Bonus 200 euro ai professionisti: click day unico a settembre
Intesa tra le Casse per far partire insieme le istanze. La data sarà fissata in sede Adepp. Le risorse coprono 477mila beneficiari fino a 35mila euro. Solo altri quattro sostegni per gli autonomi
di Alessandra Caputo e Valeria Uva
3' di lettura
Ai professionisti servirà una domanda con tanto di click day, a settembre, per ottenere i 200 euro del bonus anti-inflazione. Il decreto del Lavoro con i criteri di accesso a questa misura di sostegno non fissa le date per le richieste, e lascia liberi Inps e Casse private di organizzarsi per accogliere le domande.
In attesa che il provvedimento arrivi in Gazzetta Ufficiale, gli enti di previdenza di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e altri professionisti ordinistici stanno già preparandosi al flusso di richieste. La decisione finale sarà presa al rientro dalle ferie, nella sede collegiale dell’Adepp, ma l’orientamento è chiaro: si partirà tutti insieme per evitare che eventuali sprint anticipati possano avvantaggiare qualche categoria. Del resto le risorse non sono infinite: 95,6 milioni per i professionisti ordinistici, dopo che il decreto Aiuti-bis ha portato a 600 milioni il Fondo per tutte le partite Iva. Sono sufficienti per 478mila domande e ogni settimana è previsto un monitoraggio dei flussi prima del via libera a nuove erogazioni.
«La volontà degli enti è quella di coordinarsi per fare un click day unico – conferma la vicepresidente di Adepp, Tiziana Stallone – così come già avvenuto per i 600-1.000 euro del reddito di ultima istanza; abbiamo già una mappatura della possibile platea dei beneficiari». La relazione tecnica ne stima 477mila (in linea con la capienza dello stanziamento), basandosi su dati del Lavoro e, probabilmente, anche sull’esperienza del reddito di ultima istanza che, con requisiti in parte coincidenti, era andato a oltre 500mila iscritti.
I fondi quindi dovrebbero bastare, ma l’erogazione – con anticipo a carico delle Casse – avverrà comunque in ordine cronologico. Da qui l’importanza di farsi trovare pronti alla data del click day.
I criteri
Il decreto ha fissato un limite di reddito complessivo di 35mila euro nel 2021, da cui vanno esclusi «i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata». Possibile che qualche Cassa conosca già il dato 2021 e possa quindi svolgere i primi controlli già in fase di erogazione.
La domanda
Si farà con autocertificazione di tutti i requisiti: oltre al reddito, si dichiarerà di non aver percepito prima i 200 euro come dipendente o pensionato, e l’iscrizione alla Cassa con almeno un versamento dal 2020 (il Dm non fa cenno alla regolarità contributiva). Richiesto anche il possesso della partita Iva: requisito piuttosto scontato, che però talvolta – ad esempio per i medici liberi professionisti che fanno sostituzioni – non è automatico. Probabile che Adepp e le Casse riescano a far tesoro delle piattaforme allestite per il bonus 600 euro, ma aggiustamenti saranno inevitabili e dunque servirà del tempo prima della partenza.
Gli altri sostegni
Il bonus 200 euro è uno dei pochi strumenti di sostegno ancora attivi per i professionisti. Archiviata la prima emergenza pandemica, infatti, a settembre 2022 ne restano aperti solo altri quattro (si veda la scheda sopra).
1.Il primo tra questi, il credito di imposta di Industria 4.0. I professionisti possono utilizzarlo per investimenti in beni strumentali nuovi, ma solo con riferimento ai beni “generici”, diversi da quelli interconnessi. È il comma 1061 della legge 178/2020 che lo prevede.
Il credito di imposta spetta per spese fino al prossimo 31 dicembre 2022. Resta però sempre possibile prenotare i beni entro fine anno, con pagamento dell’acconto del 20% del costo di acquisizione, e poi concludere gli investimenti entro il 30 giugno dell’anno successivo.
2. È stata poi estesa ai professionisti la misura che consente di ottenere contributi compresi tra 300 e 2.500 euro per favorire la digitalizzazione. Previsto un voucher connettività per abbonamenti ad internet ultraveloce da richiedere ad uno qualunque degli operatori accreditati, fino ad esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, non oltre il 15 dicembre 2022.
3. Spetta ai lavoratori autonomi anche il credito di imposta del 50% previsto per acquistare sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Il tetto di spesa per gli esercenti arti e professioni è di 5mila euro per ogni immobile adibito all’attività.
L’importo deve risultare da una fattura o documento commerciale pagata con mezzi diversi dal contante per coloro che non esercitano attività di impresa in contabilità ordinaria. L’utilizzo è in compensazione, con F24.
4. Infine, spetta anche ai lavoratori autonomi il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari. La domanda “preventiva” doveva essere presentata entro lo scorso 8 aprile per spese sostenute fino al prossimo dicembre. Coloro che lo hanno fatto e che hanno effettivamente sostenuto le spese, devono a gennaio del prossimo anno ricordarsi di inviare la dichiarazione sostitutiva a consuntivo.
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