ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Borse, trimestrali e Madrid danno slancio. Milano chiude in rialzo dello 0,7%. Powell, Fed non esiterà ad alzare i tassi se appropriato

Greggio in rialzo di con il Brent gennaio sopra 80 dollari/barile e il Wti oltre 76 dollari. Bene Nexi a Piazza Affari e Adyen ad Amsterdam. Brilla anche Bper Banca

di Stefania Blasioli

La Borsa, gli indici del 9 novembre 2023

4' di lettura

(Il Sole24Ore Radiocor) - Terminano con uno buono slancio le Borse europee, con il Ftse Mib di Milano che chiude in rialzo dello 0,7% e l'Ibex di Madrid che si spinge in progresso dello +1,3% con l'accordo di governo raggiunto tra Sanchez e Puigdemont.
A dettare la direzione dei mercati è ancora la stagione delle trimestrali mentre gli investitori guardano agli interventi pubblici previsti in serata dei presidenti della Bce e della Federal Reserve per avere indicazioni utili a scrutare le prossime mosse degli istituti in termini di politica monetaria.
Tra i comparti a livello continentale si distinguono industria (con il sottoindice Stoxx 600 di settore a +2,6%) e chimica (+1,9%); giornata di debolezza per viaggi (-1,8%) e farmaceutici (-0,25%).

Usa: calano richieste sussidi disoccupazione, sotto stime

Negli Stati Uniti, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 4 novembre, è diminuito di 3.000 unità a 217.000 (seasonally adjusted), secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro; le attese erano per un dato a 220.000. Il dato della settimana precedente è stato rivisto da 217.000 a 220.000. Nel pieno della pandemia, gli Stati Uniti avevano registrato un massimo di 6,9 milioni di nuove richieste settimanali. Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi di disoccupazione – relativo alla settimana terminata il 28 ottobre, l'ultima per la quale è disponibile il dato – è aumentato di 22.000 unità a 1.834.000 unità (seasonally adjusted).

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Wall Street debole dopo serie positiva più lunga in 2 anni

E' debole la Borsa di Wall Street dopo che lo S&P 500 e il Nasdaq hanno messo a segno, mercoledì, la serie positiva più lunga in due anni. I mercati restano in attesa di indicazioni da parte dei banchieri della Federal Reserve sulle prossime mosse relative ai tassi d'interesse. Oggi, il presidente Jerome Powell ha affermato che la Fed continuerà a muoversi con cautela ma non esiterà ad alzare ancora i tassi se appropriato. Michelle Bowman, componente del Board della Fed, ha detto di aspettarsi che «saranno necessari altri rialzi dei tassi» e di essere «favorevole» ad altri rialzi «se i progressi sull'inflazione si interromperanno». Nel complesso, le indicazioni che emergono dagli ultimi giorni sono per una Fed intenzionata a raffreddare l'entusiasmo del mercato, già troppo convinto della fine dei rialzi dei tassi d'interesse.

A Piazza Affari strappa Nexi

Tra i titoli a Piazza Affari, vola in cima al listino Nexi con un guadagno del 9,7% dopo il rialzo di ebitda e ricavi e la conferma delle guidance, quando ad Amsterdam strappa il gestore di pagamenti elettronici Adyen (+38,3), anch’esso in scia alla trimestrale. Seduta da incorniciare per Bper (+4,6%) che, all'indomani dei conti con il rialzo dei profitti e l'aumento del target sull'utile 2023, aggiorna il nuovo massimo annuale a 3,278 euro per azione. In prima fila, spinte dai risultati di periodo, anche Azimut (+3,1%), Snam (+1,3%) e Prysmian (+1,2%), forti di un utile increscita nei nove mesi e guidance confermata per l’anno in corso. Fanalino di coda Hera (-1,26%) dopo la diffusione alla vigilia della trimestrale che ha visto un consistente calo dei ricavi nei primi nove mesi dell’anno. Ancora in rosso Cnh Industrial (-0,35%) in sofferenza per i risultati pesanti sui nove mesi, presentati martedì, con un taglio della guidance per il 2023.

Sale petrolio dopo i cali precedenti, euro sotto 1,07 dollari

Rimbalzano i prezzi del petrolio Brent dal minimo plurimensile toccato mercoledì, coprendo poco più di 80 dollari al barile. Seppure gli investitori sembrino meno preoccupati che la guerra tra Israele e Hamas possa coinvolgere altre nazioni del Medio Oriente, con possibili conseguenti stop alle forniture di petrolio, gli analisti si aspettano che il prezzo torni a salire tra i 90 e i 100 dollari in presenza di una domanda globale ancora in crescita e di un'offerta limitata. Sul valutario, l'euro si rafforza a 1,071 dollari (da 1,0694 al closing precedente) e vale 161,76 yen (da 160,93). Il cambio dollaro/yen è a 151,016. In forte rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 48,78 euro al megawattora (+6,5%)

Tesoro colloca 6 mld in asta BoT, lieve calo dei rendimenti

 Spread tra BTP e Bund in calo a circa 186 punti, quando il Tesoro ha assegnato in asta BoT annuali (scadenza 14 novembre 2024) per 6 miliardi, a fronte di una richiesta per 7,996 miliardi (1,33 il rapporto di copertura). In calo di 8 punti il rendimento, pari al 3,86 per cento. Il regolamento dei titoli e' fissato al 14 novembre.

Cina in deflazione a ottobre, prezzi -0,2% su anno

La Cina è scivolata in deflazione a ottobre. I prezzi al consumo segnano una contrazione annua dello 0,2%, contro il dato invariato di settembre e le stime a -0,1%, mentre quelli alla produzione cedono il 2,6%, in accelerata sul -2,5% del mese precedente e meglio del -2,6% di consenso degli analisti, portando la deflazione a 13 mesi consecutivi. Lo scenario tracciato dai dati dell’Ufficio nazionale di statistica complicano gli sforzi del governo centrale per portare l’economia su assetti più stabili di ripresa, considerando che anche su base congiunturale i prezzi al consumo hanno una contrazione dello 0,1% (era di -0,2% a settembre).

Bitcoin ai massimi da 18 mesi

Il Bitcoin è salito ai massimi di 18 mesi grazie all’intensificarsi delle aspettative di approvazione dei fondi negoziati in borsa per investire nella più grande criptovaluta. La criptovaluta ha guadagnato fino al 3,6% a 36.856 dollari giovedì nelle ore asiatiche, il livello più alto dal maggio 2022. I token più piccoli, Ether, sono saliti fino al 2,2%, mentre Solana è avanzato del 3,2%. I token digitali Terra and Luna hanno scatenato una profonda crisi l’anno scorso che ha spazzato via 1,5 trilioni di dollari del mercato delle criptovalute.

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