Vaccini, soft Brexit e aiuti Usa spingono le Borse. Milano +0,7%, spread al minimo da 4 anni. Chiusura record a Wall Street
Wall Street e Francoforte ai massimi storici. Il sì di Trump al maxi-pacchetto per imprese e famiglie da 900 miliardi, l'accordo per l'uscita del Regno Unito dalla Ue senza scossoni e l'avvio del piano vaccinale in Europa hanno sostenuto i listini. Crolla Alibaba a Hong Kong. Spread giù a 108 punti
di Enrico Miele
4' di lettura
Il sospirato accordo su una “soft” Brexit, l’avvio della campagna vaccinale anti-Covid e la firma al fotofinish di Donald Trump sul maxi-pacchetto di aiuti a imprese e famiglie per 900 miliardi sostengono le Borse europee, che chiudono in rialzo una seduta vissuta all’insegna dell’ottimismo. La distribuzione delle prime dosi di vaccino Pfizer in tutto il Vecchio Continente aumenta così le speranze di una rapida ripresa economica nel 2021, relegando sullo sfondo i timori per la “variante inglese” del coronavirus, la cui diffusione è stata confermata in diversi Paesi nel corso del week end. Mentre Wall Street e il Dax di Francoforte aggiornano i massimi storici, la Borsa di Milano guadagna a fine giornata lo 0,72% con lo spread in calo a 108 punti, ai minimi dal 2016.
A Wall Street toccati nuovi record
Wall Street chiude record. La firma di Trump al pacchetto di stimolo all'economia e le campagne di vaccinazione sono i due fattori che alimentano gli acquisti anche dei titoli del settore turistico e dei viaggi, a partire dalle compagnie aeree. Il Dow Jones sale dello 0,68% a 30.403,97 punti, il Nasdaq avanza dello 0,74% a 12.899,42 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,87% a 3.735,36 punti
Il dottor Anthony Fauci, direttore dell'Istituto nazionale di malattie infettive, ha avvertito del probabile aumento dei casi di Covid dovuto dalle celebrazioni di Natale e Capodanno. Fauci ha poi espresso ottimismo sulla veloce distribuzione dei due vaccini approvati, ma ha detto di condividere le parole del presidente eletto, Joe Biden, che ha avvertito che «i nostri giorni più bui nella battaglia contro il Covid-19 sono davanti a noi, non dietro».
A Milano "effetto Brexit" su Leonardo, al top Moncler
A Piazza Affari ha spiccato Leonardo , visto il pericolo scampato di una Brexit senza accordo per il gruppo aerospaziale molto esposto verso il Regno Unito. In testa al Ftse Mib il settore del lusso con Moncler mentre è stata brillante Pirelli tra gli industriali. Bene anche Saipem che ha annunciato un contratto con Difesa italiana per un sistema di soccorso dedicato ai sommergibili della Marina. Fuori dal Ftse Mib ha corso Ovs dopo che Morgan Stanley ha raggiunto una partecipazione del 5% nella catena di abbigliamento. Piatta sul finale RaiWay: la vendita delle torri di telecomunicazioni da parte del concorrente Ei Towers aumenta le chances di un consolidamento del settore proprio con una combinazione Ei Towers-RaiWay. Chiusura in rialzo per Cairo e Rcs dopo l'accordo per aggregare le rispettive attività di raccolta pubblicitaria da parte dei due gruppi controllati da Urbano Cairo.
BTp, spread in ritirata a 108 punti
Chiusura in ribasso per lo spread tra BTp e Bund, sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato, nel primo giorno dopo la pausa natalizia. Al termine degli scambi il differenziale di rendimento tra il BTp decennale e il pari durata tedesco è indicato a 108 punti base, sei in meno rispetto all'ultimo riferimento, e nuovo minimo dal 2016. In ribasso il rendimento del decennale italiano che scende allo 0,54% dallo 0,60% dell'ultimo closing.
Sterlina fa dietrofront, sale il petrolio
Sul mercato valutario, dietrofront per la sterlina dopo il rafforzamento seguito agli accordi Londra-Bruxelles: il cambio euro/sterlina torna a 0,904, il rapporto tra sterlina e dollaro frena a 1,3480. Euro/dollaro sulla soglia degli 1,22. «Riteniamo ci siano buone probabilità che il dollaro si indebolisca nei prossimi mesi, con una crescita sia del disavanzo delle partite correnti che del deficit fiscale negli Stati Uniti. Se ciò si verificasse, sarebbe di beneficio per gli asset dei mercati emergenti e soprattutto per il debito in valuta locale» ha osservato James Barrineau, Head of Global Emd Strategy di Schroders.
In leggero rialzo i prezzi del petrolio con il Brent, scadenza febbraio, a 51,7 dollari al barile, e con il Wti di New York, scadenza febbraio, a 48,7 dollari al barile. Oro in leggera flessione: il prezzo del future febbraio 2021 torna a 1.878 dollari l'oncia.
Bitcoin a 27.167 $ (dopo aver superato tetto 28mila)
Il bitcoin, intanto, sale del 3,29% a 27.167 dollari, dopo aver superato per la prima volta i 28mila dollari nel corso del fine settimana. La più importante criptovaluta al mondo ha raggiunto domenica 27 dicembre i 28.365 dollari, per poi scendere. Il bitcoin dall'inizio dell'anno guadagna circa il 270%, con il rinnovato entusiasmo per la criptovaluta determinato dalla maggiore domanda da parte degli investitori istituzionali.
La seduta ha registrato, infine, il crollo dell'8% alla Borsa di Hong Kong per Alibaba Group innescato dai timori dei rilievi antitrust e della Banca centrale cinese. Il gruppo dell'e-commerce non è riuscito ad arginare il calo annunciando di aver alzato il programma di riacquisto di azioni da 4 miliardi a 10 miliardi di dollari fino alla fine del 2022. Alibaba e rivali come Tencent, un tempo acclamati come i portabandiera dell'ascesa economica e tecnologica della Cina, ora devono affrontare una pressione crescente da parte dei regolatori preoccupati dalla velocità con cui stanno accumulando centinaia di milioni di utenti e guadagnando influenza su quasi ogni aspetto della vita quotidiana.
(Il Sole 24 Ore - Radiocor)
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