Borse festeggiano l'inflazione Usa, Milano (+1,45%) cancella ottobre rosso e torna su livelli di luglio
Negli Usa inflazione stabile a ottobre, ma il dato annuale scende al 3,2% contro stime a 3,3%. Si rafforza la convinzione che il ciclo dei rialzi dei tassi Fed sia concluso. L'euro sale e supera quota 1,08 dollari. Nell'area euro, crescita del Pil negativa nel terzo trimestre, stabile nella Ue. L'occupazione segna +0,3%
di Stefania Blasioli
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Auto Italia: +16,19% immatricolazioni novembre, +9,8% per Stellantis (RCO)
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Borsa: dicembre parte con sprint, Milano (+0,6%) resta ai massimi
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee plaudono all’inflazione americana che a ottobre si è attestata inferiore alle attese, rafforzando le aspettative di un primo taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed già a marzo. Così il FTSE MIB di Milano ha terminato ai massimi da fine luglio.
In Europa i dati macro diffusi in giornata vanno in direzioni discordanti sulla tenuta dell’economia, dopo che la scorsa settimana la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha smorzato le speranze di coloro che già scommettevano su una discesa dei tassi, dicendosi convinta che il mantenimento dei livelli attuali «abbastanza a lungo» riuscirà a controllare l’inflazione. Il Pil dell'Eurozona ha segnato un -0,1% nel terzo trimestre e il numero di occupati è salito dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti (+1,4% su base annuale). In Germania l'indice Zew, che misura le aspettative degli investitori tedeschi, è balzato da -1,1 a 9,8 punti a novembre, assicurando al DAX 40 di Francoforte la performance migliore del Vecchio Continente.
La giornata è stata positiva per quasi tutti i comparti a livello continentale. Si distinguono in particolare materie prime (con il sottoindice Stoxx 600 di settore a +3,9%) e vendite al dettaglio (+2,7%); fiacche telecomunicazioni e energia (-0,2%).
Intanto, resta alta la t ensione in Medio Oriente, ma sembrano esserci spiragli per un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di 70 ostaggi.
Wall Street in rialzo dopo il rallentamento dell'inflazione
Sprint degli indici a Wall Street, grazie al rallentamento dell'inflazione. Nei prossimi giorni poi sono attesi i prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio, che daranno - tutti insieme - indicazioni alla Federal Reserve sulle prossime mosse da compiere sui tassi d'interesse, dopo che il presidente Jerome Powell ha detto di non essere sicuro che la Banca centrale abbia fatto abbastanza per riportare l'inflazione verso il 2%.
Usa, inflazione stabile a ottobre, annuale scende al 3,2%
A ottobre, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono rimasti stabili rispetto al mese precedente, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro, contro attese per un rialzo dello 0,1%. Il dato annuale è sceso dal 3,7% di settembre al 3,2%, con il consensus al 3,3%. Il dato «core», ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,2%, con le attese che erano per un rialzo dello 0,3%. Rispetto a un anno prima, il dato «core» ha registrato un rialzo del 4%, dopo il 4,1% del mese precedente, che era anche il dato atteso per ottobre. I prezzi energetici sono diminuiti del 2,5% rispetto al mese precedente, quelli dei generi alimentari sono aumentati dello 0,3%; rispetto a un anno prima, l'energetico resta in calo del 4,5%, il settore dei generi alimentari è in rialzo del 3,3%.
Milano in testa con le banche, bene Erg dopo i conti
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari svetta Diasorin sulla sentenza di assoluzione dell’amministratore delegato Carlo Rosa. A stretto giro segue Erg che beneficia dell’effetto conti dopo il rialzo della guidance per il 2023. In coda, vendite per Leonardo - Finmeccanica, Unipol e i petroliferi (Tenaris e Saipem). In luce Banca Mps che continua a beneficiare dell'upgrade sul rating operato da Fitch (da B+ a BB) e dei conti che registrano il quarto trimestre consecutivo in utile. Giornata favorevole per A2a dopo la pubblicazione della trimestrale che nei nove mesi mostra un rialzo del 26% dell'utile netto a 402 milioni e del Mol del 19%, con una revisione al rialzo delle guidance per il 2023: la società prevede ora di raggiungere un Ebitda compreso tra 1,88 e 1,92 miliardi di euro e un utile netto ordinario di gruppo tra 550 e 570 milioni di euro. Buon rialzo anche per Banca Generali all'indomani della pubblicazione della trimestrale con numeri in crescita. Fuori dal listino principale, seduta positiva per Centrale Del Latte D'italia, controllata di Newlat Food, dopo i conti; il management inoltre conferma un 2023 in linea coi risultati dei nove mesi e anticipa un andamento 2024 coerente con l’esercizio in corso, ribadendo il proprio commitment sull’M&A, con alcune acquisizioni significative che il gruppo auspica di poter annunciare nel 2024. Passo svelto anche per le azioni di Mfe-Mediaforeurope, sulla scorta dei conti positivi del gruppo televisivo tedesco Prosiebensat1 Media, di cui Mfe è primo azionista. Infine, debutto positivo su Euronext Growth Milan per Sbe-Varvit.
Dati macro in focus: -0,3% Pil area euro nel terzo trimestre
Nel Vecchio Continente, intanto, sono arrivate notizie in chiaroscuro sulla tenuta dell'economia: il Pil dell'Eurozona ha segnato un -0,1% nel terzo trimestre e il numero di occupati è salito dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti (+1,4% su base annuale), mentre in Germania l'indice Zew che misura le aspettative degli investitori tedeschi è balzato da -1,1 a 9,8 punti in novembre.
Spread in calo a 181 punti, rendimento flette
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund, che si attesta a 181 punti dai 184 punti base della chiusura di lunedì. In netta flessione, in un clima di generalizzato calo per i rendimenti dei titoli europei, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,41% dal 4,56% del riferimento della vigilia. Il rendimento del Bund tedesco scende al 2,60 dal 2,72 per cento.
Petrolio in rialzo per la quinta seduta consecutiva
Allunga il petrolio dopo quattro sessioni consecutive in rialzo, con i funzionari dell’Opec che continuano a ribadire che la domanda resta solida e che il sentiment pessimista presente sul mercato è eccessivo L’organizzazione di produttori ha alzato le previsioni sulla domanda globale, che dovrebbe essere salita di 2.5 milioni di barili al giorno nel 2023. I contratti del gas scambiati ad Amsterdam sono in lieve calo sopra i 47 euro al MWh.
Euro in rialzo dopo i dati sull'inflazione americana
In netto rialzo l'euro/dollaro dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione americana di ottobre, più fredda delle attese. «Gli alti funzionari della Fed - sottolineano gli analisti di ActivTrades - si sono impegnati in ogni occasione pubblica per frenare la crescente percezione del mercato che l'attuale ciclo di rialzi sia terminato e che un taglio possa arrivare prima del previsto». Una lettura inferiore al 3,3% previsto di fatto «annulla la retorica della Fed e rompere l'impasse per i trader del dollaro, spostando il rischio dollaro verso il basso».
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