ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùI costi dell’energia

Bonus benzina e bollette, gli aiuti per i redditi bassi pensati dal governo

A fine mese scadono i sostegni per il caro bollette (compresa la proroga del bonus sociale)

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2' di lettura

Un bonus benzina per tutelare gli automobilisti dalla corsa dei prezzi dei carburanti e nuovi sostegni per arginare il caro bollette. Parte da queste misure, e dall’obiettivo prioritario di aiutare i redditi bassi, la sfida d’autunno del governo. Strade che corrono parallele al lavoro di preparazione della manovra che entra ora nel vivo con una serie di appuntamenti cruciali culminando a fine mese con la definizione delle risorse davvero disponibili.

Bonus benzina

In cima alle emergenze c’è l’aumento dei prezzi della benzina. L’idea cui si lavora resta quella di un bonus carburanti, pensato soprattutto per i redditi più bassi: ci si concentra sull’individuazione dello strumento più adeguato e della potenziale platea e l’interlocuzione avviata nell’ultimo Consiglio dei ministri potrebbe prendere un’accelerazione in una delle prossime riunioni.

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Bonus contro il caro bollette

A fine mese scadono i sostegni per il caro bollette, compresa la proroga del bonus sociale. E il governo è già al lavoro per studiare le prossime mosse. «Stiamo valutando» la conferma delle misure scattate a luglio, spiega il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. Si attende dunque un decreto prima della fine del mese. In cui potrebbe figurare anche il nuovo bonus, destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito, annunciato a marzo.

Il nodo superbonus

Riflettori sempre puntati infine sul superbonus, un fardello che pesa sui conti pubblici e che non smette di creare situazioni di difficoltà per famiglie e imprese. L’idea è che questa agevolazione “ereditata” e tutt’altro che gradita dall’esecutivo diventi uno strumento per «tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere, non chi se li può permettere e magari così non li paga», ha messo in chiaro il sottosegretario all’Economia Federico Freni. In concreto si pensa a riaprire cessioni e sconto in fattura ma solo per i redditi più bassi. Una strada che però presenterebbe qualche difficoltà, osserva Freni: «Se il credito del superbonus fosse cedibile solo da chi ha redditi bassi il problema sarebbe risolto, solo che poi abbiamo dei vincoli anche costituzionali».

Il cantiere della manovra

Il lavoro sulla manovra intanto parte dalla certezza dei capisaldi: taglio del cuneo, sostegno ai redditi più bassi, attenzione massima alle famiglie e alla natalità. Il problema resta la difficile caccia alle risorse - la verifica si farà con la Nadef entro il 27 settembre -, mentre tra i ministri si registrano i primi malumori per i tagli chiesti dal Mef, che tra pochi giorni, entro il 10 settembre, attende di ricevere da tutti le proposte di risparmi.

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