Startup

Boom di download per Westudents, l'app (e la startup) degli studenti

di G.Rus.

2' di lettura

È un'idea, sfociata in una vera e propria startup in forma di Srl (con sede a Torino negli spazi di un'azienda locale, Goma Elettronica) e in un'app, che nasce per ottimizzare l'interazione tra gli studenti e la scuola, sfruttando un canale di comunicazione fresco e intuitivo. Ed è un'idea che ha subito riscosso successo presso la classe di utenza a cui si rivolge, gli studenti delle scuole superiori per l'appunto. A dirlo, in modo inequivocabile, sono i seguenti numeri, raggiunti senza aver speso un solo euro in marketing o pubblicità su Google e social network vari: 11mila follower su Facebook raccolti in poco più di un mese, 140mila “impression” registrate in un solo giorno sul sito (il 24 ottobre) e, soprattutto, oltre 10mila download nelle prime dodici ore dal lancio dell'app (attualmente il numero supera quota 12mila ed è destinato a salire ancora), che sono valsi rispettivamente il primo posto e l'ottavo posto nella categoria “istruzione” su Google Play e App Store in Italia e l'88esimo e il 111esimo nella graduatoria mondiale delle app “in tendenza”.

Sono numeri più che interessanti, dunque, quelli che salutano il debutto di Westudents, realtà composta da una dozzina di laureandi (dai 19 ai 22 anni) in diverse discipline quali economia, informatica, data science, ingegneria e design. Tutto nasce, come spiega Giorgio Morelli, il founder & Ceo (20enne studente alla Bocconi) della giovanissima startup, fra i banchi del Liceo Cavour di Torino e diventa qualcosa di concreto con lo sviluppo di un'applicazione che raccoglie tutto ciò che alimenta la vita di uno studente: voti, circolari, eventi, sondaggi e altro ancora. Un unico strumento, questo è nella sostanza Westudents, attraverso il quale i ragazzi possono avere accesso a tutte le informazioni della scuola e della loro classe. Direttamente dal loro smartphone.
Come funziona il servizio è presto detto: una volta scaricata l'app, si selezionano scuola e classe e la piattaforma funziona come un social network: ogni studente ha la possibilità di caricare i propri voti, controllarne la media generale e quella delle singole materie, interagire con i compagni di classe per condividere informazioni e contenuti inerenti la vita scolastica (orario delle lezioni, note, compiti assegnati, verifiche e interrogazioni) e, questa la virtù forse più importante della piattaforma, entrare a far parte di una community digitale aperta a tutti e utilizzabile da tutte le scuole italiane, con i rappresentanti d'istituto in veste di principali gestori della stessa. “Ci voleva un'app in grado di metterci in rete e di azzerare le difficoltà di comunicare con i compagni”, spiega in proposito Morelli, che si dice molto sorpreso dai risultati fin qui ottenuti ma dimostra anche idee chiare su come cavalcarli. Dopo aver mandato in tilt i server che ospitano il sito, per Westudents è infatti già tempo di guardare a fondi di investimento e angel investor per ottenere i finanziamenti necessari per sostenerne lo sviluppo. La missione, sulla carta, è chiara: diventare la piattaforma di riferimento in Italia per il mondo degli studenti (l'obiettivo è di arrivare a mezzo milione di download) e renderla sostenibile con i ricavi pubblicitari. Un pò come Facebook, insomma.

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