Borsa: Eni in altalena, analisti promuovono conti nonostante calo utili
E' stato anche annunciato l'accordo per l’acquisizione da parte di Versalis del restante 64% del pacchetto azionario di Novamont detenuto da Mater-B
di Stefania Arcudi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Eni viaggia a corrente alternata in una giornata in chiaroscuro per i titoli del comparto petrolifero (Tenaris ancora in discesa dopo il flop della vigilia e Saipem in spolvero a un FTSE MIB poco mosso). Il colosso petrolifero cerca di consolidare i rialzi dopo la trimestrale (utile netto in calo, ma sono state confermate la guidance sulla produzione di idrocarburi e sui target 2023) e dopo l'accordo per l’acquisizione da parte di Versalis del restante 64% del pacchetto azionario di Novamont detenuto da Mater-Bi. «Eni ha conseguito eccellenti risultati operativi e finanziari nonostante l’indebolimento dello scenario, grazie alla solidità del settore E&P che evidenzia il recupero della produzione d’idrocarburi, e al risultato di assoluto rilievo del settore Gas/Lng. Considerato anche il contributo delle bioraffinerie e della rete commerciale e la continua crescita del settore Plenitude & Power, il Gruppo ha realizzato 4,6 miliardi di utile operativo adjusted e 2,9 miliardi di profitti netti», ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Anche gli analisti hanno accolto con favore i conti: «Il primo trimestre è stato nettamente superiore alle attese, con outlook confermato ma a scenario costante», dicono gli esperti di Equita, sottolineando che «l'utile netto adjusted è risultato in declino prevalentemente per la discesa dei prezzi degli idrocarburi» e «l'Ebit è del 36% superiore alle attese, a livello di bottom line il beat è del 44% e anche la generazione di cassa è migliore delle attese con un impatto negativo del capitale netto circolante oltre le nostre attese (legato al mark-to-market dei derivati e alla stagionalità) che allinea circa la posizione finanziaria netta alle nostre attese». Anche per Banca Akros «i risultati di bilancio sono stati positivi e notevolmente migliori delle aspettative, con raccomandazioni e target confermati».
Come detto, Eni ha anche comunicato che Versalis, la società chimica di Eni e azionista di Novamont per una quota del 36%, e Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance, hanno firmato l’accordo per l’acquisizione da parte di Versalis del restante 64% del pacchetto azionario di Novamont detenuto da Mater-Bi. «L’acquisizione di Novamont, Benefit company certificata B Corp protagonista nel settore della bioeconomia circolare e nel mercato per lo sviluppo e la produzione di bioplastiche e biochemicals biodegradabili e compostabili, rappresenta una grande opportunità di accelerazione della strategia attraverso l’integrazione di una piattaforma tecnologica unica e complementare», ha detto Eni. Nell'operazione Unicredit è sole financial advisor di Eni/Versalis nell’acquisizione di Novamont.
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