Borse Ue contrastate, Milano -0,9%. Verbali Fed: rischio inflazione, possibile altro rialzo tassi
Piazza Affari debole dopo la giornata di chiusura di Ferragosto. Settore bancario attende indicazioni sulla tassa sugli extra profitti
di Flavia Carletti
3' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura contrastata per le Borse europee con Milano maglia nera all’indomani di una seduta di chiusura per Piazza Affari per Ferragosto. Il Ftse Mib ha perso lo 0,93%, quando a Francoforte il Dax40 è salito dello 0,14% e a Parigi il Cac40 è sceso dello 0,1%. Gli investitori sono apparsi prudenti in attesa dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, pubblicati stasera (alle ore 20 in Italia). I rischi al rialzo per l’inflazione sono “significativi” e questo potrebbe richiedere ulteriori rialzi dei tassi di interesse, afferma la Fed nei verbali della riunione del 25 e 26 luglio.
Sul fronte economico, resta alta l’attenzione al settore immobiliare cinese zavorrato da forti debiti, quando nella zona euro è stata confermata la lettura preliminare del Pil del secondo trimestre, con un +0,3% congiunturale e +0,6% tendenziale. Intanto dagli Usa sono arrivati alcuni dati migliori delle attese come l’avvio di nuovi cantieri e la produzione industriale. Questi dati, uniti alle vendite al dettaglio superiori alle stime, sono tornati a fornire argomenti ai "falchi" della Fed. E da "falco" ha parlato il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha ribadito che, pur essendo scesa, l'inflazione «è ancora troppo alta».
Dow Jones in calo a Wall Street dopo i verbali Fed
Indici in calo a Wall Street, che chiude a -0,52%, dopo i verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui emerge che i tassi d’interesse potrebbero continuare a crescere. Secondo il FedWatch Tool di Cme Group, c'è l'88,5% di possibilità che la Banca centrale statunitense decida, nella prossima riunione di settembre, di tenere i tassi d'interesse fermi. Secondo gli economisti di Goldman Sachs, poi, il taglio dei tassi comincerà nel secondo trimestre del 2024. Ieri, seduta in ribasso a causa delle preoccupazioni sullo stato dell'economia globale - in particolare su quella cinese - e sulle banche, dopo che l'agenzia Fitch ha avvertito che potrebbe abbassare il rating di decine di istituti, compresa JpMorgan Chase. Tra le trimestrali in programma oggi, spiccano quelle dei retailer TJX Companies e Target: la prima ha registrato profitti e utili sopra le attese e il suo titolo sale di oltre il 3,5%; la seconda, invece, ha tagliato l'outlook per l'intero anno, dopo ricavi inferiori alle attese, ma utili molto al di sopra del consensus e, per questo, il titolo guadagna oltre il 5 per cento.
Milano maglia nera, banche rallentano sul finale
Tra i titoli, a Piazza Affari seduta contrastata per il comparto bancario in attesa di sviluppi sulle possibili modifiche della tassa sugli extraprofitti. Sul finale, tuttavia, hanno prevalso le vendite e i titoli hanno chiuso con rialzi molto limitati o in rosso: Bper ha guadagnato lo 0,37% e Banco Bpm lo 0,07%, quando Intesa Sanpaolo è scivolata dello 0,65%, Banca Mps dell'1,79% e Unicredit dell'1,99%. Hanno chiuso in fondo al Ftse Mib, Saipem -3,59% e Cnh Industrial -2,67 per cento. Iveco Group (+1,16%) ha chiuso in testa al Ftse Mib, recuperando dopo la flessione registrata nella seduta di lunedì. In evidenza anche Amplifon (+0,76%), sulla scia delle indicazioni positive arrivate dalla concorrente Demant, che ha diffuso conti semestrali positivi e alzato le stime sul 2023.
Pil Eurozona +0,3%, bene produzione industriale giugno
Migliora la produzione industriale nell'Eurozona a giugno, il Pil si conferma in crescita dello 0,3% nel secondo trimestre. Secondo i dati diffusi da Eurostat, il Pil dell'Eurozona è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, come da stime preliminari. A giugno la produzione industriale è cresciuta dello 0,5% mensile nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'Unione europea, meglio delle attese. Rispetto a giugno 2022 la produzione industriale è calata dell'1,2% in entrambe le aree.
Petrolio poco mosso, rublo recupera dopo rialzo tassi
Sul mercato valutario, l'euro passa di mano a 1,0905 dollari (1,0919 in avvio, in linea con la chiusura di lunedì) e a 158,99 yen (158,77 e 158,68), mentre il rapporto dollaro/yen è a 145,784 (145,41 e 145,31). Il rublo ha recuperato terreno a 95,5 per un dollaro dopo la mossa della banca centrale russa, che ha alzato i tassi di interesse al 12%. Sul fronte dell'energia, poco mosso il prezzo del greggio: il contratto consegna Ottobre sul Brent scende dello 0,02% a 84,87 dollari al barile e quello scadenza Settembre dello 0,11% a 80,9 dollari al barile. In calo del 2,1% a 37,99 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam.
Spread BTp/bund in rialzo a 170, rendimento al 4,34%
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund al termine di una seduta caratterizzata ancora da scambi modesti per il clima agostano sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei. Il differenziale tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si attesta a 170 punti rispetto ai 164 punti dell'ultimo riferimento del 14 agosto. Il rendimento del titolo italiano sulla scadenza di 10 anni continua a salire e termina al 4,34% dal 4,27% del closing della vigilia.
loading...