Bonus rottamazione auto e sconto del 20% sui prodotti senza imballaggi: ecco il decreto ambiente
Un bonus fino a 2mila euro per rottamare le vecchie auto nelle città metropolitane più inquinate e fino a 5mila euro per chi rinnova il parco auto nelle imprese di consegne
di Gianni Trovati
3' di lettura
Una sforbiciata del 10% ai «sussidi ambientalmente dannosi», per avviare la loro progressiva cancellazione in 20 anni. Un bonus fino a 2mila euro per rottamare le vecchie auto nelle città metropolitane più inquinate e fino a 5mila euro per chi rinnova il parco auto nelle imprese di consegne.
Maxi-sconto sui saponi o alimentari sfusi, privi di confezione di plastica.
E poi , un potenziamento della Valutazione d’impatto ambientale, piani per il traporto pubblico sostenibile, una spinta ai parchi nazionali e il premio per la Capitale del verde.
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Il decreto
È tutto scritto in una bozza di decreto legge ambientale che Ilsole24ore.com è in grado di anticipare, e che potrebbe approdare al consiglio dei ministri di giovedì come prima mossa operativa del Green new deal inserito nel programma di governo.
Il piatto forte, e politicamente più delicato, è il taglio alle tax expenditures. L'articolo 6 della bozza prevede una riduzione del 10% all'anno, a partire dal 2020, degli sconti fiscali elencati dal «Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi» realizzato dal ministero dell'Ambiente.
I sussidi «dannosi»
Secondo l'ultimo censimento, che il ministro Sergio Costa ha voluto pubblicare a luglio, questi sussidi hanno tolto 19,3 miliardi al bilancio dello Stato nel 2017. Un taglio generalizzato del 10%, quindi, potrebbe portare nel 2020 poco meno di due miliardi alla causa del Green New Deal. Il tema, però, è spinoso, perché nell'elenco figurano per esempio gli sconti sull'acquisto di carburante per gli autotrasportatori e per l'agricoltura, ed è facile prevedere che l'ipotesi di ridurre gli sconti accenderà le proteste dei diretti interessati. Il governo però ci punta anche perché, come spiega lo stesso articolo 6, il 50% dei risparmi andrebbe girato alla promozione delle misure fiscali che sono invece amiche dell'ambiente (valgono già 15,2 miliardi secondo il censimento ministeriale) e al finanziamento di modelli sostenibili di produzione e consumo.
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Bonus rottamazione
Il testo promette anche un bonus rottamazione fino a 2mila euro per chi rottama la propria vettura omologata nella classe euro 4 o precedenti. Il bonus, sotto forma di credito d’imposta, non è per tutti, perché scatterebbe solo per i residenti delle Città metropolitane (cioè le vecchie province) delle zone più inquinate, quelle interessate da procedure d’infrazione Ue. Gli ammonimenti europei, con le procedure 2014/2147 e 2015/2043, sono in realtà molte, perché la prima riguarda Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio e la seconda si allarga anche a Liguria, Toscana, Molise e Sicilia. Il bonus, che non è collegato all’acquisto di auto nuove e sarebbe utilizzabile per cinque anni a patto di non comprare nei due anni successivi un’autovettura «non a basse emissioni», va però finanziato. E sul punto la bozza non dice molto, limitandosi a ricomprenderlo in un programma di incentivi da 200 milioni di euro alimentato da fondi del ministero dell’Ambiente.
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Sconto sugli acquisti senza imballaggio
Arriva anche un maxi-sconto sui saponi o alimentari sfusi, privi di confezione di plastica. «Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari». Lo sconto è diretto per gli acquirenti e sotto forma di credito di imposta, nel limite di 10 milioni l'anno, per i venditori.
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