Bonus trasporti, il click day dura solo un’ora: budget subito esaurito. Prossima chance il 1° ottobre
L'accesso alla piattaforma online del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a partire dalle ore 8, era vincolato alle risorse residue generate dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
3' di lettura
Pronti, via alle richieste per ottenere il bonus trasporti. Ma dopo poco più di un’ora il budget si è esaurito. A partire dalle ore 8 di oggi, venerdì 1° settembre, era infatti possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta del bonus trasporti, per comprare abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico. L’accesso alla piattaforma online del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, era legato ai residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto 2023.
Nuove richieste dal 1 ottobre
Sul sito viene specificato che si potrà tornare a richiederlo il 1 ottobre usufruendo degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre 2023.
Il precedente
Non è la prima volta che si verifica questa situazione. Negli ultimi mesi l’accesso era stato bloccato «per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto legge n. 5 del 14 gennaio 2023 (trasparenza dei prezzi dei carburanti, ndr)», come si legge sul sito del ministero, alla voce “richiedi il bonus”.
Il bonus si può chiedere per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico.Il richiedente accede con SPID o Carta d'Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne.
Fondi esauriti in pochi mesi
La finestra per accedere a questo incentivo dedicato a studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo non superiore a 20mila euro si era aperta lo scorso 17 aprile. Con a disposizione un totale di 100 milioni di euro, messi sul piatto dal governo Meloni, per comprare abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico (il buono è nominativo e utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale o di trasporto ferroviario nazionale. E non può superare l'importo di 60 euro). Le risorse si sono esaurite in pochi mesi e il 4 agosto risultavano oltre 1.875.600 bonus trasporti emessi.
Il sostegno è stato introdotto inizialmente dal decreto Aiuti del 2022 dal Governo Draghi e riproposto a gennaio dal governo Meloni con il decreto in materia di trasparenza del prezzo dei carburanti. Con un requisito di reddito più restrittivo rispetto allo scorso anno, quando il tetto massimo era a 35mila euro.
Misiani (Pd): il governo rifinanzi il bonus trasporti
L’opposizione incalza: «Se le risorse necessarie non verranno stanziate urgentemente, a settembre le famiglie si vedranno nuovamente negato il bonus trasporti e saranno costrette al click day per provare a rientrare tra i fortunati che il 1° settembre si contenderanno le (poche) risorse residue sul fondo, insufficienti per l’intera platea » dichiara il senatore Antonio Misiani, responsabile Infrastrutture della Segreteria del Pd. E aggiunge: «Tutto questo proprio nel momento di maggior bisogno, con la riapertura delle scuole e il rientro dalle ferie di un gran numero di lavoratori e con i prezzi di benzina e diesel ormai superiori ai 2 euro in buona parte del Paese. Come Partito Democratico torniamo a chiedere al Governo di utilizzare parte dell’extra gettito derivante dal caro carburante e rifinanziare subito il bonus trasporti».
Il “vecchio” bonus
Il bonus era nato nel dl Aiuti (decreto legge n. 50/2022) dove all’articolo 35 veniva istituito un Fondo con uno stanziamento iniziale di 79 milioni, saliti fino a 180. Questo Fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter per poi essere depotenziato nel dl Aiuti-quater (decreto 176/2022) del novembre 2022 che ha stabilito una sforbiciata di 50 milioni per finanziare le misure di calmieramento del caro-bollette per gli enti del Terzo settore. La dotazione era passata da 190 a 140 milioni di euro.
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