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Dopo i ristori anti-Covid e i bonus per rivitalizzare il comparto edilizio, il governo è corso ai ripari per frenare gli effetti economici del conflitto ucraino, varando il Dl aiuti. La «straordinaria» attività di consulenza tributaria sul fronte incentivi, dunque, si fa strutturale e, sostanzialmente, «ordinaria».
A monte c’è l’ampia produzione normativa, che impone a imprese e contribuenti di conoscere nel dettaglio le sfaccettature dei decreti. A partire dal 2020, con la crisi pandemica, gli studi tributari sono stati fortemente impegnati in attività di consulenza. Attività che sta diventando sempre più centrale, considerata la nuova crisi innescata dalla guerra russo-ucraina.
Secondo il commercialista Luca Occhetta, presidente dello studio Pirola Pennuto Zei & Associati (con sedi in 14 città, tra le quali Milano, Roma, Napoli, Londra, Shganghai, Pechino, Hong Kong), «ogni volta che vengono emanate misure agevolative, registriamo un interesse e quindi un incremento delle richieste di assistenza da parte dei clienti per comprendere le condizioni di applicabilità delle varie misure, questo anche a causa delle conseguenze in termini sanzionatori in caso di errore di applicazione degli incentivi, spesso complicata». La questione è di forte attualità, considerato che l’esecutivo è impegnato in continui restyling normativi per aiutare il sistema produttivo.
Lo studio Pirola Pennuto Zei & Associati ha «già avuto un incremento di lavoro fiscale legato al
Per il commercialista Marco Meulepas, co-managing partner dello Studio PwC Tls Avvocati e Commercialisti (17 sedi, tra le quali Roma, Milano, Bari e Napoli) assieme all’avvocato Giovanni Stefanin, «i servizi connessi ad incentivi fiscali sono fra quelli per cui nutriamo le maggiori aspettative di crescita. Gli obiettivi politici, come Industry 4.0 e la trasformazione ecologica e digitale, vengono in larga parte perseguiti tramite strumenti di incentivazione fiscale. Inoltre, la possibilità di cedere i crediti di imposta, monetizzandoli, sta diventando una caratteristica comune a molte misure agevolative, sebbene vadano risolti alcuni aspetti che impattano sulla capacità del mercato di assorbire questi crediti. In questo contesto, il nostro Brand e la nostra reputazione professionale possono rappresentare un’importante garanzia per tutti gli interlocutori, non solo per le aziende o per i privati che beneficiano degli incentivi, ma anche per gli istituti finanziari e le grandi compagnie energetiche che acquistano i crediti e per l’Autorità fiscale». Conclude che «si tratta di un’area in cui già ora stiamo lavorando molto, in particolare per quanto riguarda i Bonus casa, e dove negli ultimi anni abbiamo effettuato importanti investimenti in persone e tecnologia».
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