Bonus 200 euro, dalle colf ai disoccupati: ecco chi deve fare domanda e chi no e quali sono i tempi
Per i lavoratori domestici domanda entro il 30 settembre. Per percettori di Naspi e Dis-coll bonus in via automatica a ottobre. Entro il 31 ottobre serve la domanda per collaboratori e stagionali
di Claudio Tucci
I punti chiave
2' di lettura
Per badanti e colf c’è tempo per chiedere i 200 euro fino al 30 settembre; ad agosto l’Inps ha iniziato a pagare l’una tantum “anti inflazione” ai primi lavoratori domestici, su 445.875 istanze finora presentate 427.634 sono state già definite. Dopo circa quattro giorni lavorativi dalla trasmissione, badanti e colf possono consultare a video, nel punto di accesso alle “Prestazioni non pensionistiche”, sezione bonus 200, l’esito della loro richiesta. Tempi e modalità diverse per altre categorie di lavoro, sempre interessate dalle novità previste dal primo decreto Aiuti. Poi con il decreto Aiuti bis i 200 euro ampliano la platea. Ma procediamo con ordine.
Per disoccupati erogazione automatica
L’Inps ricorda che a ottobre il 200 euro sarà erogato (in maniera automatica) ai titolari di Naspi e Dis-Coll (purché in disoccupazione a giugno), ai beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e ai titolari delle ex indennità Covid previste dai decreti Sostegni e Sostegni bis.
Per collaboratori e stagionali domande entro il 31 ottobre
Entro il 31 ottobre dovranno invece presentare domanda per i 200 euro queste altre categorie di lavoratori, previste dalla legge:
- collaboratori coordinati e continuativi, con contratto attivo al 18 maggio e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35mila euro per il 2021;
- stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35mila euro (nella platea sono ricompresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
- iscritti al fondo pensione lavoratori dello spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non oltre i 35mila euro; autonomi occasionali privi di partita Iva iscritti alla gestione separata alla data del 18 maggio e che abbiano versato un contributo mensile nel corso del 2021;
- incaricati di vendite a domicilio, iscritti alla gestione separata alla data del 18 maggio, che possono far valere per il 2021 un reddito superiore a 5mila euro derivante da tale attività.
Le novità previste dal decreto Aiuti bis
Questa è la prima fase. Il secondo tempo del bonus 200 euro si gioca poi con il decreto legge n. 115/2022 (cosiddetto Aiuti bis), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 185 del 9 agosto 2022, che ha previsto l’estensione del bonus 200 euro a lavoratori come cassaintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati dal 1° luglio 2022, oltre al finanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per l’erogazione del bonus 200 euro ai professionisti.
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