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Borsa e longevity, oltre a cura e prevenzione ci sono anche lusso e viaggi

Ecco i settori e i titoli su cui puntare per entrare in questo megatrend

di Vitaliano D'Angerio

AdobeStock

2' di lettura

Cura e prevenzione. È la prima indicazione che salta fuori quando si approfondisce il tema della longevità, uno dei trend di investimento più interessanti e seguiti da gestori e singoli investitori. In realtà, gli attuali anziani possono essere definiti dei “super” anziani con interessi vastissimi. Secondo i recenti dati del rapporto Unifying Generations promosso da Edwards Lifesciences, e basato su un’indagine condotta su 2.338 italiani, gli anziani riconoscono la necessità di migliorare le proprie competenze digitali: il 36% afferma che vorrebbe imparare l’utilizzo della tecnologia e dei media digitali dai più giovani.

C’è pensione e pensione

Per chi si ritira dal lavoro, quindi, si aprono praterie di nuove attività. E, visto il Pil che producono, i gestori sono ben attenti a monitorare gli hobby delle generazioni già in pensione o prossime all’uscita dal mondo del lavoro.

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Ci sono però delle differenze, soprattutto per i Paesi di lingua inglese. «Il retirement, nei Paesi anglosassoni, ha un significato diverso da quella che è la nostra pensione – evidenzia Fabiano Galli, senior sales manager di Axa IM –. Lì c’è gente che esce dall’attività produttiva, ha accumulato ricchezza e intende godersela durante la vecchiaia. Quindi c’è sicuramente il tema cura e prevenzione ma ci sono anche viaggi e lusso. Le prime posizioni del fondo Axa WF Longevity Economy ne sono per esempio una dimostrazione: le prime due sono UnitedHealth Group, colosso del settore healthcare, e VeeVa Systems, azienda americana di cloud computing, ma la terza è Lvmh, leader del lusso».

I settori più tradizionali

Lusso, viaggi, prodotti per gli animali. La cura, e tutto quello che vi ruota intorno, resta comunque il pilastro della silver economy. Come muoversi quindi in tale ambito? «Il settore farmaceutico resta per noi ipervenduto e sottovalutato e, in generale, le valutazioni sono interessanti per le solide pipeline – evidenzia Andrea Mossetto, head of international business development & investment specialists di Cpram (Amundi) –. In secondo luogo, una parte del settore legato alle tecnologie medicali è stato colpito duramente dai ribassi. A nostro avviso, questo movimento è stato eccessivo».

E aggiunge: «Rimaniamo cauti nei confronti dei produttori di apparecchiature “consumer-oriented” come per esempio gli apparecchi acustici e gli impianti dentali, anche se alcuni recenti ribassi hanno reso nuovamente interessanti alcuni titoli».

C’è poi la protezione ovvero il settore assicurativo: «Abbiamo anche un’esposizione ai gestori finanziari come le assicurazioni – ricorda Mossetto –. Continuiamo a pensare che svolgano un ruolo importante nel nostro portafoglio beneficiando del contesto favorevole dei tassi d’interesse. Abbiamo ridotto, invece, la nostra esposizione ciclica legata al tempo libero: le compagnie aeree hanno già registrato un rimbalzo e sono vulnerabili agli aumenti dei prezzi del cherosene».

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