Turismo e incentivi

Bonus vacanze 2021: valido in agenzie e tour operator, ma non per affitti brevi

Un milione di famiglie lo ha ottenuto ma non ancora speso: allo studio la divisibilità del credito. Ancora disponibili 500 milioni

di Michela Finizio

Wedding, turismo, centri estivi: tutte le misure del decreto Sostegni bis

3' di lettura

Sono un milione e 98mila le famiglie che hanno ottenuto il bonus vacanze nel 2020 ma che non lo hanno ancora speso. Per un controvalore che si aggira intorno ai 500 milioni di euro. A loro si rivolge la possibilità, introdotta con il decreto Sostegni bis (Dl 73/21), di utilizzarlo anche presso agenzie di viaggio e tour operator, e non più solamente presso le strutture ricettive aderenti all’iniziativa.

L’ampliamento delle modalità di utilizzo del bonus risponde alla necessità di spingere le famiglie beneficiarie a spenderlo. «Non possiamo permetterci di avere risorse non spese dopo averle stanziate», ha detto pochi giorni fa il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

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LA MISURA
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Scarso utilizzo e possibilità di rilancio

L’insuccesso del bonus si legge nei numeri: su un totale di circa 2,5 miliardi di euro stanziati con il decreto Rilancio (di cui 1,67 per il 2020 e 733,8 milioni per il 2021), solo 820 milioni sono stati “prenotati” attraverso circa un milione e 886mila bonus vacanze assegnati lo scorso anno. E di questi, solamente 787mila sono stati effettivamente spesi, cioè meno della metà. Da qui nasce la priorità di spingere chi non lo ha ancora utilizzato a farlo quest’estate, o comunque entro fine anno. Il decreto Ristori del 28 ottobre scorso, infatti, ne aveva già prorogato la validità fino al 30 giugno 2021. Infine, dall’iter di conversione in legge del Milleproroghe è arrivata anche la proroga fino al 31 dicembre 2021.

Dal ministero del Turismo fanno capire che le risorse non possono essere riallocate e utilizzate per altre finalità, essendo crediti di imposta già messi a bilancio, quindi non resta che semplificare la procedura di utilizzo. In primis con l’estensione presso agenzie di viaggio e tour operator prevista dall’articolo 7, comma 3 del Sostegni-bis approvato dal Governo, che ora passa all’esame del Parlamento. Tra le altre ipotesi, poi, c’è la possibilità di riaprire quanto prima i termini per attivare nuove richieste da parte degli utenti che non hanno già ottenuto il credito nel 2020, assegnando così le risorse residue.

Allo studio anche la possibilità di introdurre la divisibilità del bonus, cioè la possibilità di utilizzarlo anche in più soluzioni, ad esempio per due viaggi o soggiorni differenti e con strutture diverse, oltre a renderlo cedibile, anche più volte. Su questo dovrà pronunciarsi anche l’agenzia delle Entrate: come previsto dall’articolo 176 del Dl 34/2020, le modalità di applicazione del tax credit sono definite con un provvedimento del Direttore.

Incluse agenzie e tour operator

Con l’entrata in vigore del Sostegni bis, intanto, chi è già in possesso del bonus ma non lo ha ancora speso, oggi può rivolgersi anche agli operatori turistici. «Fin dall’inizio avevamo chiesto che il bonus potesse essere utilizzato anche presso le agenzie, ma l’anno scorso non c’è stato modo», afferma Ivana Jelinic, presidente Fiavet, ricordando come anche molti albergatori finora abbiano avuto difficoltà ad accettarlo. «Il fatto che sia un credito di imposta - spiega - è l’elemento centrale del problema. In sostanza, si chiede agli operatori di anticipare quegli importi, proprio in un momento in cui il mondo del turismo ha problemi enormi di accesso alla liquidità».

Anche le agenzie di viaggio e i tour operator nelle prossime settimane dovranno quindi attrezzarsi per poter accettare i bonus, accreditati sull’app iO. Come per gli alberghi, sarà data la possibilità all’impresa di caricare il credito nel cassetto fiscale. «Ma bisognerà comunque vedere se l’azienda è in grado di anticipare fino a 400 euro per ogni prenotazione, magari per pagare e prenotare un pacchetto turistico presso terzi», aggiunge Jelinic.

Con il bonus si potranno quindi acquistare anche pacchetti all inclusive, compreso volo aereo o nave. Con l’unico vincolo che il servizio acquistato sia reso all’interno del territorio nazionale, come previsto dal decreto Rilancio. «Lo strumento nasce per promuovere l’Italia, non avrebbe senso utilizzarlo per acquistare un viaggio in Grecia», conclude la presidente Fiavet.

Esclusi gli affitti brevi

Restano invece ancora esclusi dal bonus vacanze gli affitti brevi, le case vacanze private, le locazioni turistiche gestite da property manager specializzati e gli acquisti effettuati tramite i portali per le prenotazioni online. «Se il problema è la liquidità, dare un credito di imposta ha poca efficacia», afferma Marco Celani, presidente di Aigab (Associazione italiana gestori affitti brevi). E il problema oggi si accentua, visto che le prenotazioni stanno arrivando tutte all’ultimo minuto, con tassi di cancellazione molto elevati. «Sarà un’estate che si giocherà sotto data», aggiunge Celani, ricordando che i tassi di occupazione delle case vacanza «a maggio 2021 sono stati circa del 17% e le prenotazioni per agosto al momento sono al 21%». Ancora ben lontani, insomma, dall’85% di occupazione estiva pre-covid.

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