Le Borse festeggiano il calo dell'inflazione Usa, scivolone del dollaro. Milano (+1,75%) sui massimi dal 2008
L'indice dei prezzi americani a giugno ha registrato un aumento annuo del 3%, frenando dal +4% di maggio. Gli investitori intravedono politiche monetarie meno restrittive
di Eleonora Micheli
Le ultime da Radiocor
### Morning note: l'agenda di lunedi' 11 dicembre
Borsa: per Europa settimana positiva, bene Milano (+1,6%), Parigi la migliore (+2,5%)
Borsa: lavoro Usa riporta fiducia su economia, Milano (+0,94%) chiude ai massimi
5' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Borse europee in gran rialzo, sostenute dal dato sull’inflazione americana scesa oltre le attese. Gli investitori, pur mettendo in conto che a luglio la Federal Reserve con grande probabilità alzerà ancora di 25 punti base i tassi, ritengono che la politica monetaria diventerà meno intransigente nella lotta al caro vita, dopo i dati pubblicati relativi all’andamento dei prezzi al consumo Usa di giugno, saliti su base annua del 3%. Così gli indici mondiali hanno accelerato e Milano ha chiuso su nuovi massimi 2023, livelli che non si vedevano dal settembre 2008. Il FTSE MIB ha terminato in progresso dell'1,75%, a 28.552 punti. Lo spread si è portato a 172 punti (da 177 della vigilia) e il rendimento dei Btp a dieci anni al 4,268% (dal 4,41%). Nel resto d'Europa Parigi è salita dell'1,57%, Amsterdam dell'1,63%, Madrid dell'1,31% e Francoforte dell'1,47%. Londra ha terminato con un +1,83%.
Mercati convinti che politiche monetarie diventeranno meno restrittive
Le Borse europee sono partite ancora al rialzo, registrando la quarta seduta consecutiva di guadagni, dopo la brusca frenata accusata la scorsa settimana. Nel pomeriggio, poi, gli indici hanno incrementato i guadagni, festeggiando il dato sull’inflazione americana risultato migliore delle attese. In particolare a giugno i prezzi al consumo sono aumentati su base annua del 3%, dopo il +4% di maggio e contro attese attorno al 3,1%. Anche il dato "core", ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è calato al 4,8%, dal +5,3% di maggio, contro stime attorno al +5%. Gli analisti a questo punto ritengono che la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve, con dieci ritocchi al rialzo dei tassi fino allo scorso giugno (quando è stata presa una pausa di riflessione), stia dando i propri frutti. Sebbene la maggior parte degli economisti ritenga che a fine luglio l’istituto centrale alzerà ancora il costo del denaro di 25 punti base rispetto all’attuale livello del 5-5,25%, al tempo stesso non esclude che la mossa di questo mese possa essere l’ultima del 2023, anche se lo stesso numero uno, Jerome Powell, nelle scorse settimane ha parlato di due rialzi entro fine anno. Un altro dato importante per le decisioni della Fed, comunque, sarà quello in calendario domani 13 luglio, relativo all’andamento dei prezzi alla produzione. In tema di dati macro, stasera verrà svelato anche il rapporto della Fed sull’economia Usa, il così detto Beige Book. Intanto sale l’attesa per la stagione delle trimestrali che si aprirà Oltreoceano con la pubblicazione dei numeri di Jp Morgan, Citi e Wells Fargo. In Europa è certo che la Banca centrale europea alzerà il costo del denaro a fine luglio, ma poi adotterà le decisioni in base ai dati macro. La frenata dell’inflazione Usa e una possibile revisione della politica monetaria Usa fanno intravedere spiragli di una politica monetaria meno restrittiva anche per il Vecchio Continente. Così le Borse hanno accelerato e Milano si è portata su nuovi massimi 2023, superando quelli toccati lo scorso 3 luglio (l'indice ha chiuso a 28.552 punti contro i 28.447 del 3 luglio), livelli che il Ftse Mib non testava dal settembre 2008.
St super star insieme alle società europee dei chip
A Piazza Affari si sono distinte le Stmicroelectronics (+4,79%), ben intonate con tutto il settore tecnologico sia grazie alla buona performance del Nasdaq, sia grazie a un re port favorevole di Jefferies su tutto il comparto dei chips. In particolare secondo gli esperti della casa d'affari il settore dovrebbe vantare una forte crescita degli utili per azione nei prossimi due anni, esattamente tra il 35% e il 180%. Si assisterà alla prima accelerazione nella seconda parte del 2023, dopo la fine della correzione del tema scorte in molti segmenti come quelli dei pc, degli smartphone e dei server. Per Jefferies l'industria nel suo complesso si espanderà di mille miliardi di dollari nei prossimi 8-9 anni. La casa d’affari, comunque, è cauta su St’, esprimendo un giudizio di 'Hold', rivisto da ‘Underperform’. I top picks per la casa d'affari sono invece Asml, Asm International, Aixtron, Soitec e Alphawave. In particolare lòe azioni della francese Soitec sono salite del 6,59%.
Bene le banche, gettonate anche azioni industriali
Sono andate bene le banche con Banca Mps in progresso del 2,4%,Intesa Sanpaolo dell'1,16%, Banca Pop Er dell'1,59% e Unicredit dell'1,88%. Sono rimaste sotto i riflettori le Banco Bpm (+2,3%): l’istituto ieri sera ha annunciato di aver dato un'esclusiva in favore di Fsi sgr, Pay Holding e Bcc Pay per la potenziale partnership sulla monetica annunciata il 18 aprile. Secondo indiscrezioni l’istituto avrebbe ricevuto di un'offerta di circa 600 milioni di euro, valutata in termini di pagamento upfront ed eventuale earnout. In gara era anche Nexi, che ad ogni modo, dopo un avvio debole, ha chiuso in rialzo dello 0,6%, anche se secondo Equita la notizia del mancato accordo sulla monetica ha «implicazioni marginalmente negative». Sono inoltre andate bene le società industriali, da Stellantis (+2,3%) a Iveco Group (+1,4%), Interpump Group (+2,9%). Il rialzo del greggio ha spinto all'insu' Eni (+2,27%), ma non Saipem (-1,14%), in controtendenza pagando dazio alle prese di beneficio dopo il recente rally. Sono inoltre risultate deboli le Ferrari (-0,17%) e le Davide Campari, sebbene quest'ultime con un colpo di coda sul finale abbiano chiuso in rialzo dello 0,5%. I titoli sono stati penalizzati dal rafforzamento dell'euro sul dollaro. Fuori dal paniere principale, le Comer Industries hanno perso l'1,89% nel giorno in cui hanno debuttato sull'Euronext Milano, passando dall'Euronext Growth Milan, dove erano sbarcate nel marzo 2019.
Tassi BoT annuali in asta salgono al top da giugno 2012
La risalita dei tassi non ha risparmiato le aste dei titoli di Stato. L'asta BoT a dodici mesi si è infatti chiusa con un assegnazione dei titoli a un rendimento medio ponderato semplice del 3,94% in rialzo di 31 punti base rispetto all'asta BoT di giugno. Si tratta del nuovo massimo dal giugno del 2012 (3,97% in quell'asta di oltre dieci anni fa). Sostenuta la domanda del mercato: a fronte di un'offerta del Tesoro per 8 miliardi, interamente assegnati, la richiesta ha superato i 10 miliardi (10,6 mld) con un rapporto di copertura di 1,33. Alla data di regolamento del prossimo 14 luglio, quindi, ci sarà in circolazione un importo di 8 miliardi del nuovo BoT scadenza 12/7/2024.
Euro si rafforza su dollaro, gas sotto i 30 euro, corre il greggio
Sul fronte dei cambi, l'euro si è rafforzato con vigore sul biglietto verde, portandosi a 1,1123 dollari (da 1,0993 ieri in chiusura). La moneta unica vale inoltre 153,90 yen (da 154,51), mentre il dollaro/yen è a 138,34 (140,54). Il gas, tra domanda debole e scorte in salita, è in forte calo: cede l’8% portandosi a 26,7 euro al MWh. Corre invece il petrolio, nonostante il rialzo delle scorte americane. Il Wti contratto di agosto si attesta a 75,59 dollari al barile (+1%). E’ stato annunciato che la scorsa settimana le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono notevolmente aumentate, registrando un rialzo di 5,946 milioni di barili a 458,128 milioni di unità, secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia, contro attese per un ribasso di 0,1 milioni di barili. .
loading...