Bonus trasporti da 60 euro, fondi esauriti in poche ore: stop alle domande
Tra le 9 e le 16.51 sono 213.280 i nuovi bonus trasporti rilasciati per un controvalore pari a 12,2 milioni di euro. Il bonus serve per l’acquisto di un abbonamento per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia. Si può chiedere per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario. Il requisito è quello di un reddito complessivo non superiore a 20mila euro
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
3' di lettura
È durato circa nove ore il click day scattato alle ore 8 di oggi 1° ottobre per incassare il bonus trasporti da 60 euro per l’acquisto di un abbonamento mensile, plurimensile e annuale per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia. È stato un vero e proprio “assalto alla diligenza”, con 213.280 i nuovi bonus trasporti rilasciati. Tra le 8 e le 16.51 sono stati prenotati ticket per 12, 2 milioni di euro, derivanti dalla somma dei fondi residui generati dal mancato utilizzo dei bonus richiesti a settembre 2023 (221.775 euro) e dei 12 milioni di euro stanziati dal decreto 29 settembre 2023, n. 131, entrato in vigore appena sabato 30 settembre.
Stop alle domande, dunque, per ora. Gli eventuali fondi residui, generati dal mancato utilizzo di bonus rilasciati nel mese di ottobre 2023, saranno resi disponibili per un nuovo click day a partire dalle ore 8:00 del 1° novembre 2023
In sei mesi distribuiti quasi 109 milioni di euro
I quasi 100 milioni di euro stanziati con il cosiddetto decreto Carburanti (convertito poi in Legge 10 marzo 2023 n 23) si erano esauriti ad agosto dopo meno di cinque mesi dall’inizio delle erogazioni. Il click day fissato il primo settembre, legato ai residui generati dal mancato utilizzo di bonus prenotati ad agosto, ha visto il limitato budget prosciugarsi in un’ora. Con 24.322 nuovi voucher rilasciati. In meno di sei mesi dalla prima apertura della piattaforma (17 aprile) sono stati così distribuiti 109 milioni euro, controvalore di 2.134.354 bonus emessi.
I beneficiari
Il bonus trasporti si può chiedere per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico.Il richiedente accede con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne. Non serve l’Isee nè bisogna dichiarare il reddito, basta autocertificare di essere al di sotto della soglia dei 20mila euro di reddito nel 2022, spuntando una casella.
Come funziona la piattaforma
Per ogni accesso alla piattaforma è possibile presentare una sola domanda, per sé o per un figlio minore a carico. Per richiedere ulteriori buoni è necessario accedere di nuovo, indicando i codici fiscali dei diversi beneficiari. Eventuali figli maggiorenni, anche se a carico dei genitori, devono presentare domanda autonomamente. Al momento della richiesta inoltre, è necessario indicare il gestore del servizio di trasporto prescelto.
La finestra per accedere a questo incentivo dedicato a studenti, lavoratori, pensionati e cittadini comuni si era aperta lo scorso 17 aprile. A disposizione c’era un totale di quasi 100 milioni di euro, messi sul piatto dal governo Meloni.
Il “vecchio” bonus
Il sostegno è stato introdotto inizialmente dal decreto Aiuti del 2022 dal Governo Draghi (decreto legge n. 50/2022, dove all’articolo 35 veniva istituito un Fondo con uno stanziamento iniziale di 79 milioni, saliti fino a 180. Il fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter per poi essere depotenziato nel dl Aiuti-quater (decreto 176/2022) del novembre 2022 che ha stabilito una sforbiciata di 50 milioni per finanziare le misure di calmieramento del caro-bollette per gli enti del Terzo settore. La dotazione era passata da 190 a 140 milioni di euro. Il fondo è stato riproposto a gennaio dal governo Meloni con il decreto in materia di trasparenza del prezzo dei carburanti. Con un requisito di reddito più restrittivo rispetto allo scorso anno, quando il tetto massimo era a 35mila euro.
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