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Bonus cultura, Bonisoli: lo confermiamo per il biennio 2018 e 2019

di Giuseppe Latour

Il ministro Bonisoli a Pompei: la cultura ha bisogno di più soldi

2' di lettura

Il bonus cultura per chi compie 18 anni nel 2018 e nel 2019 sarà ripristinato. Ad affermarlo è il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli che in un lungo post su Facebook torna sulla vicenda del voucher dedicato ai consumi culturali, che venerdì scorso il Consiglio di Stato ha bocciato con un parere: per quest’anno e per il prossimo manca, infatti, la copertura di una norma di rango primario. Il governo, però, è intenzionato a rimediare al problema, attivando anche una commissione che dovrà lavorare a riformare l’agevolazione, cambiandone in parte i connotati.

Lo stop del Consiglio di Stato
Il ministro ricorda, anzitutto, che «il Consiglio di Stato ha bloccato la proroga del bonus cultura per il 2018-2019, a causa di errori compiuti dal precedente Governo. In altre parole, questo significa che il bonus cultura 2018 - quello che mi si accusa di voler eliminare - rischia di sparire a causa dell’incapacità di chi mi ha preceduto». Per Bonisoli è «ironico che gli stessi politici, che mi accusano di non voler rifinanziare il bonus cultura ai 18enni, hanno creduto a tal punto in questa misura che non sono stati in grado o non hanno voluto rifinanziarla».

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«Mezzo propagandistico»
Per il ministro, «il tema di come avvicinare i giovani alla cultura è un discorso molto più serio e non si affronta certo con un voucher una tantum che sa di mossa elettorale, di mezzo propagandistico perché non ha nulla di strutturale che possa dare il segnale di inversione di tendenza ed essere la radice sulla quale far crescere l'interesse dei nostri ragazzi verso la letteratura, il teatro, il cinema, la musica, la danza, l’arte, la storia e l’archeologia».

Verso il ripristino dei fondi
Detto questo, però, «i fondi per il 2018 e per il 2019 ci sono, verranno riattivati e verranno erogati ai nati nel 2000 e nel 2001. Nel farlo, abbiamo pensato di introdurre in modo graduale alcuni correttivi, per rimediare agli errori fatti in passato e preparare un programma strutturale per la promozione del consumo culturale, che assocerà progetti di diffusione culturale nelle scuole con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi culturali, a partire dal 2020». A proporre quali correttivi introduttre sarà «una commissione di esperti che si metterà subito al lavoro, per individuare i punti deboli del sistema partendo dall’analisi di come i fondi sono stato utilizzati».

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