulla necessità che l'Europa adotti una politica industriale comune e abbandoni l'impostazione dirigista assunta su alcuni provvedimenti, come quello sull'automotive e sul packaging». Questo il commento del presidente di Confindustria Carlo Bonomi in occasione del Copres Business Europe in corso a Madrid. L'associazione delle industrie europee, composta da 40 federazioni industriali europee, si è riunita in Spagna su invito della Ceoe, la Confederazione degli imprenditori spagnoli, in vista dell'assunzione della presidenza di turno dell'Ue da parte del governo iberico.
«Tutti i Paesi sono pienamente concordi sul principio della neutralità tecnologica per affrontare le transizioni in atto – ha chiarito Bonomi. Inoltre, in vista delle elezioni europee del 2024 gli industriali europei ritengono necessario che l'Ue si posizioni come continente industriale, che governi adeguatamente e nei tempi corretti le transizioni ambientali e digitali e che si impegni verso una maggiore autonomia sulle materie prime e sulle tecnologie chiave, tra cui le terre rare, i semiconduttori e i pannelli solari, l'intelligenza artificiale. È fondamentale – ha aggiunto il leader degli industriali italiani - consentire un approvvigionamento energetico a prezzi competitivi e, in questo senso, l'Ue deve dotarsi di un mercato dell'elettricità con investimenti a lungo termine perché su queste sfide si giocherà il futuro del nostro manifatturiero». Tra i temi al centro della riunione tra le Confindustrie europee anche il nuovo Patto di Stabilità e Crescita che, secondo Carlo Bonomi «è cruciale che salvaguardi e favorisca gli investimenti».
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